Concetti Chiave
- Schelling, nato nel 1775, fu contemporaneo di Hegel e Hölderlin e subentrò a Fichte a Jena, ma fu poi eclissato da Hegel.
- Il suo pensiero attraversa sei fasi, iniziando con l'influenza di Fichte, ma ponendo maggiore enfasi sul non-io, ispirato da Spinoza e Giordano Bruno.
- Schelling propone due direzioni filosofiche: dalla natura allo spirito (filosofia della natura) e dallo spirito alla natura (idealismo trascendentale).
- Per Schelling, la natura è un'entità vivente e intelligenza inconscia, con i corpi come idee concretizzate, che aspirano alla conoscenza.
- Descrive la natura come un scontro di forze, anticipando idee come la materia generata dall'energia, con una distinzione tra esseri viventi e non viventi basata sul loro fine immanente.
Infanzia e formazione
Nacque nel 1775 a Leonberg. Fu seminarista insieme a Tubinga insieme al famoso poeta Holderlin ed al filosofo Hegel. Ascoltò le lezioni di Fichte a Jena, poi subentrò in quella cattedra. È un talento precoce, ma poi è soppiantato da Hegel. Muore nel 1854.
Fasi del pensiero
Gli studiosi hanno individuato nel suo pensiero 6 fasi.
La primissima fase è detta degli inizi fichtiani. Si era entusiasmato per l’idea di IO come infinita attività creatrice. Ma fin dalla fase iniziale lo fa a modo suo: prova a dare maggiore importanza al non-io; ciò è dovuto anche ai studi compiuti su Spinoza (natura) e Giordano Bruno.
Per Fichte la natura è semplicemente non-io, invece Schelling la valorizza. Egli pensa che ci deve essere un unico principio alla base dell’IO e del non-IO fichtiani. Quindi la filosofia può prendere due direzioni:
- Mostrare come dalla natura si giunge allo spirito;
- Mostrare come dallo spirito si giunge alla natura.
Se si segue la prima direzione si ha la filosofia della natura, invece la seconda è l’idealismo trascendentale. (Questi sono la 2° e 3° fase, la 4° è la filosofia dell’identità.)
Filosofia della natura
La natura finora sappiamo che non è semplice come considerata da Fichte, ma per lui è anche spirito. Ciò significa che le caratteristiche dello spirito devono valere anche per la natura, quindi la natura deve essere intelligenza, ma intellligenza inconscia, irrigidita in essere.
I corpi della natura sono idee in forma di corpi, reificate, sono tentativi della natura di attingere la conoscenza. Quindi la natura deve essere intesa come un tutto che si sviluppa finalisticamente, è questo fine è la CONOSCENZA. Dunque i vari livelli della natura sono tentativi di raggiungere la coscienza: una pietra, un albero sono tentativi non riusciti. Nell’essere umano la natura attinge il livello della conoscenza. (2° parte della critica del giudizio di Kant.) Cioè tutta la natura è un grande essere vivente.
Processo di conoscenza
Questo processo è descritto come uno scontro di forze: c’è una forza espansiva ed una limitante. Quest’ultima provoca degli arresti, che sono i livelli. Il primo scontro tra le due forze genera la materia. Con questa affermazione Shelling anticipa l’idea di Einstein, secondo cui la materia si genera dall’energia. Il secondo scontro genera il meccanismo universale, cioè la natura inanimata, con le leggi che la governano. (Come afferma Kant nella Critica della ragion pura che la fisica non c’è.) Il terzo livello da origine alla natura organica, ovvero agli esseri viventi.
Ma se tutta la natura è vivente, come si può distinguere in vivente e non vivente?
La differenza è che mentre un essere non vivente fa parte di un essere organizzato, dunque vivente; un essere vivente ne fa parte, ma anche lui ha il suo fine immanente.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della natura nel pensiero di Schelling rispetto a Fichte?
- Come Schelling descrive il processo di sviluppo della natura?
- Qual è la differenza tra esseri viventi e non viventi secondo Schelling?
- Quali sono le fasi principali del pensiero di Schelling?
Schelling valorizza la natura, considerandola non solo come non-io, ma anche come spirito, in contrasto con Fichte che la vede semplicemente come non-io. Schelling ritiene che la natura debba essere intesa come intelligenza inconscia e parte di un tutto che si sviluppa finalisticamente verso la conoscenza.
Schelling descrive il processo di sviluppo della natura come uno scontro di forze, una espansiva e una limitante. Questo scontro genera diversi livelli: la materia, il meccanismo universale e la natura organica, anticipando l'idea di Einstein che la materia si genera dall'energia.
La differenza risiede nel fatto che un essere non vivente fa parte di un essere organizzato e vivente, mentre un essere vivente ha anche un fine immanente, pur essendo parte di un tutto più grande.
Gli studiosi individuano sei fasi nel pensiero di Schelling. Le prime tre fasi includono gli inizi fichtiani, la filosofia della natura e l'idealismo trascendentale. La quarta fase è la filosofia dell'identità.