Concetti Chiave
- Le leggi fisiche sono universali, applicabili sia sulla Terra che nei corpi celesti, seguendo il principio d'inerzia e un modello spaziale omogeneo.
- La crisi della scolastica ha portato alla ricerca di nuovi metodi scientifici, evidenziando l'importanza dell'esperienza sensibile e della matematica nel distinguere tra vero e falso.
- La scienza moderna è vista come un sapere aperto e progressivo, con teorie da ampliare e approfondire, non considerate verità assolute ma altamente verosimili.
- Esiste un'integrazione tra scienza e tecnica, dove la conoscenza scientifica è utilizzata per risolvere problemi pratici e per favorire la ricerca e sperimentazione.
- Il linguaggio scientifico si basa su una terminologia chiara e matematica, con il latino come lingua di comunicazione tra studiosi, favorendo il confronto senza fraintendimenti.
- le medesime leggi per il cielo e la Terra
Indice
Le leggi universali del moto
In seguito alla necessità di difendere la verità fosoca del modello eliocentrico copernicano vennero evidenziate le analogie tra la terra e i corpi celesti che si capì essere sottoposti a trasformazioni e al divenire come per la terra.
I medesimi principi fisici valgono ovunque e che il moto dei corpi terrestri e di quelli celesti è regolato da identiche leggi.
Si comprese che il moto rettilineo uniforme si può preservare indefinitamente se non intervengono ostacoli (principio d’inerzia).
Lo spazio fisico viene concepito come omogeneo in ogni punto secondo il modello rappresentato dallo spazio geometrico (astratto) caratterizzato dalla pura estensione priva di differenze qualitative al suo interno, la dottrina aristotelica dei movimenti e dei luoghi naturali sosteneva che e regioni dello spazio sono qualitativamente differentemente omogenee perché caratterizzate da elementi differenti (terra, acqua, aria…) e da moti diversi.
- Scetticismo e ricerca di un nuovo metodo
Scetticismo e nuovi metodi scientifici
Con la crisi della scolastica tra ‘500-‘600 aumentò lo scetticismo e la sfiducia nella conoscenza umana, dalla necessità di salvaguardare la ricerca scientifica dalle obiezioni scettiche derivò la spinta a cercare nuovi criteri e regole più sicuri del conoscere. Contro lo scetticismo (Galileo/Bacone/Cartesio) gli errori nella conoscenza erano causati dallo scorretto uso della ragione e dei sensi. È possibile distinguere il vero e il falso usando correttamente le facoltà conoscitive, la ricerca di un nuovo metodo rappresenta quindi un aspetto fondamentale della rivoluzione scientifica dove hanno un ruolo basilare l’esperienza sensibile e la matematica.
Geometria e matematica erano considerati modelli per tutto il sapere per il rigore del linguaggio e dei procedimenti, dell’evidenza dei concetti e delle nozioni matematiche; lo scopo era quello di ritrovare dellle leggi matematiche che governano lo svolgersi dei fenomeni naturali che devono però dare ragione ai dati osservati tramite una verifica sull’esperienza/esperimenti.
- La scienza un sapere aperto e progressivo
La scienza come sapere progressivo
Negli scienziati moderni troviamo una ricerca ossessiva per la verità scientifica e quindi la conoscenza scientifica assume un carattere aperto e progressivo in quando le teorie scientifiche non costituiscono un sapere definitivo ma vanno sempre ampliate e approfondite.
C’è anche una nuova consapevolezza del limiti del sapere, le leggi fisiche non sono intese come verità assolute anche se possono avere un alto grado di verosimiglianza.
- L’integrazione tra scienza e tecnica
Integrazione tra scienza e tecnica
Stretto rapporto con la tecnica che si realizza in differenti livelli, la conoscenza scientifica viene perseguita per un’utilità (non più una conoscenza di tipo teoretico fine a se stessa), può aiutare alla soluzione di problemi tecnici offrendo idee e soluzioni ma soprattutto strumenti utili per la ricerca e la sperimentazione scientifica.
Riprende dalla magia la concezione operativa del sapere, vantaggioso per gli uomini e non sempre contemplativo.
Il sapere scientifico moderno è quindi di carattere pubblico e si avvantaggia della collaborazione tra gli scienziati.
- Il linguaggio scientifico
Il linguaggio della scienza
Rifiuta la vaghezza del lessico allusivo e misterioso della magia e scolastico per cui c’è la ricerca di un terminologia scientifica basata sulla matematica chiara e precisa che fa sì che il confronto avvenga senza fraintendimenti.
Per lo stesso motivo si è scelto il latino lingua adatta alla comunicazione tra dotti europei superando così le barriere linguistiche.
La scelta del latino non precludeva però una produzione volgare rivolta a un pubblico più ampio interessato anche se non coinvolto professionalmente (Galilei Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo).
La comunicazione avveniva tramite testi, incontri diretti e fitti scambi epistolari.
Domande da interrogazione
- Quali sono le leggi che regolano il moto dei corpi terrestri e celesti secondo la scienza moderna?
- Come ha influenzato lo scetticismo la ricerca scientifica tra il '500 e il '600?
- In che modo la scienza moderna è considerata un sapere aperto e progressivo?
- Qual è il rapporto tra scienza e tecnica nella scienza moderna?
- Perché il latino è stato scelto come lingua della comunicazione scientifica?
La scienza moderna sostiene che i medesimi principi fisici valgono ovunque, e che il moto dei corpi terrestri e di quelli celesti è regolato da identiche leggi, come il principio d'inerzia.
Lo scetticismo ha portato alla ricerca di nuovi criteri e regole più sicuri per il conoscere, spingendo figure come Galileo, Bacone e Cartesio a sviluppare metodi basati sull'uso corretto della ragione e dei sensi, con un ruolo fondamentale per l'esperienza sensibile e la matematica.
La scienza moderna è vista come un sapere aperto e progressivo perché le teorie scientifiche non sono definitive ma vanno sempre ampliate e approfondite, riconoscendo i limiti del sapere e considerando le leggi fisiche come verosimili ma non assolute.
Nella scienza moderna, c'è un stretto rapporto con la tecnica, dove la conoscenza scientifica è perseguita per un'utilità pratica, aiutando a risolvere problemi tecnici e fornendo strumenti per la ricerca e la sperimentazione.
Il latino è stato scelto per la comunicazione scientifica perché permetteva di superare le barriere linguistiche tra i dotti europei, garantendo un confronto chiaro e senza fraintendimenti, pur non escludendo una produzione in volgare per un pubblico più ampio.