Concetti Chiave
- La scelta esistenziale in Kierkegaard si manifesta nella continua responsabilità delle decisioni individuali, che portano a un senso di onnipotenza misto ad angoscia, sofferenza e frustrazione.
- La possibilità è una categoria che connette essenza ed esistenza, permettendo all'individuo di esistere in modo unico e distinto dagli altri, pur condividendo un'umanità comune.
- Kierkegaard utilizza la scrittura e la finzione letteraria come un mezzo per esplorare altre vite, servendosi di pseudonimi per mantenere la libertà personale e proteggere la propria reputazione.
- Gli stadi dell'esistenza—estetico, etico, religioso—rappresentano diversi approcci alla vita, ciascuno con le sue caratteristiche e limitazioni, dalla ricerca del piacere alla responsabilità e infine alla fede.
- Schopenhauer critica la razionalità come filtro limitante della realtà, proponendo il principio di causalità come illusorio e il concetto di "voluntas" come forza motrice dietro il pessimismo esistenziale.
Indice
- Tema della scelta esistenziale di Kierkegaard?
- Perché questa categoria della possibilità ha a che fare con l’essenza e l’esistenza?
- Perché in Kierkegaard la scrittura è importante?
- Che altra possibilità gli dà lo pseudonimo?
- Concetto di ironia
- Che tipo di seduttore è il Don Giovanni?
- Che tipo di sensazioni lascia?
- Lo Johannes?
- Quali stati d’animo lascia lo stadio estetico?
- In che senso si differenzia il tempo del Don Giovanni rispetto a quello dello Johannes?
- Lo stadio etico?
- Cosa suscita lo stadio etico?
- Stadio religioso?
- Che cos’è per Kierkegaard la fede?
- Schopenhauer, il principio di causalità e perché lo fa?
- Cosa introduce?
- Ruolo del corpo
- Il concetto di noumeno in Shopenhauer è uguale a quello di Kant?
Tema della scelta esistenziale di Kierkegaard?
ognuno di noi, ogni giorno in ogni momento sceglie, e questa scelta ci rende. La categoria della possibilità determina l’esistenza e anche la nostra libertà, di conseguenza siamo responsabili questo ci fa provare un senso di onnipotenza che però ci porta angoscia, sofferenza e frustrazione.
Perché questa categoria della possibilità ha a che fare con l’essenza e l’esistenza?
la possibilità come categoria va ad incastrare tra l’essenza e l’esistenza esempio: l’essenza che ci accomuna tutti è l’humanitas a possibilità di scegliere ci fa esistere in modo totalmente diverso gli uni dagli altri.
Perché in Kierkegaard la scrittura è importante?
la finzione letteraria è una sorta di farmaco per allontanarsi dalla vita reale, modo per vivere altre vite.
Che altra possibilità gli dà lo pseudonimo?
Via di fuga, di non farsi riconoscere per via della reputazione compressa e pseudonimo diventa una sorta di filtro che ci permette di essere noi stessi.
Concetto di ironia
E’ un antidoto alla disperazione; consente di contrapporre una verità, a un pregiudizio rovesciare qualsiasi affermazione recuperando la libertà di giudizio, toglie sacralità a concetti dogmatici, mi consente di rigettare l’omologazione della società di massa.Gli stadi fondamentali dell'esistenza. (scelte esistenziali che corrispondono a precisi stadi di vita)
Stadio estetico, stadio etico, stadio religioso.
Che tipo di seduttore è il Don Giovanni?
l’amore di Don Giovanni è sensuale, è privo di fede, non le ama tutte ma seduce tutte le donne, il momento è pensato come la somma dei momenti, la sua seduzione non è altro che una ripetizione quasi come nella sua arte, non ha una preoccupazione per il futuro. dove l’esistenza è una somma di momenti.
Che tipo di sensazioni lascia?
Lascia sensazioni che finiscono con l’equivalersi. è perennemente insoddisfatto, anche l’attimo in cui trova soddisfazione non è altro che il preludio del vuoto successivo, è il punto debole dello stadio estetico.
Lo Johannes?
Prova gioia nel progetto della seduzione è il seduttore riflessivo tiene un diario che costituisce il mezzo attraverso cui il piacere si moltiplica perché secondo livello di soddisfazione dalla scrittura. Maledice il caso perché non riesce a creare l’occasione dell’incontro e poi vuole sovvertire le parti e fare in modo che sia lei a desiderarlo.
Quali stati d’animo lascia lo stadio estetico?
Lo stadio estetico lascia 3 stati d’animo: l’ironia → il godimento è vano, la malinconia→ ha perso il motivo della sua esistenza dopo che ha goduto e la disperazione→ ha paura che l’effimero possa ripeters i all’infinito.
In che senso si differenzia il tempo del Don Giovanni rispetto a quello dello Johannes?
