Concetti Chiave
- L'agricoltura greca, nonostante la limitata disponibilità di terreni coltivabili, rimane fondamentale per l'economia, con produzioni di grano, vite e olive, oltre a tabacco e agrumi.
- L'industria greca ha sviluppato una diversificazione significativa, ma soffre di dipendenza energetica e di deficit infrastrutturali, concentrandosi principalmente su beni di consumo e industrie di trasformazione leggera.
- I principali partner commerciali della Grecia sono i paesi dell'Unione Europea e del Mediterraneo, con un crescente ruolo degli scambi con i Balcani post-comunismo.
- Il turismo e la marina mercantile sono settori chiave che compensano parzialmente il pesante deficit commerciale del paese.
- La Grecia ha affrontato una crisi economica nel 2010, dovendo implementare un rigido programma di austerità e richiedere assistenza internazionale.
Indice
L'importanza dell'agricoltura in Grecia
Nonostante la scarsità di terreni coltivabili, in relazione alla ridotta estensione di pianure (Tracia, Macedonia, Tessaglia, Attica), l'agricoltura resta una risorsa essenziale per la Grecia. Basata sulla classica trilogia mediterranea grano-vite-oliva, essa fornisce anche tabacco e agrumi. L'allevamento di ovini è prevalente nelle zone montuose.
Evoluzione economica e industriale
Prevalentemente agricola fino agli anni '50, l'economia greca si basa oggi su un'industria diversificata e su importanti attività di servizi come il turismo e la marina mercantile.
Atene e il suo porto, il Pireo, sono abitati da quasi un terzo della popolazione del paese. Insieme a Salonicco, queste due città concentrano la maggior parte delle industrie di trasformazione, basate in parte su poche attività estrattive (lignite, bauxite, nichel). Il pesante disavanzo commerciale è in parte compensato dalle entrate del turismo e dalla flotta mercantile. La sottoccupazione rimane elevata (e l'economia sommersa è assai diffusa).
Sfide economiche e austerità
Nel 2010 l'entità del deficit di bilancio e del debito pubblico, divenuti critici dopo essere stati a lungo mascherati nei dati ufficiali, ha costretto la Grecia ad attuare un drastico programma di austerità – generando forti tensioni sociali – e a chiedere aiuto dei suoi partner nell'Unione Europea e quella del Fondo Monetario Internazionale.
Modernizzazione e diversificazione agricola
Nello sviluppo dell’agricoltura hanno avuto un ruolo determinante l'integrazione di parte della produzione nei settori industriali e commerciali, la corrispondente riduzione degli autoconsumi e la ricerca di mercati esterni.
Mentre l'allevamento tradizionale è diminuito e le aree pastorizie di montagna sono state emarginate, l’allevamento bovino da latte e gli allevamenti in batteria (polli, maiali) si sono moltiplicati nelle regioni con agricoltura moderna. La frammentazione in piccoli poderi e la mediocrità dei redditi agricoli, però, riflettono la persistenza di alcuni arcaismi. L'allevamento di ovini rimane molto presente nelle montagne del Pindo e del Peloponneso.
Le colture tradizionali mediterranee (cereali, vigneti, oliveti) sono concentrate sulla costa e nelle pianure delle regioni meridionali (Peloponneso, Beozia, Creta); la coltivazione del tabacco, in forte calo, è praticata in Macedonia e Tracia. La Grecia è il terzo produttore mondiale di olive e si colloca al nono posto per il cotone.
L'ammodernamento dell'agricoltura (irrigazione, meccanizzazione, uso di fertilizzanti) è stato accompagnato da una significativa diversificazione della produzione: colture industriali (cotone, barbabietola da zucchero) nelle regioni settentrionali, agrumi, frutta e verdura a fini commerciali nelle regioni meridionali, orticoltura intorno agli agglomerati di Atene e Salonicco, destinata a rifornire i mercati urbani. Alcuni prodotti vengono esportati in altri paesi dell'Unione Europea, anche se in concorrenza con quelli della Spagna e del Portogallo.
Risorse naturali e dipendenza energetica
Relativamente povera di risorse naturali, la Grecia, con lo sviluppo della sua industria. ha visto aumentare la sua dipendenza energetica Importa oltre il 70% del suo consumo di gas naturale dalla Russia. Oltre ad una piccola produzione di petrolio e ad una piccola produzione idroelettrica (Epiro), sfrutta alcuni minerali, estratti, per la maggior parte, nella Grecia centrale, principalmente bauxite (depositi del monte Parnaso), nichel, magnesite e lignite. alcune miniere di argento, piombo e zinco (nel nord-est, vicino al Monte Athos) e alcuni giacimenti d'oro (nella stessa regione).
