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Concetti Chiave

  • La filosofia rinascimentale si oppone a quella medievale, rifiutando il principio di autorità e ponendo l'uomo come artefice del proprio destino.
  • Nel Rinascimento, la scienza rinasce e la realtà viene studiata in modo moderno, spostando la centralità da Dio alle azioni umane.
  • La storia viene reinterpretata: l'età classica come epoca aurea, il Medioevo come periodo buio e il Rinascimento come un ritorno allo splendore passato.
  • Lorenzo Valla rivaluta il pensiero di Epicuro, considerato demoniaco nel Medioevo, dimostrando la compatibilità con il Cristianesimo.
  • Valla è noto per il suo lavoro filologico, riportando Epicuro alla sua importanza originaria e chiarendo il significato autentico dei testi.

Indice

  1. La nascita della filosofia rinascimentale
  2. Il cambiamento di prospettiva nel rinascimento
  3. La rivalutazione di Epicuro

La nascita della filosofia rinascimentale

La filosofia rinascimentale nasce come reazione a quella medievale. Questa non è una disciplina indipendente, infatti cercava le risposte nella Bibbia. Invece nell’antichità questa disciplina è una ricerca di risposte cercate col ragionamento come anche nell’epoca rinascimentale. Nel medioevo esisteva il principio di autorità, se bisognava cercare una risposta ci si riferiva a una autorità, come i testi sacri, ma nel rinascimento questo principio viene smontato.

Il cambiamento di prospettiva nel rinascimento

Nella filosofia medievale Dio è al centro di tutto, ma nel rinascimento rinasce la scienza e si studia la realtà in modo più moderno. I filosofi medievali avevano un’unica riflessione: per loro l’obiettivo dell’uomo era la salvezza dell’anima. La vita era solo un momento di passaggio, l’importante era raggiungere il paradiso. Il mondo era visto come un ostacolo dove stare il meno possibile, perché c’era il rischio di compiere peccati e finire all’Inferno.

Nel Rinascimento inizia ad essere disprezzato, ed il modello da imitare era l’antichita: epoca d’oro. Durante il medioevo si pensava che tutto ciò che succedeva era a causa della provvidenza divina, quindi che il destino fosse già scritto, ma nel rinascimento un detto dice che l’uomo è artefice del proprio destino, così nasce una delle domande più importanti per la filosofia: il destino è già scritto o dobbiamo costruirlo noi? Nasce dunque una nuova concezione della storia, non si pensa più sia frutto della provvidenza ma delle azioni umane.

Storia: età classica> epoca aurea, Medioevo> periodo buio, rinascimento> terza epoca, si cerca di tornare allo splendore del passato.

La rivalutazione di Epicuro

Lo ricordiamo perché rivaluta il pensiero di Epicuro, il più celebre filosofo dell’età ellenistica. Le sue scuole più famose erano quella stoica e quella epicurea. Durante il medioevo la filosofia epicurea era stata *accusata* di essere demoniaca, e non doveva essere letta perché si pensava che portasse all’inferno, ed Epicuro è visto come un cattivo maestro.Per lui l’unico obiettivo della vita era il raggiungimento del piacere, e viene condannato anche per questo. Epicuro era convinto di avere una medicina, il quadrifarmaco, che curasse tutti i mali dello spirito, come:

  • la paura degli dei (non sanno neanche della nostra esistenza)
  • la paura della morte (non ci incontreremo mai con questa, se c’è la morte non ci siamo noi)
  • la paura del dolore ( se è leggero si sopporta, se è devastante si muore e non si soffre)
  • la paura di non essere felici (Epicuro dimostra che il piacere è facilmente raggiungibile)

Piacere stabile: pura assenza di dolore | Piacere di movimento: divertirsi

Esistono anche 3 tipi di bisogni:

  1. naturali necessari (quelli del corpo che senza soddisfarli si muore, mangiare bere dormire...)
  2. naturali non necessari: moderarsi sulle raffinatezze
  3. non necessari/ vari: tutto il resto

Valla riconosce che il messaggio di Epicuro è compatibile con il Cristianesimo, erano stati i medievali a non capirlo. Inventore della filologia: riportare i testi al loro significato originario, la rivalutazione di Epicuro è stato un lavoro filologico che ha fatto riavere importanza a questa filosofia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra la filosofia medievale e quella rinascimentale?
  2. La filosofia medievale si basava sul principio di autorità e sulla centralità di Dio, mentre quella rinascimentale si distaccava da questi concetti, promuovendo la ricerca di risposte attraverso il ragionamento e l'imitazione dell'antichità.

  3. Come viene rivalutato il pensiero di Epicuro durante il Rinascimento?
  4. Lorenzo Valla rivaluta il pensiero di Epicuro, considerato demoniaco nel Medioevo, dimostrando che il suo messaggio è compatibile con il Cristianesimo e riportando i testi al loro significato originario attraverso la filologia.

  5. Quali sono i quattro mali dello spirito secondo Epicuro e come vengono affrontati?
  6. I quattro mali dello spirito secondo Epicuro sono la paura degli dei, la paura della morte, la paura del dolore e la paura di non essere felici. Epicuro li affronta con il "quadrifarmaco", che offre soluzioni razionali per superare queste paure.

  7. Qual è la nuova concezione della storia che emerge nel Rinascimento?
  8. Nel Rinascimento emerge la concezione che la storia non è frutto della provvidenza divina, ma delle azioni umane, con l'idea che l'uomo sia artefice del proprio destino, contrariamente alla visione medievale del destino già scritto.

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