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Concetti Chiave

  • L'imprenditoria del 19esimo secolo in Europa è segnata dall'investimento in macchinari e dalla forza lavoro, con conseguenti scioperi e riforme sociali.
  • Le città europee si trasformano rapidamente da strutture medievali a centri industriali, con un'organizzazione urbana mirata a supportare la produzione commerciale.
  • Le condizioni di vita degli operai sono precarie, portando allo sviluppo di politiche urbanistiche volte a migliorare l'efficienza e la salubrità delle città.
  • Parigi diventa un esempio di modernizzazione urbana sotto la guida del Barone Haussmann, che trasforma la città attraverso demolizioni e nuove costruzioni.
  • Il rinnovamento di Parigi include infrastrutture tecnologiche avanzate, ma si scontra con questioni di espropriazione e costi di ricostruzione, mettendo a rischio il progetto.

Indice

  1. Investimenti e sfruttamento
  2. Condizioni dei minatori e trasporti
  3. Urbanistica e condizioni di vita
  4. Francia e trasformazione sociale
  5. Rinnovamento di Parigi
  6. Demolizioni e nuove costruzioni
  7. Regolamenti edilizi e stratificazione sociale
  8. Reti tecnologiche e espropriazioni

Investimenti e sfruttamento

L’imprenditore è portato ad investire i profitti in nuovi macchinari o in nuova forza lavoro. Sfruttamento della forza lavoro per aumentare i margini di profitto degli imprenditori. Iniziano i primi scioperi che portano poi delle riforme e dei cambiamenti (nuovi villaggi costruiti dagli imprenditori). L’Inghilterra è l’ultima ad agire lasciando le iniziative agli imprenditori.

Condizioni dei minatori e trasporti

Sono terribili anche le condizioni dei minatori (accadono grandi incidenti).
La città deve essere un sistema che funziona, in quanto è sede delle attività produttive, le quali devono essere be connesse attraverso le linee ferroviarie che permettono il trasposto delle merci, quindi gli spazi della città devono essere ben organizzate. Attorno alle aree produttive si trovavano gli alloggi miseri degli operai in quanto doveva essere puntuale al lavoro. Viene introdotto il Bus (trainato da cavalli, preannuncia la macchina) per favorire il trasporto dei lavoratori. Deve essere garantita efficienza da parte della città al sistema di produzione operativa. La città viene sviluppata per essere di supporto allo sviluppo commerciale. Questo cambiamento è estremamente rapido, si passa da città principalmente di forma e struttura medioevale a grandi città industriali (costruiti grandi edifici molto alti per sfruttare al meglio ogni spazio della città). Attorno al cuore si sviluppa tutto il resto della città senza prestare grande attenzione al come si sviluppa oppure alle regole di armonia rinascimentali. La città si sviluppa per bisogno di ospitare un grande numero di persone, si sviluppano grandi casermoni tutti uguali e decisamente poco armonici. Gli appartamenti sono caratterizzati da un grande sovraffollamento in quanto i salari sono estremamente bassi e quindi le famiglie non potevano permettersi nulla di più. Questi grandi casermoni possedevano un piccolo bagno per piano e una fontana per lavarsi. Molti sono costretti a mendicare per strada.

Urbanistica e condizioni di vita

L’urbanistica non può non occuparsi del miglioramento delle condizioni di vita delle classi operaie.

Si sviluppa un’attenzione che spinge a creare non solo città efficienti ma anche città più salubri, in quanto si capisce che questo favorisce la produzione.

Nel corso della metà dell’800 la grande disponibilità di forza lavoro proveniente dalla campagna comincia a stabilizzarsi (non più fiumi di gente provenienti dalla campagna).

Nelle città non c’è un surplus di popolazione, nonostante la classe operaia si riproduca molto (la mortalità infantile è molto elevata e anche la mortalità in fabbrica, quindi resta costante il numero di abitanti). Questa diminuzione della forza lavoro comporta che se gli operai andavano in protesta per il salario troppo basso l’industriale non aveva più file di sostituiti bensì doveva cedere alle richieste di aumento del salario per continuare ad avere forza lavoro.

Diventa una culla dell’urbanistica moderna.

Francia e trasformazione sociale

La Francia nell’800 è un paese privilegiato, è un modello per l’Europa. Era un luogo dove la società era più avanzata (scientifico, tecnologico, artistico, culturale). Nonostante Londra fosse più avanti nella tecnologia e inventasse molte più cose, la Francia le applicava e le rendeva modelli per tutta l’Europa (la prima metropolitana viene fatta in Inghilterra ma comincia a prendere piede soltanto dopo che Parigi la ripropone). La Francia è veicolo della trasformazione sociale ed economica: francese era lingua parlata dai nobili e aristocrazia, la Francia era presa ad esempio per la moda e la cultura. Inoltre attraverso le guerre Napoleoniche esportavano la cultura francese. La Francia ha grande sviluppo industriale perché possiede grandi quantità di materie prime (energia e materie prime), grandi potenzialità di sviluppo industriale.

Tutto il resto del paese dipende da parigi, dove sono concentrate il massimo delle forze economiche e del potere economico, il potere commerciale sono qui.

Rinnovamento di Parigi

Parigi ha una struttura medioevale contenuta all’interno delle mura. Questa struttura urbana fatta di strade piccole ed edifici fatiscenti non va affatto bene per lo sviluppo industriale. L’evento che determina il cambiamento è la necessità di adeguare la città all’innovazione.
Barone Haussmann chiamato a Parigi per rinnovare la città. Nel parlamento si affermano gli industriali che hanno grande forza economica e prendono il posto degli aristocratici. Al potere c’è Napoleone 3.