Industria e infrastrutture
Lo stato ha contribuito all'industrializzazione del paese sviluppando infrastrutture stradali, dighe idroelettriche e telecomunicazioni. Le imprese pubbliche restano, ancora oggi, importanti attori economici, nonostante un programma di privatizzazioni avviato nel 1990.
La specificità dell'industria greca si basa sia sul fatto che un gran numero di aziende appartiene a multinazionali, sia sulla presenza di una moltitudine di piccole imprese subappaltatrici, con poco capitale e che utilizzano manodopera non qualificata. Essa soffre di grossi handicap: deficit energetico, rete di trasporto ancora da ammodernare, frammentazione delle imprese. Produce principalmente beni di consumo (alimentari, tessili, piccola metallurgia).
La regione di Atene concentra quasi la metà dell'attività industriale del paese, gli altri maggiori centri di attività sono Salonicco, Patrasso e il porto di Vólos, in Tessaglia. Le industrie di trasformazione leggera (alimentare, tessile, cuoio) sono presenti in tutto il Paese, mentre le industrie pesanti sono concentrate ad Atene (chimica, edilizia meccanica ed elettrica, aeronautica), Pireo (cantieri navali), Salonicco (metallurgia, chimica), Patrasso (chimica) e Vólos (metallurgia).
Commercio e relazioni internazionali
I principali partner commerciali della Grecia sono i paesi dell'Unione Europea e quelli del bacino del Mediterraneo. Dalla fine del comunismo in Europa, gli scambi con gli altri stati balcanici sono aumentati rapidamente e la città di Salonicco è chiamata a riprendere il ruolo di crocevia regionale che ha ricoperto durante il periodo ottomano.
L'Italia è il primo cliente della Grecia, che importa in particolare olio d'oliva, ritiratosi per diventare italiano. Anche la Grecia esporta cotone.
Sebbene la quota dei beni industriali nelle esportazioni sia ora superiore a quella dei prodotti agricoli e minerari, la Grecia ha un ampio disavanzo della bilancia commerciale, con il volume delle importazioni che rimane più di tre volte superiore a quello delle esportazioni.
Questo squilibrio è in parte compensato dalle rimesse degli emigranti e dalle entrate del turismo e della marina mercantile.
Turismo e marina mercantile
Il turismo si è sviluppato rapidamente a partire dagli anni '60.
La flotta mercantile greca è la più grande al mondo, con 2.000 navi; gli armatori del Paese possiedono anche gran parte delle flotte cipriota, panamense e liberiana, ovvero diverse migliaia di navi. Secondo la Costituzione, gli utili realizzati dagli armatori all'estero sono esenti da imposta.
La bilancia dei pagamenti resta comunque complessivamente in disavanzo
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo dell'agricoltura nell'economia greca?
- Come si è evoluta l'industria greca nel tempo?
- Quali sono i principali partner commerciali della Grecia?
- Quali sono le sfide economiche che la Grecia affronta?
- Qual è l'importanza del turismo e della marina mercantile per l'economia greca?
L'agricoltura è una risorsa essenziale per la Grecia, nonostante la scarsità di terreni coltivabili. È basata sulla trilogia mediterranea grano-vite-oliva e include anche tabacco e agrumi. L'allevamento di ovini è prevalente nelle zone montuose.
L'industria greca si è diversificata e sviluppata, con una dipendenza energetica crescente. Importa oltre il 70% del gas naturale dalla Russia e sfrutta minerali come bauxite e nichel. L'industrializzazione è stata supportata dallo stato attraverso infrastrutture e privatizzazioni.
I principali partner commerciali della Grecia sono i paesi dell'Unione Europea e quelli del bacino del Mediterraneo. L'Italia è il primo cliente della Grecia, che esporta principalmente olio d'oliva e cotone.
La Grecia affronta un pesante disavanzo commerciale, con importazioni che superano di tre volte le esportazioni. Questo squilibrio è parzialmente compensato dalle rimesse degli emigranti e dalle entrate del turismo e della marina mercantile.
Il turismo e la marina mercantile sono importanti per l'economia greca. Il turismo si è sviluppato rapidamente dagli anni '60, mentre la flotta mercantile greca è la più grande al mondo, contribuendo significativamente alle entrate del paese.