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Commento del frammento di Mimnermo 5 West (= 5 Diehl)
Testo
αὐτίκα μοι κατὰ μὲν χροιὴν ῥέει ἄσεπτος ἱδρώς,
πτοιῶμαι δ’ἐσορῶν ἀνθος ὁμηλικίης
τέρπνὸν ὁμῶς καὶ καλόν· ἐπὶ πλέον ὤφελεν εἶναι·
ἀλλ’ὀλιγοχρόνιον γίνεται ὥσπερ ὄναρ
ἤβη τιμήεσσα· τὸ δ’ἀργαλέον καὶ ἄμορφον
γῆρας ὑπὲρ κεφαλῆς αὐτιχ’ὑπερκρέμεται,
ὲχθρὸν ὁμῶς καὶ ἄτιμον, ὅ τ’ἄγνωστον τιθεῖ ἄνδρα,
βλάπτει δ’ὀφθαλμοὺς καὶ νόον ἀμφιχυθέν

Traduzione
Subito giù per il corpo mi scorre un incessante sudore
e sono sconvolto se guardo il fiore dei miei coetanei
allo stesso modo piacevole e bello: più a lungo dovrebbe durare;
ma di breve durata come un sogno è
giovinezza preziosa: la penosa e brutta
vecchiaia sul capo subito incombe,
allo stesso modo odiosa e disprezzata, che rende un uomo irriconoscibile
e danneggia gli occhi e la mente avvolgendolo.
Commento
Il metro è il distico elegiaco. La lingua è lo ionico-epico. Stobeo riporta i versi 4-8 dicendo che provengono dalla Ναννώ, mentre da Teognide si ricavano i versi 1-6. Wilamowitz ritiene autentici solamente i versi 4-8 citati da Stobeo e considera il verso 3 modellato sul verso 7 (τέρπνὸν ὁμῶς καὶ καλόν, ὲχθρὸν ὁμῶς καὶ ἄτιμον), nella prima parte, “assolutamente infelice”, nella seconda. Sarebbe dunque un mal riuscito tentativo di unire il distico iniziale e i versi autentici. La maggior parte degli studiosi concorda con Wilamowitz, mentre West attribuisce a Mimnermo anche i versi ricavati dalla silloge teognidea. In effetti considerare la prima parte autentica non pone problemi di incoerenza tematica. Il paragone della giovinezza con un sogno di breve durata, seguito dal disprezzo per la vecchiaia, sarebbe preceduto dall’ammirazione sbigottita dell’ ἀνθος ὁμηλικίης di cui il poeta rimpiange la fugacità. Se dunque il distico iniziale è autentico, poiché esso riecheggia il frammento 31 Voigt (= 2 Dihel) di Saffo (la cosiddetta Ode della gelosia), si dovrebbe riconsiderare la questione della priorità rispetto alla poetessa di Lesbo, generalmente risolta in favore di quest’ultima. Tutto ciò ovviamente nel caso in cui si accetti per Mimnermo la datazione più alta.
È stato osservato (Babut) che questi versi di Mimnermo colpiscono non tanto per il contenuto, quanto per il tono: mentre Semonide ed Esiodo inseriscono la vecchiaia tra i mali dell’esistenza umana applicandole epiteti banali (è ἄζηλον “non invidiabile”, cioè “infelice”, per Semonide; è δειλόν, “infelice, sventurata”, per Esiodo), Mimnermo è più preciso e convincente perché avverte profondamente e personalmente la realtà di questa minaccia.
Alcuni studiosi ritengono che, a questo e ad altri frammenti pessimistici, seguisse un’esortazione a godere, ma si tratta di mere supposizioni.
A cura di Natalia_M.
per approfondimenti vedi anche:
Mimnermo - Vita, opere e contesto
Mimnermo di Colofone - Vita e frammenti