Concetti Chiave
- Con San Tommaso, la scolastica raggiunge il suo apice, ma nel 1400, si trasforma in dispute sottili e perde il contatto con i problemi reali, segnando la sua decadenza.
- Duns Scoto e Guglielmo di Occam emergono come figure chiave della filosofia medievale, criticando l'uso della ragione associata alla fede e proponendo nuove teorie filosofiche.
- L'età moderna inizia nella seconda metà del 1400, caratterizzata da una nuova concezione dell'uomo come artefice del proprio destino, segnando un distacco dalla visione medievale trascendente.
- La società cambia radicalmente, con l'uomo al centro e la scienza che rinasce, grazie a figure come Copernico e Galilei, portando a una rivoluzione scientifica.
- L'età moderna è suddivisa in periodi storici significativi: umanesimo, rinascimento, illuminismo, romanticismo e positivismo, ciascuno con influenze distinte sulla filosofia e la società.
Indice
La decadenza della scolastica
Con San Tommaso la scolastica raggiunge l’apogeo e dopo di lui giunge al termine, alla fine del 1400 per far spazio alla filosofia moderna che si opporrà ai pensieri medievali. Il metodo scolastico nel 1400 si trasforma in dispute sottili che trascurano i veri problemi, slegandosi dal mondo reale. Il ramo razionalistico sfocia in questioni sofistiche fini a se stesse mentre il ramo mistico sfocia in visioni panteistiche (=credono che Dio è ovunque). L’esagerazione dell’autorità (ipse dixit, specialmente con la figura di Aristotele) e smarrimento in questioni frivole e insignificanti sono le cause della decadenza della scolastica. I filosofi più importanti di questo periodo di decadenza sono Duns Scoto e Guglielmo di Occam. Scoto era un anti aristotelico che cercava una sintesi tra il platonismo di Sant’Agostino e l’aristotelismo di San Tommaso. Egli sosteneva il primato della volontà sull’intelletto (separa scienza e fede) e riteneva la scolastica scorretta ed insensata in quanto essa associa la ragione alla fede e non alla scienza. Guglielmo era un razionalista che affermava che ciò che esiste è solo l’individuo, mentre i concetti sono solo mere astrazioni di cui non abbiamo certezza, dato che l’unica certezza è l’intuizione dell’individuo sensibile che vive qui ed ora. Elabora la teoria scientifica del “rasoio” la quale afferma che di fronte a più soluzioni per un problema, la soluzione più semplice è quella più probabile (taglia le ipotesi complesse).
La nascita dell'età moderna
L’età moderna nasce alla fine del Medioevo, nella seconda metà del 1400, circa attorno al 1492 (scoperta dell America) o 1453 (caduta Costantinopoli). Nel Medioevo si trovano alcuni semi dell’età moderna, con il Preumanesimo e poi ci furono l’Umanesimo e il Rinasciamento, che furono le fasi principali dell’età moderna.
Si ha una nuova concezione del mondo e una nuova visione dell’uomo (homo faber=uomo artefice del proprio destino). Nel medioevo il destino era già scritto nella mente di Dio e ciò si rifletteva nella società in maniera pesante. L’uomo era governato dalla trascendenza e doveva rispettare la volontà divina. Nell’età moderna, invece, l’uomo diventa artefice del proprio destino e sia l’uomo che il mondo in cui vive, ritornano centrali. Il mondo in cui si vive va indagato e scoperto perché non è già scritto nei testi sacri e la società non è la conseguenza di un pensiero divino, bensì è il risultato delle azioni dell’uomo (es: i governatori ora sono scelti dagli uomini e non da Dio). L’uomo si ritrova e rinasce prendendo spunto dalla società classica greca e romana (il pensiero condiziona la società e viceversa). Nascono varie correnti filosofiche tra cui: neoplatonismo, neoaristotelismo, panteismo naturalistico o naturalismo e infine le più importanti razionalismo e empirismo.
La rivoluzione scientifica e sociale
Nell’età moderna scoppia un importante rivoluzione nella metà del 1500/inizio 1600 e si tratta di una rivoluzione scientifica (Copernico, Galilei e Keplero). La scienza rinasce perché l’uomo trova l’esigenza di indagare e scoprire cose nuove. Si ha la riscoperta dei classici e della natura e una nuova visione dell’uomo (non più un esecutore delle decisioni divine ma colui che decide per la propria vita).
Anche la società cambia e la borghesia comincia a prendere coscienza. L’età moderna viene divisa in vari periodi storici: umanesimo, rinascimento, illuminismo, romanticismo e positivismo.
Domande da interrogazione
- Quali sono le cause della decadenza della scolastica?
- Chi sono i filosofi più importanti del periodo di decadenza della scolastica?
- Qual è la teoria scientifica elaborata da Guglielmo di Occam?
- Come cambia la concezione dell'uomo nell'età moderna rispetto al Medioevo?
- Quali sono le principali correnti filosofiche che nascono nell'età moderna?
La decadenza della scolastica è causata dall'esagerazione dell'autorità, specialmente di Aristotele, e dallo smarrimento in questioni frivole e insignificanti.
I filosofi più importanti di questo periodo sono Duns Scoto e Guglielmo di Occam.
Guglielmo di Occam ha elaborato la teoria del "rasoio", che afferma che la soluzione più semplice è quella più probabile.
Nell'età moderna, l'uomo diventa artefice del proprio destino, a differenza del Medioevo, dove il destino era già scritto nella mente di Dio.
Le principali correnti filosofiche dell'età moderna includono neoplatonismo, neoaristotelismo, panteismo naturalistico, razionalismo ed empirismo.