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Concetti Chiave

  • La filosofia di Schelling identifica l'assoluto come l'unione di soggetto e oggetto, riflettendo il clima romantico.
  • L'assoluto è descritto come un processo in cui la natura diventa spirito e lo spirito diventa natura, mostrando un ciclo continuo tra i due.
  • Schelling propone una visione monista dell'assoluto, considerandolo un principio unico e immanente che coincide con il mondo.
  • L'arte rappresenta l'assoluto schellinghiano, poiché esprime l'infinito attraverso la trasformazione di ispirazione in tecnica.
  • L'arte incarna la complessità di conscio e inconscio, razionale e irrazionale, finito e infinito, essendo un perfetto riflesso dell'assoluto.

Indice

  1. Il principio dell'assoluto
  2. Critica di Hegel
  3. Monismo e finalità dell'assoluto
  4. L'arte come rappresentazione dell'assoluto

Il principio dell'assoluto

Nella filosofia di Schelling, il principio che Schelling individua, ovvero l’​assoluto​, è l’​insieme di soggetto e oggetto​. (La filosofia schellinghiana risponde meglio al clima romantico).

L’assoluto di Schelling è ​natura che si fa spirito e spirito che si fa natura​, infatti quando parte dalla filosofia dello spirito giunge alla filosofia della natura e quando parte dalla filosofia della natura giunge alla filosofia dello spirito.

L’infinito è ​indistinzione di soggetto e oggetto​.

Critica di Hegel

(La filosofia di Schelling verrà anche criticata da Hegel che considererà la sua filosofia come la notte in cui tutte le vacche sono nere, cioè di notte non si riesce a distinguere il colore degli oggetti, quindi trovandosi di fronte a un gregge di mucche, non si riuscirebbe a distinguerne il colore).

Questa metafora indica che l’assoluto schellinghiano è un indistinto, infatti non si riuscirebbe a distinguere tra soggetto e oggetto.

Monismo e finalità dell'assoluto

La tesi di Schelling la si può definire:

•​monista​ perché esiste un unico principio, inteso come indistinzione tra soggetto e oggetto che coincide con il mondo stesso;

perché l’assoluto è concepito come principio divino, cioè come qualcosa che anima il mondo. , ossia l’assoluto ha una propria finalità, ma questa finalità non è esterna all’assoluto stesso che coincide con il mondo ma è interna ad esso, quindi è immanente e non trascendente. (Coincide con la realizzazione stessa della natura, del mondo, dello spirito che si fa natura e della natura che si fa spirito).

L'arte come rappresentazione dell'assoluto

Il concetto che meglio rappresenta l’assoluto schellinghiano è l’​arte​:

egli paragona l’assoluto all’arte, perché l’arte nasce dall’ispirazione dell’artista, cioè del genio. Il genio però non riesce a descrivere i motivi della propria ispirazione, inoltre l’ispirazione è spirito perché è ancora nella mente dell’artista, ma nel momento in cui l’artista crea l’opera d’arte, lo spirito si fa materia, diventa qualcosa di tangibile, qualcosa di materiale, ma questa materia (natura) è destinata a diventare nuovamente spirito nel momento in cui l’artista si pone di fronte all’opera d’arte e prova una serie di sensazioni ed emozioni, sempre diverse. Anche questi diversi significati che si possono attribuire all’opera rappresentano l’infinità dell’assoluto.

Dunque l’arte rappresenta perfettamente l’infinito perché è contemporaneamente conscia e inconscia, razionale e irrazionale, finita e infinita, questo perché l’ispirazione, i sentimenti, le emozioni che si provano sono infinite, spesso anche inconsce perché neanche l’artista riesce a spiegare la propria ispirazione, e neanche noi riusciamo a spiegare perché proviamo determinate sensazioni di fronte a un’opera d’arte.

Però ciò che è irrazionale nell’ispirazione deve essere poi razionalizzato dall’artista, trasformato cioè in tecnica, in quanto la tecnica è necessaria per realizzare l’opera e per diventare artista. Quindi l’arte rappresenta questa complessità dello spirito che si fa materia e della materia che si fa spirito, dell’assoluto come insieme di finito e infinito conscio e inconscio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il principio fondamentale nella filosofia di Schelling?
  2. Il principio fondamentale nella filosofia di Schelling è l'assoluto, che rappresenta l'insieme di soggetto e oggetto, natura e spirito.

  3. Come viene criticata la filosofia di Schelling da Hegel?
  4. Hegel critica la filosofia di Schelling paragonandola a una notte in cui tutte le vacche sono nere, indicando che l'assoluto schellinghiano è un indistinto in cui non si riesce a distinguere tra soggetto e oggetto.

  5. In che modo l'arte rappresenta l'assoluto secondo Schelling?
  6. L'arte rappresenta l'assoluto perché nasce dall'ispirazione dell'artista, trasformando lo spirito in materia e viceversa, e riflette l'infinità dell'assoluto attraverso le emozioni e i significati infiniti che suscita.

  7. Qual è la natura della finalità dell'assoluto nella filosofia di Schelling?
  8. La finalità dell'assoluto è immanente e non trascendente, poiché coincide con la realizzazione stessa della natura, del mondo e dello spirito, senza essere esterna all'assoluto stesso.

Domande e risposte

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