Il linguaggio narrativo
Tutto questo determina conseguenze profonde sul linguaggio usato. Esso ha un carattere narrativo, cioè ricorre a soggetti e ad azioni concreti anche quando vuole esprimere un principio generale. È tipico, infatti, di una cultura orale trasmettere le conoscenze identificando realtà astratte con soggetti umani o divini: la giustizia, ad esempio, viene identificata con la dea Dike.
I concetti generali sono sostituiti dall’enumerazione di diversi aspetti concreti: ad esempio, per indicare il concetto generale di “vista” (il vedere) si descrivono aspetti, modi e condizioni particolari del vedere (“vedere con uno sguardo lampeggiante”, “vedere con circospezione”, ecc.).
Un altro aspetto del linguaggio arcaico è poi il laconismo, cioè la brevità e la sinteticità di espressione linguistica, che nell’età classica è considerato come una peculiarità culturale spartana (Sparta era posta nella regione della Laconia) ma che pure, nei secoli precedenti, si era affermato in altri contesti culturali.