In questo appunto di geometria si parla di geometria solida. Innanzitutto si parte dalla definizione di solido, elencando anche le sue proprietà. In seguito si farà la classificazione dei vari solidi e verranno spiegate tutte le varie categorie principali. Nei solidi più importanti verranno riportate anche le formule.
Indice
Che cos’è la geometria solida?
La geometria solida è una branca della geometria che si occupa di studiare i solidi, cioè gli oggetti per la quale è possibile definire tre dimensioni: la larghezza, la profondità e l’altezza.
Per i solidi è possibile definire le seguenti proprietà e parti:
- Volume: misura lo spazio occupato dal solido;
- Area: misura la frontiera del solido;
- Faccia: delimita il solido;
- Vertice: punto in cui convergono almeno tre facce;
- Spigolo: uno qualsiasi dei lati di una faccia;
- Angolo diedro: porzione di spazio compresa tra due facce aventi uno spigolo in comune;
- Angolo solido: porzione di spazio delimitata dalle infinite semirette uscenti da uno stesso vertice e passanti per i punti di una curva chiusa tracciata su una curva che contiene il vertice;
- Angoloide : regione di spazio delimitata da tre o più facce che convertono nello stesso vertice.
Tipologie di solidi geometrici
I solidi geometrici si possono suddividere in:
- Poliedri : solidi che hanno come facce poligono che sono posizionati su piani diversi;
- Solidi di rotazione : solidi che presentano almeno una superficie curva e che vengono generati a partire dalla rotazione di una figura piana;
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Solidi irregolari : tutti i solidi che non rientrano nelle due precedenti teorie.
Un solido irregolare è definito come un oggetto solido tridimensionale che non ha una forma normale, come tutti gli altri solidi che verranno spiegati in seguito.
I solidi irregolari hanno molti lati di lunghezze diverse.
Poliedri: definizione e classificazione
Un poliedro è una figura solida delimitata da un numero finito di poligono appartenenti a piani diversi, tali che ogni piano non intersechi il solido.
I poliedri si possono suddividere principalmente in:
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Prisma : esso possiede due poligoni paralleli e uguali e presentano come facce laterali dei parallelogrammi.
Essi si possono suddividere in prismi definiti e retti.
Un prima definito è un poliedro caratterizzato da una parte di prisma indefinito limitato da due paini paralleli che lo intersecano.
Un prima retto è un prisma che ha gli spigoli perpendicolari alla base.
Un esempio di prisma è il parallelepipedo.
Consideriamo un rettangolo ed estendiamolo nella terza dimensione, così facendo otteniamo il parallelepipedo.
Il parallelepipedo è caratterizzato da una base rettangolare e da lati verticali che sono perpendicolari alla base.
Il volume può essere calcolato attraverso la seguente formula:[math]V = A_b \cdot c = a \cdot b \cdot c[/math]Dove
[math]V[/math]è il volume del solido,[math]A_b[/math]è l’area di base del parallelepipedo,[math]c [/math]è l’altezza del parallelepipedo mentre[math]a [/math]e[math]b[/math]sono i lati del rettangolo di base.
Il volume del parallelepipedo può quindi essere calcolato moltiplicando l’area di base del parallelepipedo per l’altezza del solido.
Il cubo è un caso particolare di parallelepipedo nel quale la figura di base è un quadrato e nel quale l’altezza è equivalente al lato del quadrato di base.
Il cubo è quindi un solido composto da 6 facce di forma quadrata, da 8 vertici da 12 spigoli.
Per calcolare il volume di un cubo si fa riferimento alla seguente formula:Dove[math]V=l^3[/math][math]l [/math]è il lato del cubo.
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Piramide: essa ha un poligono di base e un vertice che non appartiene al piano della base e presenta come facce laterali dei triangoli.
Il volume di una piramide può essere calcolato attraverso la seguente formula:Dove l’altezza[math]V= \frac{1}{3} A_b \cdot h[/math][math]h[/math]è il segmento che ha come estremo il vertice della piramide e che cade perpendicolarmente alla base. - Tronco di piramide: è un poliedro che si ottiene tagliando una piramide con un piano parallelo alla base.
Per ulteriori approfondimenti sui poliedri vedi anche qua
Solidi di rotazione: definizione e classificazione
I solidi di rotazione sono solidi che sono generati dalla rotazione di alcuni elementi geometrici attorno ad un asse.
Essi vengono chiamati in questo modo perché si possono ottenere:
- Ruotando una figura piana attorno a un suo lato o a una retta;
- Ruotando una linea, retta o curva, attorno a un’altra retta.
I solidi di rotazione si possono suddividere principalmente in:
- Cilindro: è un solido generato dalla rotazione di un rettangolo attorno ad un proprio lato, si ottiene quindi un solido tridimensionale costituito da una base circolare e da una superficie laterale disposta in modo ortogonale alla base;
- Cono: è un solido di rotazione generato dalla rotazione di un triangolo rettangolo attorno ad uno dei due cateti, si ottiene quindi un solido a base circolare;
- Tronco di cono: è la rotazione di un trapezio rettangolo attorno all’altezza;
- Sfera: è la rotazione di un semicerchio attorno al diametro.
Per ulteriori approfondimenti sui solidi di rotazione vedi anche qua