Johannes è riflesso, pianifica e quindi è più lento rispetto a Don Giovanni.
Lo stadio etico?
Il concetto fondamentale è quello della responsabilità. Criteri sono: Senso del dovere → la possibilità scaturisce dal senso del dovere. Tempo→ valuta la mia capacità di praticare un ideale; è un appagamento di tipo diverso perché si prolunga nel tempo.Limiti: scelta un po’ esclusiva l’unione perfetta rappresentata dalla famiglia porti a essere autoreferenziale, rischio di essere il soggetto schiavo all’interno di un progetto (famiglia) limitante; rinuncia alla singolarità del soggetto, e quindi alla possibilità.
Cosa suscita lo stadio etico?
Pentimento della scelta e senso di colpa.
Stadio religioso?
Sublimazione dello stadio etico. Abramo che ha fede in Dio (assurdo) e che va anche contro l’etica quel soggetto etico che rinunciava a tutto riesce a determinare ogni rapporto in vista dell’assoluto.
Che cos’è per Kierkegaard la fede?
Affidarsi all’assoluto, significa affidarsi all’assurdo, che è qualsiasi soggetto di fede, qualsiasi ideale a cui si crede con tutti noi stessi.
Schopenhauer, il principio di causalità e perché lo fa?
E’ il principio cardine che ci consente illusoriamente di comprendere la realtà. Lo dimostra attraverso le quattro radiciIl principio di casualità su cui si regge la spiegazione razionale dei fenomeni.
Cosa introduce?
La pretesa di spiegare tutto con la ragione.Schopenhauer cosa fa della frase di Hegel “Ciò che è reale è razionale…?”.
La razionalità è quindi una sorta di filtro che fa rientrare solo ciò che rientra nei nostri schemi. il mondo non esiste in sé ma solo come rappresentazione. Tutto dipende dalla relazione soggetto e oggetto, dove l’oggetto è esclusivamente in funzione del soggetto.
Le 4 determinazioni di ratio. Cosa indicano? Le forme date a priori dell’intelletto umano.
In queste 4 radici si concretizza di volta in volta il principio di causa effetto.
Ratio essendi = (matematica) il principio di causa effetto sul piano ontologico serve per spiegare la dipendenza tra due fenomeni secondo un ordine per cui uno è una causa dell’effetto.
Ratio fiendi = (fisica) causa trasferita nell’ambito del divenire. ed è l’essere che nel tempo muta.
Ratio conoscendi =(logica) ogni nostra acquisizione sia un effetto di cause precedenti
Ratio agendi: necessità morale in ogni azione cerco dei motivi che magari non ci sono perché agisco in base alla ragion sufficiente.
Ruolo del corpo
Con il corpo S. unisce fenomeno (=la rappresentazione di noi stessi) e noumeno, noi stessi siamo e possiamo essere soggetto e oggetto. La componente del noumeno è la voluntas a quel punto il corpo diventa la componente metafisica che ci spiega le cose
Il concetto di noumeno in Shopenhauer è uguale a quello di Kant?
Assolutamente no perché per Kant era un concetto limite non conoscibile per S. è la voluntas.È collegato al velo di Maia? Cos’è il velo di Maia? → il mondo delle apparenze.
Il velo di Maia sta in mezzo tra fenomeno e noumeno e quindi nasconde il noumeno.
Villen zum leben => è il desiderio, l’istinto del corpo.
3 sentimenti del pessimismo in Schopenhauer? Li proviamo a causa della voluntas.
Dolore perché è un perenne desiderare di ciò che si è privi di piacere perché è solo una breve pausa dal dolore
noia sfondo permanente dovuta ad alternanza tra dolore e gioia.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale della scelta esistenziale secondo Kierkegaard?
- Come si relaziona la categoria della possibilità con l'essenza e l'esistenza?
- Perché Kierkegaard attribuisce importanza alla scrittura?
- Qual è il ruolo dello pseudonimo per Kierkegaard?
- Come viene descritto il seduttore Don Giovanni?
La scelta esistenziale è un tema centrale in Kierkegaard, dove ogni individuo sceglie costantemente, determinando la propria esistenza e libertà, ma portando anche angoscia e frustrazione.
La possibilità si incastra tra essenza ed esistenza, permettendo agli individui di esistere in modi unici, nonostante condividano un'essenza comune come l'humanitas.
Kierkegaard vede la scrittura come un mezzo per allontanarsi dalla realtà, permettendo di vivere altre vite attraverso la finzione letteraria.
Lo pseudonimo offre una via di fuga, permettendo di esprimere se stessi senza essere riconosciuti, fungendo da filtro per la reputazione.
Don Giovanni è descritto come un seduttore sensuale, privo di fede, che vive nel momento senza preoccuparsi del futuro, con la sua seduzione vista come una ripetizione di momenti.