Concetti Chiave
- La posizione geografica dell'Asia meridionale comprende tre grandi regioni: la penisola del Deccan, la penisola dell'Indocina e l'Insulindia, tutte caratterizzate da una varietà di mari e arcipelaghi.
- Le caratteristiche fisiche includono imponenti catene montuose come il Pamir, Karakoram e Himalaya, vaste pianure con fiumi come l'Indo e il Gange, e una significativa attività vulcanica nelle zone indonesiane.
- Il clima dell'Asia meridionale è prevalentemente tropicale, influenzato dai monsoni, con variazioni climatiche che includono climi subtropicali aridi e equatoriali piovosi in diverse aree.
- La storia culturale della regione è caratterizzata da influenze derivanti da numerose invasioni e colonizzazioni, culminando in un lungo e a volte violento processo di decolonizzazione e indipendenza.
- L'economia dell'Asia meridionale si basa principalmente sull'agricoltura, con una forte produzione di riso, caucciù, tè e caffè, mentre il settore industriale è limitato ma in crescita, specialmente in India.
La vasta penisola del Deccan che si protende nell’Oceano Indiano, delimitando a ovest il Mare A-rabico e a est il golfo del Bengala. La penisola dell’Indocina, che si prolunga con la stretta penisola di Malacca separando l’Oceano Indiano dal Pacifico. L’Insulindia, cioè l’insieme delle migliaia di isole disseminate tra Asia e Oceania e raggruppate in due arcipelaghi principali: quello dell’Indonesia e le Filippine. Appartiene a questa zona asiatica anche la parte occidentale dell’isola di Nuova Guinea.
L’Oceano Pacifico forma numerosi mari interni (mar Cinese Meridionale, Mare di Giava, Mare di Celebes).
Ai piedi di questi sistemi montuosi, si allargano ampie pianure dove scorrono i maggior fiumi della regione, che si gettano nell’Oceano Indiano e nel Pacifico con vasti delta: la pianura percorsa dall’Indo, quella del Gange, che nel corso inferiore si unisce al Brahmaputra, la pianura indocinese del Mekong. Le zone indonesiane sono quelle più vulcanizzate al mondo, con circa 100 vulcani attivi.
Gran parte dell’Asia meridionale ha un clima tropicale profondamente influenzato dai monsoni, venti stagionali determinati dallo scambio di massa d’aria tra il continente e gli oceani.
In questa regioni si susseguono due stagioni più o meno lunghe: una stagione delle piogge, durante i mesi estivi, e una stagione secca, caratterizzata da temperature fresche durante l’inverno ed elevate nei mesi primaverili.
La parte nord-occidentale dell’India e il Pakistan sono scarsamente influenzati dai monsoni e han-no un clima subtropicale arido (che ha originato il deserto di Thar); invece nell’arcipelago indone-siano è presente durante tutto l’anno un clima equatoriale piovoso.
Le regioni montuose più elevate hanno un clima di montagna.
POPOLI E CULTURA
L’Asia meridionale ha subito in passato continue invasioni di popoli e culture provenienti da altre aree.
Migrarono in India dall’Asia occidentale gli Arii, che vi introdussero il brahmanesimo, da cui è derivato l’induismo. Sempre in India, nel VI secolo a.C. nacque il buddismo; quindi, nel Medioevo vi giunsero i musulmani, che introdussero l’islamismo, e successivamente i Mongoli, che unificarono la regione nell’impero Moghul.
Alla vigilia della prima guerra mondiale tutta la regione era controllata dalle potenze europee: gli Inglesi avevano fondato l’Impero Britannico annettendosi l’India e gli attuali Pakistan e Mjanmar; i Francesi controllavano gran parte dell’Indocina, gli Olandesi avevano creato l’impero delle India Orientali nell’arcipelago indonesiano, mentre le Filippine, un tempo spagnole, erano una colonia americana.
Il processo di decolonizzazione e di indipendenza degli stati dell’Asia meridionale è stato lungo e talvolta violento. E’ il caso dell’India, che a un anno dalla sua indipendenza, nel 1947, fu privata delle regioni abitate in prevalenza da musulmani, che si staccarono proclamando la nascita del Pakistan.
Altre regioni dell’Asia meridionale molto densamente abitate sono il Bangladesh, l’isola di Giava e le vallate inferiori dei grandi fiumi indocinesi.
Le città più grandi, che hanno creato un’area metropolitana superiore a dieci milioni di abitanti, sono Bombay e Delhi, entrambe ai primi posti nel mondo con oltre 16 milioni, Calcutta, Dakha, Jacarta e Manila.
Il riso rappresenta la coltura principale dell’Asia meridionale ed è anche alla base dell’alimentazione delle sue popolazioni.
Accanto al riso e ad altri cereali, nella regione si coltivano alcuni prodotti tropicali: Thailandia, Indonesia e Malaysa sono i primi produttori mondiali di caucciù; altrettanto elevata la produzione di tè, ma anche di caffè, banane, cotone, olio di palma.
Molto intensa, con conseguenze devastanti per gli equilibri ambientali, la produzione di legname pregiato soprattutto nelle foreste indonesiane e indiane, mentre è assai sviluppato in Pakistan e in Vietnam.
I paesi dell’Asia meridionale presentano strutture industriali ancora deboli e limitate a poche aree, spesso dipendenti dalle multinazionali occidentali e giapponesi.
L’India accanto alla tradizionale industria tessile, ha avuto un forte sviluppo l’industria siderurgica e meccanica, ma anche i settori più avanzati dell’alta tecnologia.
Sin dall’epoca coloniale, i porti dell’Asia meridionale svolgono un ruolo fondamentale nei commerci marittimi tra Europa e Asia. Esempio significativo è Singapore, uno dei paesi asiatici più ricchi e sviluppati.
Altro settore terziario in forte espansione nella regione rimane quello del turismo internazionale, le cui principali mete sono lo Sri Lanka e l’arcipelago delle Maldive, le città indocinesi ricche di testimonianze storiche e archeologiche, le isole dell’Indocina e dell’Insulindia, quali la tailandese Phuket e Bali in Indonesia.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali regioni fisiche dell'Asia meridionale?
- Come influiscono i monsoni sul clima dell'Asia meridionale?
- Quali sono le principali influenze culturali e storiche in Asia meridionale?
- Qual è l'importanza dell'agricoltura nell'economia dell'Asia meridionale?
- Quali sono le città più popolose dell'Asia meridionale?
L'Asia meridionale è composta dalla penisola del Deccan, la penisola dell'Indocina e l'Insulindia, che include l'Indonesia e le Filippine.
I monsoni determinano due stagioni principali: una stagione delle piogge estiva e una stagione secca con temperature fresche in inverno e elevate in primavera.
L'Asia meridionale ha visto l'introduzione del brahmanesimo, buddismo, islamismo e l'influenza dei Mongoli, oltre al controllo coloniale europeo fino al processo di decolonizzazione.
L'agricoltura è il settore economico principale, impiegando oltre la metà della popolazione, con il riso come coltura principale, insieme a caucciù, tè, caffè e altri prodotti tropicali.
Le città più grandi includono Bombay, Delhi, Calcutta, Dakha, Jacarta e Manila, con aree metropolitane che superano i dieci milioni di abitanti.