Il barone ha poteri esclusivi di intervenire sulla città in maniera drastica, non deve rispondere del suo operato. Il barone assieme all’imperatore ha realizzato un disegno che prevedeva un drastico cambiamento della città (nuovi tessuti stradali, nuove strade per l’attraversamento della città, nuovi palazzi). Il barone vuole non solo creare una città che soddisfi le necessità dell’innovazione industriale bensì vuole anche creare una città che sia simbolo del nuovo regime e specchio delle nuove forme. È un nuovo modello di città dove si cancella il passato.

Demolizioni e nuove costruzioni

Creazioni di grandi assi per l’attraversamento della città che collegano i punti principali. Vengono demoliti edifici e pezzi di quartieri. Create nuove piazze in prossimità delle stazioni che cominciavano a popolare Parigi (le ferrovie erano private). Grandi edifici pubblici (borsa, mercato derrate alimentari). Punti di monumentalizzazione da enfatizzare con architetture. Modalità complessa che prevede tre fasi di realizzazione. La prima fase prevede la demolizione totale e senza scrupoli della Parigi medioevale, veniva demolito tutto quello che impediva la realizzazione dei grandi assi, non c’è rispetto per ciò che era preesistente. Alla fine degli assi erano presenti edifici importanti e monumentali (ad esempio il teatro in cui la società dell’800 si rispecchia, viene istituzionalizzato il teatro che prima era una cosa di elièt).

Regolamenti edilizi e stratificazione sociale

Il nuovo tessuto è molto omogeneo, le facciate delle architetture sono omogene e le architetture sono eleganti e sobrie. Questa modalità di costruzione deriva da un regolamento edilizio obbligatorio che deve essere rispettato nella realizzazione dei nuovi edifici e della rete stradale (presente in tutto il centro, altezza massima, sezione delle strade, sezione dei marciapiedi, uso dei piano terra che contengono negozi, la grandezza dei balconi, modalità di struttura degli spazi interni). Negli edifici c’è una suddivisione sociale: salendo verso l’alto negli edifici perdevano valore perché erano scomodi da raggiungere: stratificazione sociale. Tutto regolarizzato in ordinanze.

Demolizione, creazione di grandi assi stradali curati e regolarizzati, edifici omogenei e sobri, grandi rotatorie e creazione di edifici monumentali sui punti di snodo.

Vengono creati anche dei gradi parchi ai lati della città per la classe operaia mentre in centro per la classe aristocratica.

Reti tecnologiche e espropriazioni

Parigi caratterizzato dalla costruzione di reti tecnologiche: sistema fognario (demolendo ha modo di costruire questo sistema che permette di risolvere il grande problema di drenaggio di liquami he rendevano insalubre la città), condutture per l’illuminazione pubblica (è la prima a crearlo) , condutture di acqua.

Un problema che sorge nel lavoro del barone è l’espropriazione: lo stato compra a prezzi molto bassi gli edifici che si trovano nei luoghi che vanno demoliti per la costruzione degli assi stradali, se invece il proprietario vuole ricostruire lo deve fare nei luoghi indicati nel progetto e soprattutto lo deve fare a spese proprie (il barone giustifica questo dicendo che con i lavori aumenteranno il guadagno dell’immobile). Questo permetterà al progetto di proseguire bene nonostante le proteste per qualche anno, con il tempo le proteste si fanno sempre più pesanti fino a quando non riescono ad avere la meglio: i proprietari sono d’accordo sulla demolizione e sulla ricostruzione ma sostengono che le spese per la ricostruzione dovrebbero essere a carico dello stato. Questo causa grandi spese per lo stato che comincia ad andare in perdita, questo comincia a far traballare il progetto del barone. Le proprietà devono essere riorganizzate in un territorio più piccolo, bisogna ridisegnare la proprietà privata, non trova una soluzione omogenea ma deve andare a contrattare caso per caso.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali cause dello sviluppo urbano delle città europee nel 19esimo secolo?
  2. Lo sviluppo urbano fu guidato dalla necessità di supportare la produzione industriale, migliorare le condizioni di vita delle classi operaie e creare città più salubri ed efficienti.

  3. Quali furono le principali trasformazioni urbanistiche a Parigi sotto il barone Haussmann?
  4. Haussmann introdusse grandi assi stradali, demolì quartieri medievali, creò piazze e edifici monumentali, e sviluppò infrastrutture come sistemi fognari e condutture per l'illuminazione pubblica.

  5. Come influenzò la Francia lo sviluppo urbano in Europa nel 19esimo secolo?
  6. La Francia, con Parigi come modello, applicò innovazioni tecnologiche e urbanistiche che furono poi adottate in tutta Europa, fungendo da veicolo di trasformazione sociale ed economica.

  7. Quali furono le conseguenze sociali delle trasformazioni urbanistiche a Parigi?
  8. Le trasformazioni portarono a una stratificazione sociale negli edifici, con i piani superiori meno accessibili e meno valorizzati, e a proteste per l'espropriazione e i costi di ricostruzione.

  9. Quali furono le sfide economiche affrontate durante il progetto di rinnovamento di Parigi?
  10. Le sfide includevano l'espropriazione a basso costo, le proteste dei proprietari per i costi di ricostruzione, e le crescenti spese statali che minacciavano la sostenibilità del progetto.

Domande e risposte

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