Concetti Chiave
- Cartesio non condanna la metafisica, ma la considera fondamentale per la fisica, paragonandola alle radici di un albero.
- La metafisica cartesiana esplora l'anima e Dio in una prospettiva meccanicistica, riflettendo sull'idea di soprannaturale in una società influenzata dalla chiesa.
- Cartesio crede che le verità metafisiche siano più evidenti delle matematiche, essendo atti volontari di Dio, implicando un legame tra fisica e divinità.
- Gli esseri umani possiedono conoscenze innate, donate da Dio, che possono essere scoperte attraverso l'uso attento della ragione.
- Le dottrine cartesiane sono chiaramente espresse nelle "Meditazioni sulla filosofia prima", che mirano a dimostrare la separazione tra anima e corpo.
Indice
L'importanza della metafisica in Cartesio
Quella che Cartesio compie non è affatto come alcuni hanno affermato una condanna dell’aspetto metafisico della filosofia; anzi nei suoi scritti egli ha più volte affermato come la metafisica costituisca in un certo senso e fondamenta della fisica. Celebre è la metafora dell’albero, dove la fisica viene paragonata al tronco e la metafisica alle radici. La questione metafisica riguardante l’anima e l’esistenza di Dio vista in chiave meccanicistica, porta al naturale questione se tali entità possano essere considerate o meno soprannaturali, soprattutto in una società come quella del tempo dove erano ancora forti gli influssi della chiesa.
La connessione tra fisica e divino
Bisogna partire dall’assunto che per Cartesio tutte le verità in quanto tali fossero vere ed evidenti, tanto che le dimostrazioni della metafisica, in quanto volute da una volontà divina, siano ancora maggiormente evidenti rispetto a quelle della matematica, poiché frutto di un atto puramente volontario di Dio. Affermare l’opposto equivarrebbe ad affermare che il potere di Dio non è illimitato. Da ciò si può facilmente dedurre come tutti i principi della fisica siano strettamente connessi con l’esistenza di Dio.
Verità innate e ragione
All’uomo è stata donata la capacità di comprendere le verità divine eterne, dando una serie di conoscenze innate all’uomo nel momento della sua creazione.
Tali verità innate sono rintracciabili solo attraverso un attento uso della ragione. Queste dottrine emergono principalmente nell’opera “Meditazioni sulla filosofia prima”, il cui obiettivo primario era la dimostrazione della separazione fra anima e corpo.