Concetti Chiave
- Schelling rifiuta la visione meccanicistica della natura, vedendola come un organismo vivente e gerarchico, espressione della spiritualità nascosta.
- La natura, secondo Schelling, non è un'entità passiva ma un principio di produttività, che rappresenta la preistoria dello spirito.
- Lo spirito assoluto è un'identità indifferente tra oggetto e soggetto, distinto in filosofia della natura e dello spirito.
- Schelling vede nella natura un dualismo trascendentale, dove soggetto e oggetto sono determinati dallo stesso processo di conoscenza.
- L'arte, per Schelling, è l'unico mezzo per cogliere l'assoluto, esaltando la bellezza come fonte di verità attraverso il genio creatore.
L'inizio della vita di Schelling
Friedrich Schelling nasce in Germania da un sacerdote protestante. A soli 15 anni entra a far parte di un seminario di teologia dove conosce Hegel e con il quale nasce una grande amicizia che però si perderà col trascorrere del tempo. Sarà proprio Hegel a scrivere una critica a Schelling riguardo l'aspetto romantico del concetto di natura, che egli invece riteneva qualcosa di negativo.
La concezione della natura
Schelling rifiuta la concezione meccanicistica e materialista della natura diffusa nella sua epoca, ma coglie sue attività mediante un'intuizione intellettuale che lo conduce ad un principio di produttività.
La natura non è determinata dal dualismo materia-spirito, anzi essa è divisa gerarchicamente e si esplicita attraverso un organismo. La natura non è qualcosa di passivo, ma vivente, espressione di tutto e rappresenta la preistoria dello spirito, la spiritualità sepolta.
Lo spirito assoluto si pone sullo stesso piano della natura ma si coglie attraverso un'identità indifferente tra oggetto e soggetto.
L'approccio alla conoscenza, secondo Schelling, è legato alla natura attraverso un dualismo trascendentale dove soggetto e oggetto sono determinati dallo stesso processo. Quindi se dal soggetto si può giungere all'oggetto, può avvenire anche il processo inverso.
L'assoluto e l'arte
L'assoluto dunque non è né oggetto, né soggetto ma si scinde in due sezioni della filosofia: la filosofia della natura come spirito visibile e la filosofia dello spirito come natura invisibile.
Schelling ritiene che l'assoluto non può essere colto attraverso la filosofia, ma solo attraverso l'arte. Questa vede come protagonista il genio creatore il quale all'inizio opera mediante la ragione poi, una volta colto l'assoluto, interviene con un'attività inconscia. L'artista opera in modo libero sollevandosi ad un livello superiore cogliendo così l'assoluto. L'arte quindi esalta la bellezza, fonte di verità.
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di Schelling sulla natura?
- Come Schelling vede il rapporto tra soggetto e oggetto nella conoscenza?
- In che modo Schelling ritiene che l'assoluto possa essere colto?
Schelling rifiuta la visione meccanicistica e materialista della natura, vedendola invece come un organismo vivente e gerarchico, espressione della spiritualità sepolta.
Schelling sostiene che soggetto e oggetto sono determinati dallo stesso processo, permettendo un dualismo trascendentale dove si può passare dall'uno all'altro.
Schelling crede che l'assoluto possa essere colto solo attraverso l'arte, dove il genio creatore opera liberamente per raggiungere un livello superiore di comprensione.