Concetti Chiave
- L'economia tunisina è diversificata, con agricoltura, risorse minerarie, pesca, industria e turismo, mantenendo forti legami con l'Unione Europea.
- La Tunisia è il quinto produttore mondiale di fosfato e possiede risorse di petrolio, gas naturale e minerali, ma deve importare la maggior parte del petrolio raffinato.
- L'agricoltura impiega il 20% della forza lavoro e si concentra principalmente nel nord e sulla costa; il paese è il quinto produttore mondiale di olive.
- L'industria tunisina è limitata dalle dimensioni del mercato nazionale, con una forte presenza del settore tessile e una produzione significativa di fosfato e petrolio.
- Il turismo è una delle principali fonti di valuta estera, rivolgendosi principalmente a clienti europei grazie a un litorale soleggiato e siti storici, contribuendo al 9% del PIL.
Indice
Tunisia - Attività economiche
L’economia tunisina si basa su elementi molto diversificati: agricoltura, ricchezza del sottosuolo, pesca, alcune industrie e soprattutto turismo. Mantiene legami privilegiati con l’Unione Europea
Ricchezza del sottosuolo
Il fosfato, una delle principali risorse minerarie del Paese, viene estratto nella regione di Gafsa. Il minerale è sottoposto a lavorazione in loco o trasportato a Gabès e La Skhirra, dove viene lavorato ed esportato via mare. Con una produzione annua di 8 milioni di tonnellate, la Tunisia è al quinto posto nel mondo. Tuttavia, la quota di questo minerale nelle esportazioni rimane inferiore a quella del petrolio; l'oro nero proviene da giacimenti situati nell'estremo sud e, per la produzione offshore, dal Golfo della Sirte. Il suo sfruttamento ha comportato la costruzione di raffinerie e complessi petrolchimici. La Tunisia deve tuttavia importare i quattro quinti del proprio consumo, per mancanza di una sufficiente capacità di raffinazione. Il sottosuolo tunisino è anche ben dotato di gas naturale, ferro, piombo, zinco e mercurio. Anche la fluorite, lavorata a Gabès, è destinata all'esportazione. La Tunisia cede anche il passo al gasdotto che trasporta il gas algerino in Italia.
Agricoltura
Il settore agricolo impiega circa il 20% della forza lavoro ma contribuisce solo per il 10% al prodotto interno lordo. L'agricoltura è concentrata al nord e sulla costa, le regioni più piovose. Si contrappongono un settore moderno, in parte irriguo (frumento, barbabietola da zucchero, foraggi, agrumi, primizie, allevamento di bovini), e un settore tradizionale (cereali, vite, olivi, alberi da frutto, allevamento ovicaprino). Si noti che la Tunisia è il quinto produttore mondiale di olive. Il Sud è la zona dell'allevamento ovino nomade, a parte le oasi, che forniscono datteri. Tuttavia, la Tunisia non soddisfa più il suo fabbisogno alimentare e deve ricorrere alle importazioni.
Industria
Imprigionata dalla ristrettezza del mercato nazionale, l'industria tunisina ha finora beneficiato solo di un'espansione limitata. La pesca e l'industria, fatta eccezione per l'estrazione di fosfati e petrolio, e i tessili, svolgono un ruolo secondario. Le grandi aziende sono rare; se escludiamo le raffinerie di Bizerte e Gabès, gli stabilimenti di lavorazione del fosfato, i cementifici, le acciaierie di Menzel-Bourguiba, gli zuccherifici: prevalgono le medie e piccole unità produttive. Le industrie si trovano per più della metà nella regione di Tunisi. Domina il tessile, seguono le costruzioni elettriche, il petrolio e suoi derivati, l'edilizia, la meccanica (assemblaggi automobilistici), le industrie della pelle. I giacimenti di fosfato rendono il paese il quinto produttore mondiale. L'aumento del prezzo di un barile consente ai giacimenti di petrolio di diventare redditizi. I settori minerario e industriale forniscono il 29% del prodotto interno lordo.
Turismo
Le attività turistiche, la seconda fonte di valuta estera dopo il petrolio, occupano un posto importante nell'economia. Esse sfruttano soprattutto le possibilità offerte da un litorale soleggiato e ricco di siti archeologici o paesi pittoreschi e beneficia di ottime infrastrutture alberghiere. Si rivolge ad una clientela europea, principalmente francese, tedesca e scandinava. Il turismo è diviso in cinque aree principali:• la costa nord-occidentale, con Tabarka,
• il litorale di Cartagine e Sidi-Bou-Saïd, a pochi chilometri da Tunisi;
• il Golfo di Hammamet, con Nabil;
• le stazioni del Sahel, in particolare Sousse e Monastir;
• il Sud, con Djerba e le fusioni sahariane
Sviluppato a partire dagli anni '60, ha continuato a progredire. Il reddito annuo costituisce il 9% del prodotto nazionale lordo.
Scambi commerciali
Le attività sono ampiamente aperte agli scambi internazionali, in particolare con l'Unione Europea, che rappresenta due terzi degli scambi e due terzi degli investimenti. Ultimamente le esportazioni verso l'Unione sono quadruplicate. Il settore dell'industria elettrica e meccanica è oggi la principale voce di esportazione. La Francia resta il principale partner della Tunisia, primo cliente, davanti all'Italia e primo fornitore. La Tunisia ha aderito all'area di libero scambio per i prodotti industriali con l'Unione Europea il 1°gennaio 2008, che ha portato allo smantellamento delle sue tariffe doganali con l'Unione Europea su questi prodotti.Domande da interrogazione
- Quali sono le principali risorse minerarie della Tunisia?
- Qual è il ruolo dell'agricoltura nell'economia tunisina?
- Come si posiziona l'industria tunisina nel contesto economico nazionale?
- Qual è l'importanza del turismo per l'economia tunisina?
- Quali sono i principali partner commerciali della Tunisia?
Le principali risorse minerarie della Tunisia includono il fosfato, il petrolio, il gas naturale, il ferro, il piombo, lo zinco e il mercurio. Il fosfato è particolarmente significativo, con la Tunisia al quinto posto nel mondo per la sua produzione.
L'agricoltura impiega circa il 20% della forza lavoro ma contribuisce solo per il 10% al prodotto interno lordo. È concentrata principalmente al nord e sulla costa, con una distinzione tra un settore moderno e uno tradizionale.
L'industria tunisina ha un'espansione limitata a causa del mercato nazionale ristretto. Tuttavia, i settori minerario e industriale forniscono il 29% del prodotto interno lordo, con il tessile e l'industria elettrica e meccanica come principali voci di esportazione.
Il turismo è la seconda fonte di valuta estera dopo il petrolio e costituisce il 9% del prodotto nazionale lordo. Sfrutta le risorse naturali e culturali del paese, attirando principalmente turisti europei.
L'Unione Europea è il principale partner commerciale della Tunisia, rappresentando due terzi degli scambi e degli investimenti. La Francia è il principale partner, seguita dall'Italia.