La vita e le idee di Blaise Pascal: tra matematica e fede

Pascal e la pascalina

Blaise Pascal è conosciuto principalmente come matematico, infatti una delle sue più rinomate attività è quella della prima calcolatrice meglio conosciuta come “pascalina”. È francese, nasce in un ambiente culturalmente molto ricco. Lui fu un bambino prodigio, a 15 anni scrisse un saggio di matematica “sezioni coniche” dove risolse dei dubbi, delle problematiche molto importanti, infatti in fisica elabora anche il principio di Pascal. Morirà molto giovane a 40 anni. Lui dedica la sua giovinezza allo studio della scienza, della matematica e in generale del mondo scientifico e studia anche il matematico Cartesio.

La conversione al giansenismo

Ad un certo punto circa ai 20 anni Pascal a causa di una malattia si vede ad un passo dalla morte e vive un'importante esperienza mistica è un’esperienza spirituale, che spesso comporta un grande cambiamento nella vita, nel caso di Pascal cambia completamente vita e si converte al cattolicesimo più rigido, intransigente e severo ovvero il “Giansenismo” e che si basa sulla fede e sulla grazia, che significa che è Dio che sceglie tra i più credenti quelli che ritiene più meritevoli della grazia. Pascal dice che l'essere umano è debole, è fragile, è imperfetto ed è consapevole della sua debolezza ed è questa la tragedia dell'uomo, che è consapevole che non può fare niente per uscire da questo destino/da questa situazione, di conseguenza l'uomo cerca a pensare ad altro e infatti cerca il divertimento.

Esprit de geometrie e finesse

Ci sono due concetti importanti della conoscenza:

-esprit de geometrie (ovvero in italiano, spirito geometrico), cioè è relativo alla conoscenza scientifica, ed è un approccio più concerto alle cose con mentalità matematica (ad esempio misuro, quanto sei felice da 1 a 10?)

-esprit de finesse (ovvero in italiano, spirito di finezza), è ragionare con il cuore, intuire ciò che va oltre l'aspetto matematico. Gli spiriti che usano lo spirito di finezza, possono giudicare con solo un occhiata.

La scommessa su Dio

Lui definisce la scommessa su Dio, e “dice non posso fare come Cartesio che dimostra l'esistenza di Dio in modo matematico”, poiché per dimostrare l'esistenza di Dio c'è bisogno è la Fede. L'esistenza di Dio rappresenta per l'uomo una scommessa perché non si può arrivare ad una certezza matematica, e quello che può fare l'uomo è scommettere. Secondo Pascal l'uomo vince sempre a queste scommesse perché lui vive una vita orientato verso il bene, perché se Dio esiste lui ottiene l'eternità nell'aldilà mentre se Dio non esiste ha comunque vissuto una vita sulla terra orientata al bene.