Concetti Chiave
- Schopenhauer, influenzato da Platone, Kant e il Romanticismo, è noto per integrare la filosofia occidentale con elementi del pensiero orientale.
- Il "velo di Maya" rappresenta la distinzione kantiana tra fenomeno e noumeno, dove la realtà percepita è un'illusione soggettiva.
- Schopenhauer considera la vita un sogno simile agli stati onirici, influenzato da poeti come Calderòn de la Barca e Shakespeare.
- La mente umana, secondo Schopenhauer, è dotata di categorie a priori come spazio, tempo e causalità che strutturano la percezione.
- La volontà, per Schopenhauer, è la forza primaria e indistruttibile che trascende il mondo fenomenico e costituisce il noumeno.
Infanzia e influenze filosofiche
Nacque a Danzica il 22 Febbraio 1788 da un padre banchiere e madre scrittrice di romanzi, viaggiò molto anche durante la sua infanzia e nel 1814 fino al 1818 decise di stabilirsi a Dresda. Qui scrisse "Il mondo come volontà e rappresentazione", in cui venne chiaramente influenzato da Platone per la teoria delle idee come forme eteree, da Kant per l'impostazione soggettivistica di gnoseologia e dal Romanticismo per l'importanza dell'arte, dolore e tema dell'infinito. Schopenhauer si presenta come il primo filosofo occidentale a recuperare motivi del pensiero orientale, si parla infatti più di sintonia che di condizionali.
Fenomeno e noumeno
Alla base del suo pensiero si pone la distribuzione kantiana tra il fenomeno, ovvero la realtà accessibile, e il noumeno, ossia la vera realtà. La parte del fenomeno viene rappresentata proprio con il velo di Maya, che indica l'idea di parvenza e sogno. è infatti una rappresentazione soggettiva che esiste solamente dentro la coscienza ed ha due aspetti essenziali ed inseparabili: il soggetto rappresentante e l'oggetto rappresentato. La vita in questo caso è un sogno come una fantasmagoria che la rende simile agli stati onirici, qui è chiaro che Schopenhauer fu influenzato da poeti come Calderòn de la Barca o William Shakespeare. Il noumeno invece è la realtà che si nasconde dietro l'ingannevole intrigo del fenomeno che il filosofo deve scoprire. Schopenhauer ritiene che la mente sia corredata da tre forme a priori: spazio, tempo e causalità, unica categoria che assume diverse forme in base agli ambiti in cui opera: principio del divenire, del conoscere, dell'essere e dell'agire. Al di là del sogno esiste una realtà su cui l'uomo è portato ad interrogarsi, si stupisce della propria esistenza e si interroga sull'essenza della vita.
La volontà e il corpo
Schopenhauer credeva di aver trovato la via d'accesso al noumeno che Kant precludeva, se fossimo solo conoscenza e rappresentazione non potremmo uscire dal mondo fenomenico ma dato che siamo anche corpo, ci viviamo. La cosa in sé del nostro essere è la brama, al volontà di vivere che ci spinge ad esistere e ad agire. Quando si vive nel corpo, si smettono di usare spazio, tempo e causalità privandosi quindi degli strumenti che pongono gli oggetti che pongono fenomeni come molteplicità di cose distinte. Si può parlare di fenomeni al plurale ma di noumeno al singolare, la volontà appare come unica, eterna e indistruttibile, non ha alcuna meta tranne se stessa.
Domande da interrogazione
- Qual è l'influenza principale di Schopenhauer nel suo pensiero filosofico?
- Cosa rappresenta il "velo di Maya" nel pensiero di Schopenhauer?
- Come Schopenhauer descrive la volontà nel suo sistema filosofico?
- Qual è la distinzione tra fenomeno e noumeno secondo Schopenhauer?
Schopenhauer è stato influenzato da Platone, Kant e il Romanticismo, integrando anche elementi del pensiero orientale.
Il "velo di Maya" rappresenta la realtà fenomenica, una parvenza e sogno che esiste solo nella coscienza, nascondendo la vera realtà o noumeno.
La volontà è vista come la cosa in sé del nostro essere, una forza unica, eterna e indistruttibile che ci spinge a vivere e agire.
Il fenomeno è la realtà accessibile e soggettiva, mentre il noumeno è la vera realtà nascosta dietro il fenomeno, che il filosofo deve scoprire.