Concetti Chiave
- Marx critica la filosofia tradizionale per limitarsi a interpretare il mondo senza trasformarlo, proponendo un approccio che unisce teoria e prassi per cambiare la realtà.
- Secondo Marx, la filosofia speculativa di Hegel riduce la realtà a categorie logiche, nascondendo il dominio dei gruppi privilegiati dietro concetti universali come lo Stato.
- La trasformazione del compito della filosofia in critica pratica è centrale per Marx, mirando a modificare le condizioni sociali esistenti.
- Marx riconosce a Feuerbach il merito di una critica religiosa, ma critica la sua insufficienza nel considerare le disuguaglianze economico-sociali come causa dell'alienazione.
- La storia, per Marx, è caratterizzata da lotte di classe, con la borghesia che ha svolto un ruolo rivoluzionario ma ha generato il proletariato, destinato a rovesciare l'ordine esistente.
Indice
La critica di Marx alla filosofia
Per Marx, “i filosofi si sono limitati ad interpretare il mondo in modi diversi; si tratta ora di trasformarlo”. La filosofia, pensando la realtà, la lascia intatta, non cambia il mondo. In particolare, quella di Hegel si presentava come una filosofia speculativa, nella quale si realizzavano una sistemazione e una “sublimazione” della realtà nelle categorie logiche del pensiero. In essa le cose concrete, i soggetti reali, si trasformano in manifestazioni e momenti dell’Assoluto. Ciò è evidente nella teoria dello Stato, che viene da Hegel concepito come l’espressione stessa della ragione, mentre non è altro che un ordinamento storico particolare, espressione del dominio di gruppi privilegiati sul resto della società.
Il compito della filosofia secondo Marx
Il problema di Marx è quello di modificare il compito della filosofia, trasformandola in prassi della ragione nel mondo reale, in critica e trasformazione della situazione esistente.
La critica di Marx a Feuerbach
A Feuerbach Marx riconosce il merito di avere affermato la funzione “critica” della filosofia, ma gli rimprovera di aver creduto che — per liberare l’uomo — bastasse liberarlo dall’alienazione religiosa, Inoltre, se è l’uomo a creare Dio e non Dio a creare l’uomo, le radici dell’alienazione religiosa sono nelle lacerazioni della base mondana, nelle disuguaglianze economico-sociali che permangono al di là dell’uguaglianza giuridica dei cittadini davanti alla legge.
La storia come lotta di classi
La storia è storia di lotte di classi. Lo sviluppo dell’attività produttiva e della divisione del lavoro porta all’affermazione di diverse forme di organizzazione sociale, in cui, nelle diverse epoche storiche, la classe dominante ha la proprietà dei mezzi di produzione e opprime altre classi. L’Età contemporanea vede la lotta tra la borghesia e il proletariato. La borghesia ha svolto un ruolo rivoluzionario nella storia, ma ha prodotto i suoi “seppellitori”, cioè gli operai moderni, i proletari.
Domande da interrogazione
- Qual è la critica principale di Marx alla filosofia di Hegel?
- Come Marx intende trasformare il compito della filosofia?
- Qual è la visione di Marx sulla storia e la lotta di classi?
Marx critica la filosofia di Hegel per essere speculativa e per trasformare la realtà concreta in manifestazioni dell'Assoluto, senza cambiare il mondo reale, ma piuttosto giustificando il dominio di gruppi privilegiati.
Marx vuole trasformare la filosofia in una prassi della ragione nel mondo reale, focalizzandosi sulla critica e trasformazione della situazione esistente, piuttosto che limitarsi a interpretare il mondo.
Marx vede la storia come una storia di lotte di classi, dove la classe dominante possiede i mezzi di produzione e opprime altre classi. Nell'Età contemporanea, la lotta è tra borghesia e proletariato, con la borghesia che ha creato i suoi "seppellitori", i proletari.