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Concetti Chiave

  • Kant introduce una rivoluzione copernicana in filosofia, spostando il focus dal soggetto che si adatta all'oggetto, alla realtà che si adatta alla mente umana.
  • I giudizi sintetici a priori, secondo Kant, ottengono universalità dal soggetto, che rielabora informazioni attraverso capacità cognitive innate.
  • Il processo conoscitivo kantiano è composto da elementi materiali a posteriori e formali a priori, che non derivano dall'esperienza ma esistono nell'uomo.
  • Kant sposta la ricerca filosofica dall'ontologia alla gnoseologia, concentrandosi sugli elementi soggettivi a priori che influenzano la percezione della conoscenza.
  • La filosofia trascendentale di Kant indaga ogni conoscenza a priori che condiziona il modo in cui percepiamo e comprendiamo la realtà.

Indice

  1. La rivoluzione copernicana di Kant
  2. Il ruolo attivo del soggetto
  3. La ricerca filosofica trascendentale

La rivoluzione copernicana di Kant

La constatazione kantiana dell’esistenza dei giudizi sintetici a posteriori determinò una rivoluzione copernicana in filosofia. Così come Copernico ribaltò i rapporti tra Terra e Sole, dimostrando che fosse la Terra a ruotare intorno al Sole e non viceversa, così Kant:

• Ribalta i rapporti tra soggetto e oggetto nel processo conoscitivo: non è l’uomo che si adatta alla realtà, ma la realtà che si adatta alla mente dell’uomo.

Il ruolo attivo del soggetto

I giudizi sintetici a priori non traggono il carattere dell’universalità dall’oggetto, ma dal soggetto che svolge un ruolo attivo, rielaborando e ordinando le informazioni attraverso le proprie capacità cognitive e giudizi a priori che l’uomo possiede.

Secondo Kant, infatti, nel processo conoscitivo vi sono due aspetti:

Materiale: gli elementi a posteriori che derivano dall’esperienza

Formale: gli elementi a priori, le verità universali che non derivano dall’esperienza e i processi cognitivi che esistono nell’uomo a priori attraverso i quali può rielaborare la conoscenza.

La ricerca filosofica trascendentale

• Sposta la ricerca filosofica da un piano ontologico ad uno gnoseologico: mentre prima i filosofi indagavano sull’essenza dei singoli oggetti, Kant sposta l’attenzione sui presupposti gnoseologici della realtà, ovvero gli elementi soggettivi a priori della nostra mente che permettono e influenzano la percezione della conoscenza. Questa nuova indagine filosofica è da lui denominata “trascendentale”. Essa è definita come ogni conoscenza a priori che influenza il nostro modo di conoscere.

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