Questo appunto di Letteratura Greca tratta della vita e delle opere del poeta greco elegiaco Mimnermo.
Vita di Mimnermo
Mimnermo fu un poeta elegiaco greco riguardo alla cui vita abbiamo notizie incerte. Visse nella seconda metà del settimo secolo a.C. La Suda colloca la sua akmè nella trentasettesima olimpiade (632-629). Secondo la maggior parte delle fonti antiche, tra cui Strabone, era di Colofone. Altri dicono che fosse di Smirne, ma nel frammento 9 dice “prendemmo Smirne” (Σμύρνην εἵλομεν).Una tradizione presente nel De musica dello Pseudo Plutarco e nella Suda lo vuole auleta ed esecutore delle sue stesse composizioni. In realtà più che auleta sarebbe dovuto essere aulodo, vale a dire cantore accompagnato dall’aulo. Sembra però che la notizia non sia degna di fede e sia stata tratta dalla professione della donna che diede il titolo alla sua opera Nannò. Il nome Mimnermo, che significa “colui che resiste sull’Ermo”, a ricordo di una battaglia contro i Lidi a cui forse partecipò un antenato del poeta, fa pensare a un’origine aristocratica.
Le opere di Mimnermo
Di Mimnermo, secondo l’editore West, ci sono giunti 26 frammenti:- 15 per tradizione diretta;
- 6 per tradizione indiretta;
- 5 dubbi o spuri.
Nannò: il titolo (dal nome della donna amata dal poeta, una suonatrice di flauto) fu molto probabilmente creato dalla tradizione successiva per raccogliere elegie simposiali di vario argomento eseguite con l’accompagnamento dell’aulo;
Smirneide: il titolo è forse originale e si riferisce a un’elegia unitaria che trattava della fondazione di Smirne e alla guerra contro i Lidi del re Gige.
I temi di Mimnermo
I principali temi di Mimnermo sono:- Amore: Mimnermo ci è noto soprattutto come poeta d’amore e tale era già considerato dagli antichi ( plus in amore valet Mimnermi versus Homero, “in amore vale più il verso di Mimnermo che Omero”, dice Properzio in Elegie 1.9.11);
- giovinezza: strettamente legato al tema dell’amore è quello della giovinezza, che si oppone alla vecchiaia vista come disvalore;
- temi del simposio e della morale arcaica: la consapevolezza della fragilità della condizione umana è già presente nell’epica, i contenuti rispecchiano spesso amarezza ma non possono definirsi decadenti o caratterizzati da un cupo pessimismo.