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Concetti Chiave

  • L'uomo diventa filosofo quando realizza che il mondo è una sua rappresentazione e riflette su questo concetto consapevolmente.
  • La relazione tra soggetto e oggetto è fondamentale: il soggetto conosce e pensa, mentre l'oggetto è ciò che viene conosciuto e pensato.
  • Il soggetto esiste intero e indiviso in ogni essere capace di percepire la rappresentazione del mondo, sfuggendo alle leggi del tempo e dello spazio.
  • Soggetto e oggetto sono inseparabili e la loro esistenza ha senso solo attraverso la relazione reciproca nel tempo e nello spazio.
  • Schopenhauer è considerato idealista gnoseologico, vedendo il mondo come rappresentazione oggettiva, condivisa da tutti gli esseri viventi, indipendentemente dall'uomo.

Indice

  1. La consapevolezza filosofica
  2. La relazione soggetto-oggetto
  3. L'idealismo di Schopenhauer

La consapevolezza filosofica

L'uomo diventa filosofo quando percepisce, riflettendoci ed essendone consapevole, che il mondo è una sua rappresentazione. In realtà ogni essere vivente e pensante se ne rende conto ma non ci medita su. L'uomo, invece, è l'unico che sa di non conoscere il sole e la terra bensì l'occhio che vede il sole e la mano che tocca la terra. Sa di non avere un rapporto diretto con il mondo ma con la sua rappresentazione. Essa è un' a priori, è espressione di ogni forma di conoscenza ed esperienza possibile e immaginabile, è la forma più universale di spazio, tempo e causalità.

La relazione soggetto-oggetto

Per conoscere la rappresentazione del mondo occorre vivere la relazione tra il soggetto e l'oggetto.

Il soggetto è colui che conosce, pensa sempre e ha il primato dell'intelletto. Intuitivamente si percepisce solo soggetto e mai come oggetto di un altro soggetto. Sfugge, inoltre, alle leggi del tempo e dello spazio perché esiste intero e indiviso in ogni essere capace di percepire la rappresentazione. Da ciò dipende che, se anche ci fosse un solo soggetto che conoscesse un oggetto, basterebbe per costruire il mondo come relazione. Se, invece, non c'è il soggetto non ci sarebbe il mondo come rappresentazione ma ciò non vuol dire che esso non continuerebbe a vivere come volontà di vivere.

Il soggetto e oggetto, detto ciò, sono inseparabili, in quanto la loro esistenza non ha senso se non per mezzo dell'uno e dell'altro, valgono nel passato, nel presente e nel futuro, per le cose lontane e vicine, nel tempo e nello spazio in cui ogni cosa può essere percepita.

L'oggetto è colui che viene conosciuto e pensato e ha le sue forme di spazio e tempo che gli permettono la pluralità.

L'idealismo di Schopenhauer

Schopenhauer si può, quindi, definire idealista da un punto di vista gnoseologico perché vede il mondo come una rappresentazione oggettiva in quanto tutti gli esseri viventi hanno le stesse forme di spazio, tempo e causalità ma essa nasce e vive a prescindere dall'uomo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del soggetto nella rappresentazione del mondo?
  2. Il soggetto è colui che conosce e pensa, percependo il mondo come una rappresentazione. Esiste intero e indiviso in ogni essere capace di percepire, sfuggendo alle leggi del tempo e dello spazio.

  3. Come si relazionano soggetto e oggetto secondo il testo?
  4. Soggetto e oggetto sono inseparabili, poiché la loro esistenza ha senso solo attraverso la relazione reciproca. Questa relazione è fondamentale per la percezione del mondo come rappresentazione.

  5. Perché Schopenhauer è considerato un idealista gnoseologico?
  6. Schopenhauer è considerato un idealista gnoseologico perché vede il mondo come una rappresentazione oggettiva, dove spazio, tempo e causalità sono forme condivise da tutti gli esseri viventi, indipendentemente dall'uomo.

Domande e risposte

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