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Platone, Produzione letteraria

Di Platone ci è giunto un corpus di 36 scritti, suddivisi dai grammatici antichi in nove tetralogie (gruppi di quattro scritti, riuniti in base al contenuto)che comprendono l'Apologia di Socrate, 34 dialoghi e una raccolta di 13 lettere:
1. Eutifrone, Apologia, Critone, Fedone
2. Cratilo, Teeteto, Sofista, Politico
3. Parmenide, Filebo, Simposio, Fedro
4. Alcibiade I, Alcibiade II, Ipparco, Amanti
5. Teage, Carmide, Lachete, Liside
6. Eutidemo, Protagora, Gorgia, Menone
7. Ippia Maggiore, Ippia minore, Ione, Menesseno
8. Clitofonte, Repubblica, Timeo, Crizia
9. Minosse, Leggi, Epinomide, Lettere.

Quasi certamente non autentici sono Alcibiade II, Ipparco, Amanti, Teage, Minosse, Clitofonte; molto dubbi Epinomide, Ippia maggiore, Alcibiade I e buona parte delle Lettere.
Erano già considerati spurii dagli antichi altri sette dialoghi tramandati nel corpus platonico: Sul giusto, Sulla virtù, Demodoco, Sisifo, Assioco, Erissia, Alcione.

Molto discussa è poi la cronologia: sicuro solo il fatto che l’ultima opera furono le Leggi, pubblicate postume. Si è stilata più che altro una cronologia relativa, basata sull’osservazione di caratteri interni delle opere, ossia essenzialmente considerazioni inerenti alla struttura da un lato, e alla lingua e allo stile dall’altro. Nei dialoghi ascritti al primo periodo prevale un’impostazione “drammatica” semplice; nelle opere del periodo successivo, invece, la struttura narrativa si fa più articolata.

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