
Scegliere un corso di laurea è per tutti un momento decisivo che richiede una profonda valutazione non solo riguardo alla preferenza relativa alle materie studiate durante il percorso universitario, ma anche delle possibilità di impiego future.
Per chi sogna quindi di lavorare nel mondo dell’infanzia, curando l’aspetto educativo dei bambini, il corso di laurea in Scienze dell’educazione è sicuramente uno tra i più ambiti. Ma quali sono gli sbocchi lavorativi a cui dà accesso questo diploma accademico e quale tasso di occupabilità reale rivestono? Vediamo insieme le principali informazioni utili per chi intende intraprendere questo tipo di studi.
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Laurea in Scienze dell’educazione
Scienze dell’educazione è un corso di laurea triennale codificato dal codice L-19, a cui segue, se si vuole completare il percorso di studi fino alla fine, il biennio delle lauree magistrali tra cui è possibile scegliere come Scienze pedagogiche, Programmazione e gestione dei servizi educativi, Scienze dell’educazione degli adulti e della formazione continua.Al di là della propria preferenza comunque, le materie che per lo più si studiano attingono in generale alla pedagogia, alla filosofia e alla psicologia.
Laurea in Educazione e Formazione, sbocchi lavorativi e professionali
I dati di Almalaurea aggiornati al 2022 evidenziano una percentuale abbastanza positiva e incoraggiante per tutti i laureati nel campo dell’Educazione e della Formazione che abbiano conseguito una delle magistrali previste dal corso di studi: il tasso di occupabilità si attesta infatti quasi all’80%, un dato indubbiamente molto alto. Il corso, poi, gode anche di una buona reputazione tra gli studenti che lo hanno portato a termine: il 77,5% si riscriverebbe di nuovo allo stesso corso e allo stesso ateneo. Il medesimo sondaggio inoltre ha evidenziato la ripartizione lavorativa in diversi settori, anche se bisogna considerare che due sono le professioni più diffuse tra gli studenti di Scienze della formazione: educatori professionale e tecnico del reinserimento e dell’integrazione sociale.
Scienze dell’educazione (L-19): gli sbocchi professionali
Le possibili figure professionali a cui dà accesso il titolo di laurea triennale in Scienze dell’educazione (L-19) sono i seguenti:
• Educatore/trice per la prima infanzia: svolge la propria attività relazionandosi con bambini nella fascia di età compresa tra 0 e 3 anni (prima infanzia) e con le loro famiglie. Propone un approccio ludico per stimolare nel bambino socializzazione, creatività e autonomia. Le strutture (pubbliche, private, o di terzo settore come le cooperative) dove è possibile trovare occupazione sono: ludoteche, baby parking, asili nido, centri gioco, centri per le famiglie e comunità per i minori;
• Orientatore/trice: elabora un progetto formativo e/o professionale durante determinate fasi di transizione in aiuto sia per studenti indecisi sui percorsi di studio sia per lavoratori che vogliono cambiare la propria occupazione. In entrambi i casi questa figura professionale dovrà considerare esigenze individuali, motivazioni, competenze, aspirazioni e attitudini.
• Animatore/trice professionale socio-educativo/a: sviluppa le potenzialità ludiche, culturali, espressive e relazionali. Opera in tutti gli ambiti in cui è necessaria una mediazione che favorisca l’incontro tra gruppi e persone ma mai in progetti e servizi educativi e riabilitativi in abito socio-sanitario (di competenza invece dell’educatore/trice professionale);
• Formatore/trice: si occupa dei processi di formazione professionale iniziale, aziendale o di formazione continua sia in presenza sia a distanza.
• Educatore/trice professionale: si occupa di progetti e servizi riabilitativi nei servizi sanitari e socio-educativi per persone svantaggiate e in difficoltà: minori, tossicodipendenti, alcolisti, carcerati, disabili, pazienti psichiatrici e anziani.
Scienze della formazione primaria: gli sbocchi professionali
Uno dei corsi di laurea a ciclo unico nella classe di scienze dell'educazione è quello in Scienze della formazione primaria, ad accesso programmato, a cui si accede attraverso un test di ingresso. In questo caso, i possibili sbocchi lavorativi sono i seguenti:-
• Insegnante della scuola dell’infanzia: organizza la formazione scolastica del bambino di età compresa fra i 3 e i 6 anni, non solo stimolando le attività ludico-educative ma anche monitorando il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Se in possesso della specifica abilitazione, si occupa anche della formazione dei bambini disabili.
• Insegnante della scuola primaria: organizza la formazione scolastica dei bambini fra i 6 e gli 11 anni nell’ambito dell’istruzione obbligatoria. Se in possesso della specifica abilitazione, si occupa anche della formazione dei bambini disabili.