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In questo appunto di geometria si parla di geometria solida. Innanzitutto si parte dalla definizione di solido, elencando anche le sue proprietà. In seguito si farà la classificazione dei vari solidi e verranno spiegate tutte le varie categorie principali. Nei solidi più importanti verranno riportate anche le formule.

Geometria solida: nozioni basilari e formule articolo

Indice

  1. Che cos’è la geometria solida?
  2. Tipologie di solidi geometrici
  3. Poliedri: definizione e classificazione
  4. Solidi di rotazione: definizione e classificazione

Che cos’è la geometria solida?

La geometria solida è una branca della geometria che si occupa di studiare i solidi, cioè gli oggetti per la quale è possibile definire tre dimensioni: la larghezza, la profondità e l’altezza.
Per i solidi è possibile definire le seguenti proprietà e parti:
  • Volume: misura lo spazio occupato dal solido;
  • Area: misura la frontiera del solido;
  • Faccia: delimita il solido;
  • Vertice: punto in cui convergono almeno tre facce;
  • Spigolo: uno qualsiasi dei lati di una faccia;
  • Angolo diedro: porzione di spazio compresa tra due facce aventi uno spigolo in comune;
  • Angolo solido: porzione di spazio delimitata dalle infinite semirette uscenti da uno stesso vertice e passanti per i punti di una curva chiusa tracciata su una curva che contiene il vertice;
  • Angoloide : regione di spazio delimitata da tre o più facce che convertono nello stesso vertice.

Tipologie di solidi geometrici

I solidi geometrici si possono suddividere in:
  • Poliedri : solidi che hanno come facce poligono che sono posizionati su piani diversi;
  • Solidi di rotazione : solidi che presentano almeno una superficie curva e che vengono generati a partire dalla rotazione di una figura piana;
  • Solidi irregolari : tutti i solidi che non rientrano nelle due precedenti teorie.
    Un solido irregolare è definito come un oggetto solido tridimensionale che non ha una forma normale, come tutti gli altri solidi che verranno spiegati in seguito.
    I solidi irregolari hanno molti lati di lunghezze diverse.

Poliedri: definizione e classificazione

Un poliedro è una figura solida delimitata da un numero finito di poligono appartenenti a piani diversi, tali che ogni piano non intersechi il solido.
I poliedri si possono suddividere principalmente in:
  • Prisma : esso possiede due poligoni paralleli e uguali e presentano come facce laterali dei parallelogrammi.
    Essi si possono suddividere in prismi definiti e retti.
    Un prima definito è un poliedro caratterizzato da una parte di prisma indefinito limitato da due paini paralleli che lo intersecano.
    Un prima retto è un prisma che ha gli spigoli perpendicolari alla base.

    Un esempio di prisma è il parallelepipedo.
    Consideriamo un rettangolo ed estendiamolo nella terza dimensione, così facendo otteniamo il parallelepipedo.
    Il parallelepipedo è caratterizzato da una base rettangolare e da lati verticali che sono perpendicolari alla base.
    Il volume può essere calcolato attraverso la seguente formula:
    [math]V = A_b \cdot c = a \cdot b \cdot c[/math]

    Dove

    [math]V[/math]
    è il volume del solido,
    [math]A_b[/math]
    è l’area di base del parallelepipedo,
    [math]c [/math]
    è l’altezza del parallelepipedo mentre
    [math]a [/math]
    e
    [math]b[/math]
    sono i lati del rettangolo di base.
    Il volume del parallelepipedo può quindi essere calcolato moltiplicando l’area di base del parallelepipedo per l’altezza del solido.
    Il cubo è un caso particolare di parallelepipedo nel quale la figura di base è un quadrato e nel quale l’altezza è equivalente al lato del quadrato di base.
    Il cubo è quindi un solido composto da 6 facce di forma quadrata, da 8 vertici da 12 spigoli.
    Per calcolare il volume di un cubo si fa riferimento alla seguente formula:
    [math]V=l^3[/math]
    Dove
    [math]l [/math]
    è il lato del cubo.
  • Piramide: essa ha un poligono di base e un vertice che non appartiene al piano della base e presenta come facce laterali dei triangoli.
    Il volume di una piramide può essere calcolato attraverso la seguente formula:
    [math]V= \frac{1}{3} A_b \cdot h[/math]
    Dove l’altezza
    [math]h[/math]
    è il segmento che ha come estremo il vertice della piramide e che cade perpendicolarmente alla base.
  • Tronco di piramide: è un poliedro che si ottiene tagliando una piramide con un piano parallelo alla base.

Per ulteriori approfondimenti sui poliedri vedi anche qua

Solidi di rotazione: definizione e classificazione

I solidi di rotazione sono solidi che sono generati dalla rotazione di alcuni elementi geometrici attorno ad un asse.
Essi vengono chiamati in questo modo perché si possono ottenere:
  • Ruotando una figura piana attorno a un suo lato o a una retta;
  • Ruotando una linea, retta o curva, attorno a un’altra retta.

Geometria solida: nozioni basilari e formule articolo

I solidi di rotazione si possono suddividere principalmente in:

  • Cilindro: è un solido generato dalla rotazione di un rettangolo attorno ad un proprio lato, si ottiene quindi un solido tridimensionale costituito da una base circolare e da una superficie laterale disposta in modo ortogonale alla base;
  • Cono: è un solido di rotazione generato dalla rotazione di un triangolo rettangolo attorno ad uno dei due cateti, si ottiene quindi un solido a base circolare;
  • Tronco di cono: è la rotazione di un trapezio rettangolo attorno all’altezza;
  • Sfera: è la rotazione di un semicerchio attorno al diametro.

Per ulteriori approfondimenti sui solidi di rotazione vedi anche qua

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