Concetti Chiave
- Friedrich Schelling enfatizza l'assoluto come un mix di natura e spirito, difficile da cogliere attraverso la sola ragione.
- L'arte è vista da Schelling come lo strumento supremo per avvicinarsi all'assoluto, poiché combina elementi materiali e contenuti spirituali.
- Secondo Schelling, l'arte concretizza l'inconscio e rappresenta un'alternativa al razionalismo nel raggiungimento dell'assoluto.
- L'approccio di Schelling si differenzia dall'idealismo etico di Fichte, proponendo invece un idealismo estetico.
- Schelling si distingue anche dall'idealismo logico di Hegel, concentrandosi sulla dimensione estetica dell'assoluto.
Il concetto di assoluto
Il celebre filosofo idealista tedesco Friedrich Schelling ha posto una grande enfasi sul concetto di assoluto che sarà ripreso anche da Hegel:
siccome l’Assoluto è una mescolanza di natura e spirito, la filosofia e la ragione non sono in grado di coglierlo a pieno perché sono confinate entro una visione meccanicistica che risulta inadeguata a spiegarne l’unità e organicità.
L'arte come strumento di conoscenza
Quindi, secondo Schelling, lo strumento di conoscenza supremo è l’arte dove sono presenti degli elementi materiali (tavolozza, cornice, etc.) che però esprimono un contenuto spirituale di cui anche l’artista talvolta ne è inconsapevole, per esempio quando realizza un’opera perché ispirato. L’arte esprime perciò un qualcosa di inconscio che si concretizza. Con il romanticismo si valorizzano percorsi differenti rispetto a quelli proposti precedentemente per raggiungere l’assoluto: come per esempio l’arte e la religione. Codesto è un approccio diverso rispetto a quello razionale.
Differenze tra idealismi
L’idealismo di Fichte veniva definito etico perché mette in luce lo sforzo di prendere coscienza. Tale sforzo perpetuo viene definito streben. Quello di Schelling è invece un idealismo estetico perché Schelling ritiene che l’arte permetta di comprendere l’assolo. Quello di Hegel viene invece definito idealismo logico.
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