
A pesare sui diplomati che cercano lavoro c'è anche il Covid: è questo quanto rilevato nell'edizione 2021 di Eduscopio, il gruppo di lavoro della Fondazione Agnelli coordinato da Martino Bernardi. Questo strumento, che ha analizzato i dati di ben 1.267.000 diplomati italiani di 7.500 scuole in tre anni scolastici (2015/2016, 2016/2017, 2017/2018), è davvero molto importante in quanto permette agli studenti di confrontare le varie scuole sulla base di come queste preparano all'università o al mondo del lavoro dopo il diploma.
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Gli effetti della pandemia sulla ricerca di lavoro per i neodiplomati
Secondo quanto rilevato, dopo il trend positivo degli ultimi due anni, adesso i diplomati degli istituti tecnici e professionali hanno più difficoltà a trovare lavoro. Rispetto agli studenti di un anno più vecchi il calo è abbastanza notevole e corrisponde a circa 8 punti percentuali per i ragazzi che nel 2018 hanno conseguito un diploma tecnico e professionale nel Nord-Est dove i livelli di occupazione dei diplomati a due anni erano sopra il 70%, fra 7 e 8 punti nel Nord-Ovest e intorno a 7 nel Centro.Per quanto riguarda il Sud e le isole invece la riduzione è inferiore a 5 punti percentuali. Qui, però, bisogna comunque evidenziare come i livelli occupazionali dei neodiplomati sono già in partenza molto più bassi e si attestano al di sotto del 40%.
L'importanza delle scuole più inclusive
I dati inoltre mostrano come per chi sceglie di continuare dopo le superiori il proprio percorso scolastico e decide di frequentare l'università, continua ad aiutare di più avere frequentato una scuola più inclusiva, cioè che non attua una severa politica di selezione e scrematura.Anche quest'anno inoltre, le scuole di provincia continuano a battere quelle della città e una novità si registra anche a Milano dove c'è una leggera rivincita degli istituti statali rispetto alle scuole paritarie e religiose, mentre a Roma dopo molti anni il liceo classico Visconti supera il Tasso.
Il periodo della pandemia ed Eduscopio
Un commento a questi dati arriva da Andrea Gavosto, il direttore della Fondazione Agnelli, che ha dichiarato: "Il periodo della pandemia ha reso evidente a tutte le famiglie l'importanza della scuola e delle scelte educative per i propri ragazzi. Le informazioni, i dati e i confronti fra le scuole che si trovano in Eduscopio possono essere molto utili, in modo particolare, a chi non si accontenta del 'passa parola' e a quanti non possono contare su reti sociali e culturali forti".Paolo Di Falco