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Concetti Chiave

  • Schelling concepisce l'Assoluto come un'unità indifferenziata di natura e spirito, in contrasto con l'Io penso di Fichte.
  • L'intuizione intellettuale è fondamentale per raggiungere l'Assoluto, con l'arte come strumento privilegiato per renderlo conscio.
  • Schelling valorizza la natura e la considera parte essenziale dell'Assoluto, non un ostacolo da superare.
  • Le opere d'arte mediano tra Spirito e Natura, rendendo conscio ciò che è inconscio attraverso l'espressione artistica.
  • È stato professore a Jena e successore di Hegel all'università di Berlino, contribuendo significativamente alla filosofia trascendentale.

Indice

  1. Vita e carriera di Schelling
  2. Concetti filosofici di Schelling
  3. Differenze tra Schelling e Fichte
  4. L'arte secondo Schelling

Vita e carriera di Schelling

Schelling nacque nel 1765 e morì nel 1854.

Concetti filosofici di Schelling

Per Schelling l’Assoluto è unità indifferenziata di natura e di spirito.

Studia teologia, matematica e scienze naturali (valorizza la natura). Diventa professore all’università di Jena e sostituirà Hegel all’università di Berlino.

I testi più importanti di Hegel sono:

- Sistemi di filosofia trascendentale;

- Idee per una filosofia della natura;

- Intorno all’anima del mondo.

Il principio primo da cui tutto ha origine è l’assoluto.

Differenze tra Schelling e Fichte

A differenza dell’Io penso di Fichte, l’Assoluto è un’unità indifferenziata di natura e spirito; per Fichte la natura era un ostacolo che deve superare, per Schelling no perché nell’Assoluto, lo Spirito (definito come natura conscia, natura invisibile) e la Natura (definita come spirito inconscio, spirito visibile).

L'arte secondo Schelling

Si arriva all’Assoluto tramite l’intuizione intellettuale; lo strumento che sa raccogliere l’idea di Assoluto è l’arte (strumento preferito di Schelling perché l’artista riesce a cogliere l’inconscio che c’è nella natura e a trasformarlo in conscio.

L’opera d’arte stimola l’artista, infatti con l’opera d’arte si rende conscio lo Spirito (c’è uno spirito inconscio e sta all’artista renderlo conscio attraverso l’opera) inconscio. L’opera d’arte è una buona mediazione tra Spirito e Natura, conscio e inconscio, visibile e invisibile.

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