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Concetti Chiave

  • L'industrializzazione europea si è sviluppata in fasi differenti, iniziando in Inghilterra nel 1700 grazie a capitali, materie prime e innovazioni tecnologiche.
  • Nella seconda metà dell'800, l'industrializzazione si espande in Germania, Svizzera, Italia, Spagna e Russia, con l'introduzione del petrolio come nuova fonte energetica.
  • Il 900 vede lo sviluppo di grandi agglomerati urbano-industriali e la creazione di raffinerie lungo le coste a causa dell'espansione del trasporto marittimo.
  • Dopo la seconda guerra mondiale, l'industrializzazione è caratterizzata da innovazioni tecnologiche e dalla scoperta dell'energia atomica, con un crescente uso del gas naturale.
  • La vicinanza a centri di ricerca diventa cruciale per le imprese, facilitando lo sviluppo di tecnopoli grazie a una forza lavoro qualificata e servizi specializzati.
Le fasi dell’industrializzazione

Si possono riconoscere importanti analogie nei differenti percorsi avvenuti in epoche diverse, e in nazioni diverse.
Lo sviluppo industriale europeo è avvenuto in fasi diverse e in modo non omogeneo.
L’industria moderna è nata in Inghilterra nella seconda metà del 700, grazie a una serie di fattori:
• Disponibilità di capitali da investire e di materie prime a basso costo provenienti dalle colonie;
• Mentalità imprenditoriale della classe dirigente;
• Abbondante offerta di forza di lavoro;
• Presenza di giacimenti di ferro e di carbone;
• Invenzione di macchinari più efficienti;
• Utilizzo di una nuova fonte d’energia, il carbone;
• Invenzione di più veloci mezzi di comunicazione terrestri e marittimi.
I primi settori che si sviluppano sono quello legato alla tessitura della lana e del cotone e quello siderurgico e meccanico.

Dopo la seconda metà dell’800 il processo di industrializzazione si diffonde anche n altri Paesi, come Germania, Svizzera, Italia, e infine Spagna e Russia.
• Comincia a essere utilizzata una nuova fonte energetica, in seguito determinante per lo sviluppo dell’economia mondiale: il petrolio.
• Le industrie si localizzano ora vicino ai mercati di sbocco, alle vie di comunicazione, al mare e ai centri urbani.
Nelle regioni già industrializzate sorgono grandi agglomerati urbano-industriali attorno alle capitali e ai principali porti.
Nel 900, lo sviluppo dei trasporti su navi di grande stazza determinano la creazione di una rete di raffinerie presso i porti e di immense aree industriali lungo le fasce costiere.

La terza fase dello sviluppo industriale è cominciata dopo la seconda guerra mondiale ed è caratterizzata da grandi innovazioni tecnologiche.
La ricerca scientifica ha portato alla scoperta dell’energia atomica.
La fonte più utilizzata resta comunque il petrolio, anche se viene sempre più spesso sostituito con il gas naturale, meno inquinante.
Le nuove tecnologie dell’informazione:
• Permettono di decentrare la produzione a una rete di impianti che svolgono fasi distinte del ciclo produttivo, coordinate a distanza dal sistema informatico;
• Rendono flessibile la produzione.

Per quanto riguarda la localizzazione delle imprese assume un ruolo fondamentale la vicinanza a centri di ricerca dove si trova una forza di lavoro altamente qualificata e dove altre aziende mettono a disposizione una gamma di servizi specializzati.
A volte questo ha determinato la crescita di ambienti metropolitani relativamente nuovi, come le tecnopoli.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati i fattori chiave che hanno contribuito alla nascita dell'industria moderna in Inghilterra nel 700?
  2. L'industria moderna è nata in Inghilterra grazie a fattori come la disponibilità di capitali, materie prime a basso costo, mentalità imprenditoriale, abbondante forza lavoro, giacimenti di ferro e carbone, invenzione di macchinari efficienti, e nuove fonti di energia come il carbone.

  3. Come si è evoluto il processo di industrializzazione dopo la seconda metà dell'800?
  4. Dopo la seconda metà dell'800, l'industrializzazione si è diffusa in altri Paesi come Germania, Svizzera, Italia, Spagna e Russia, con l'uso del petrolio come nuova fonte energetica e la localizzazione delle industrie vicino ai mercati, vie di comunicazione, mare e centri urbani.

  5. Quali sono le caratteristiche della terza fase dello sviluppo industriale dopo la seconda guerra mondiale?
  6. La terza fase è caratterizzata da grandi innovazioni tecnologiche, l'uso dell'energia atomica, il petrolio e il gas naturale, e nuove tecnologie dell'informazione che permettono di decentrare e rendere flessibile la produzione, con un'importanza crescente della vicinanza a centri di ricerca e tecnopoli.

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