Concetti Chiave
- Schelling propone un modello esplicativo della natura che si oppone ai metodi meccanicistici e finalistici, enfatizzando l'organicismo finalistico immanentistico.
- La natura è vista come un organismo auto-organizzante con una finalità interna che non deriva da entità esterne, simile all'Io fichtiano.
- Schelling attribuisce alla natura la capacità di polarizzarsi tra attrazione e repulsione, generando vita, fenomeni chimici e corpi non viventi.
- Le manifestazioni universali della natura comprendono magnetismo, elettricità e chimismo, corrispondenti a sensibilità, irritabilità e riproduzione nel mondo organico.
- Nel suo modello evolutivo, Schelling identifica tre fasi storiche: mondo inorganico, luce e mondo organico, culminando nello sviluppo dello spirito.
Indice
Il modello esplicativo di Schelling
Schelling nell'ambito della filosofia naturale elabora un modello esplicativo da poter contrapporre ai metodi che fino ad allora erano stati utilizzati e che vengono ritenuti, dallo stesso filosofo, inammissibili. Tali metodi erano stati: da una parte quello meccanicistico scientifico e dall'altra quello finalistico teologico, al quale Schelling contrappone l'organicismo finalistico immanentistico.
L'organicismo finalistico immanentistico
Con il termine “organicismo" è sottolineata l'importanza di ogni parte all'interno del tutto; definirlo invece “finalistico immanentistico" significa dire che la Natura, oltre al meccanicismo delle sue forze, ha una finalità superiore che però non proviene da un'entità esterna bensì dalla Natura stessa. Da tale visione, la Natura si presenta come un organismo organizzatore di sé stesso. Tuttavia il fatto di ammettere tale organizzazione significa presupporre l'esistenza di una programmazione intellettuale, che si concretizza nella figura dello spirito (immanente alla natura stessa). Di qui, potremo attribuire alla Natura le caratteristiche date all'Io fichtiano, ovvero quelle di un'entità autocreatrice e infinita. Schelling inoltre attribuisce alla natura la capacità di polarizzarsi in due principi di base, ovvero attrazione e repulsione. Dal mantenimento del conflitto tra tali forze deriva la vita; dalla risoluzione del conflitto iniziale deriva il fenomeno chimico; dal mantenimento dell'equilibrio nascono invece tutti i corpi non viventi.
Manifestazioni universali della natura
In tale visione, Schelling si occupa di riconoscere quelle che egli stesso definisce manifestazioni universali della natura. Tali manifestazioni nel mondo organico prenderanno il nome di:
1- Magnetismo, ovvero coesione > interazione per il mantenimento dell'equilibrio;
2- Elettricità, ovvero polarità > conflitto tra coppie antitetiche;
3- Chimismo, ovvero metamorfosi > trasformazione degli elementi.
Tali manifestazioni corrisponderanno, invece, nel mondo organico:
1- Sensibilità;
2- Irritabilità;
3- Riproduzione.
Deduzione della storia universale
Schelling inoltre nella "Deduzione della Storia Universale" suddivide il processo di evoluzione storica in tre fasi, o come sono da lui stesso definite "potenze", vale a dire:
- mondo inorganico;
- luce;
- mondo organico.
Secondo questa concezione la natura è inserita come preistoria dello spirito, poiché da una progressiva smaterializzazione della materia emerge in forma progressiva lo spirito.
Domande da interrogazione
- Qual è il modello esplicativo proposto da Schelling nella filosofia della natura?
- Come Schelling descrive le manifestazioni universali della natura nel mondo organico?
- Quali sono le tre fasi del processo di evoluzione storica secondo Schelling?
Schelling propone un modello di organicismo finalistico immanentistico, che contrappone ai metodi meccanicistico scientifico e finalistico teologico, sottolineando l'importanza di ogni parte all'interno del tutto e attribuendo alla Natura una finalità superiore immanente.
Schelling identifica le manifestazioni universali della natura nel mondo organico come magnetismo (coesione), elettricità (polarità) e chimismo (metamorfosi), che corrispondono rispettivamente a sensibilità, irritabilità e riproduzione.
Schelling suddivide il processo di evoluzione storica in tre fasi o "potenze": mondo inorganico, luce e mondo organico, vedendo la natura come preistoria dello spirito.