Concetti Chiave
- "Presa in carico" è un lessema complesso che indica l'assunzione di responsabilità per garantire il successo di un compito.
- I lessemi complessi, come "presa in carico", sono unità lessicali formate da più parole che hanno un significato unitario.
- La locuzione "presa in carico" è usata in contesti tecnici, come ambiti economici, uffici e sanitari, per indicare l'assunzione di un compito o gestione.
- "Presa in carico" differisce da "a carico", poiché la prima implica un'azione volontaria mentre la seconda uno stato passivo o obbligatorio.
- In contesti medici, "presa in carico" si riferisce alla responsabilità di seguire un paziente lungo tutto il percorso di cura.
Questo appunto di Italiano si propone di illustrare l’espressione presa in carico, un lessema complesso che sta ad indicare l’assunzione da parte di qualcuno di un compito o una responsabilità per garantirne la buona riuscita. Si riportano esempi in diversi contesti.
Indice
I lessemi complessi
L’espressione presa in carico, sostantivo deverbale derivante dal verbo prendere in carico, è un lessema complesso, ovvero un’unità lessicale composta da più di un elemento.
Il lessema complesso può anche essere chiamato locuzione polirematica, cioè un gruppo di parole non scomponibile che porta un significato unitario, talvolta non desumibile da quello portato dalle singole parole che lo compongono. Dal punto di vista sintattico presenta analogie con il sintagma ma la percezione del parlante è quella che sia un’unica unità lessicale. Si differenziano dalla parole composte, quali ad esempio terremoto o camposanto, per il fatto che sono costituite da parole autonome morfologicamente. A volte possono essere flessibili accettando al loro interno elementi esterni e variabili. Possiamo dire quindi “prendere qualcuno in carico” spezzando la locuzione per inserire un’informazione aggiuntiva alla frase. Inoltre possono essere coniugati per adeguarsi al contesto: possiamo trovare la stessa espressione al passato, io presi in carico, o al futuro, io prenderò in carico, e così via. A volte però capita che in espressioni polirematiche in cui compaiono dei verbi, questi assumano una forma inflessibile e cristallizzata, come ad esempio "va e vieni" che troviamo sempre nella sua medesima forma: “c’è un va e vieni continuo di persone”. Presa in carico essendo ricavata da un verbo è un lessema complesso endocentrico poiché la locuzione presenta una testa e i verbi sono sempre endocentrici. Esocentriche invece sono le polirematiche formate solo da elementi quali sostantivi, aggettivi e avverbi. Altri esempi di locuzioni polirematiche sono gioco di società, luna di miele, usa e getta, mettere in moto, biglietto da visita e molte altre.
Per approfondimenti sull’analisi grammaticale vedi anche qua
Il significato dell’espressione presa in carico
La locuzione polirematica presa in carico indica l’assunzione da parte di qualcuno di una responsabilità per adempiere ad un compito e far sì che vada a buon fine. La preposizione in svolge una funzione predicativa e costrutti simili sono ad esempio presa in consegna, presa in considerazione, presa in giro e così via. Essa è un’espressione tecnica utilizzata specialmente nel linguaggio d’ufficio e con la parola carico si può intendere una pratica o un progetto; si usa anche in ambito economico quando ci si riferisce ad esempio ad un passaggio di gestione. Carico può anche indicare una persona, se si usa ad esempio in ambito medico o per quanto riguarda i servizi sociali. Si dice frequentemente infatti prendere in carico un paziente trattandosi di una struttura medica o prendere in carico un utente per interventi specifici volti a soddisfare le richieste di un soggetto.
Una variante sebbene con una sfumatura diversa è “a carico” che non indica tanto un’azione attiva come quella di prendere in carico quanto più uno stato. Si dice infatti essere a carico di qualcuno indicando uno stato passivo. La controparte attiva di questa espressione è avere a carico qualcuno, ovvero provvedere al suo mantenimento, molto simile a prendere in carico poiché designa comunque una responsabilità nei confronti del soggetto o oggetto a carico. La sostanziale differenza di significato tra le due espressioni sta nel fatto che prendere in carico è un atto volontario o temporaneo mentre avere a carico, ad esempio un figlio, non è una scelta ma una condizione inevitabile e duratura nel tempo.
Per approfondimenti sui verbi transitivi e intransitivi vedi anche qua
Esempi dell’uso dell’espressione presa in carico
Vediamo ora alcuni esempi pratici in diversi contesti della locuzione presa in carico e della sua forma verbale prendere in carico.
In ambito economico e politico “La Commissione europea prenderà in carico fino ad un massimo del 50% del costo di ogni progetto” oppure un’azienda potrebbe dirci “Abbiamo preso in carico la vostra richiesta di rimborso”.
Lavorando in un qualunque ufficio ci troveremo sovente davanti a frasi quali “Ho preso in carico questo progetto ma ci vorrà più tempo del previsto”, “I fascicoli presi in carico dallo Studio si trovano in ordine alfabetico nell’archivio” oppure ancora “Ci dispiace ma non possiamo prendere in carico la vostra candidatura perché abbiamo raggiunto il numero massimo di posti”.
In ambito medico troveremo frasi come “La struttura ospedaliera prende in carico i pazienti, seguendoli dalla prenotazione delle visite alle prestazioni sanitarie in base alle loro necessità, fino alla loro dimissione dall’ospedale” oppure “Spetta al medico scegliere se aderire al sistema di presa in carico di malattia cronica o rifiutarsi, in tal caso continuerà a occuparsi delle prescrizioni che non rientrano nell’area di malattia cronica”.
Domande da interrogazione
- Cosa significa l'espressione "presa in carico"?
- Qual è la differenza tra "presa in carico" e "a carico"?
- In quali contesti si utilizza l'espressione "presa in carico"?
- Come si differenziano i lessemi complessi dalle parole composte?
- Quali sono alcuni esempi di utilizzo della locuzione "presa in carico"?
L'espressione "presa in carico" indica l'assunzione di una responsabilità per adempiere a un compito e garantirne la buona riuscita, spesso utilizzata in contesti tecnici come uffici, economia e medicina.
"Presa in carico" implica un'azione volontaria e temporanea di assunzione di responsabilità, mentre "a carico" indica uno stato passivo e duraturo, come nel caso di avere a carico un figlio.
L'espressione si utilizza in contesti economici, politici, lavorativi e medici, per indicare l'assunzione di responsabilità su progetti, richieste, pazienti o utenti.
I lessemi complessi, come "presa in carico", sono costituiti da parole autonome e possono essere flessibili, mentre le parole composte, come "terremoto", sono un'unica parola non scomponibile.
Esempi includono "La Commissione europea prenderà in carico fino al 50% del costo di ogni progetto" e "La struttura ospedaliera prende in carico i pazienti, seguendoli fino alla dimissione".