Linguaggio e cultura orale
La preminenza della cultura orale influisce sui contenuti e sul linguaggio. Il fatto che la conservazione e la trasmissione delle conoscenze si realizzino attraverso la poesia e la musica di accompagnamento comporta l’adozione di alcuni procedimenti formali, dovuti a specifiche esigenze comunicative e di memorizzazione. Le tecniche di apprendimento mnemonico, basate su un messaggio acustico e non visivo (come è quello della cultura scritta), sono infatti strettamente legate alla musica, al ritmo metrico del verso e ad un impianto di formule.
Queste ultime consistono nella costante ripetizione di epiteti per alcuni personaggi-chiave: ad esempio “Achille piè veloce” che, è stato calcolato, compare 31 volte nei due poemi, oppure “Odisseo eccelso che molto sa sopportare”, che compare 38 volte. In altri casi ripetono gli stessi versi in situazioni analoghe: ad esempio il verso “ma quando, figlia di luce, brillò l’Aurora dita rosate” compare 20 volte nell’Odissea.Il ricorso a parole simili o agli stessi gruppi di versi, quando si affrontano temi o aspetti ricorrenti, serve, infatti, alla memorizzazione.
La ripetizione del verso, inoltre, accompagnata dalla musica e dalla danza, determina negli ascoltatori un rapporto di partecipazione emotiva al racconto poetico, di identificazione con i personaggi e con le vicende che vengono narrate.