LauraMara
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Concetti Chiave

  • Thomas Hobbes sostiene un pessimismo antropologico, affermando che tutto è corpo, compreso Dio, e la sua opera principale è "Il Leviatano".
  • Hobbes distingue tra corpi generabili, creati dall'uomo come la politica, e corpi ingenerabili, creati da Dio, con una maggiore conoscenza dei primi.
  • Il linguaggio è essenziale per il pensiero astratto e il ragionamento, che Hobbes vede come un calcolo, con l'uomo agendo secondo attrazione e repulsione.
  • Nello stato di natura, l'avidità porta l'uomo a voler possedere tutto, ma la paura della morte lo spinge a entrare in uno stato civile, rinunciando alla libertà illimitata.
  • Il contratto sociale di Hobbes crea uno stato assolutistico, senza diritto di ribellione, mentre Locke prevede un contratto tra popolo e sovrano e difende la libertà individuale.

Indice

  1. Il pensiero di Thomas Hobbes
  2. Corpi generabili e ingenerabili
  3. Conoscenza e linguaggio
  4. Materialismo etico e comportamento umano
  5. Stato di natura e leggi
  6. Contratto sociale e assolutismo

Il pensiero di Thomas Hobbes

In questo appunto di filosofia viene descritto in particolare modo il pensiero filosofico di Thomas Hobbes, con attenzione agli assunti principali del suo pensiero. Viene per esempio anche descritta la sua opera filosofica principale, ovvero quella dal titolo Il Leviatano.

Con Thomas Hobbes si ha il massimo del pessimismo antropologico. La sua opera principale è il Leviatano. Egli affermò e difese la tesi della corporeità di Dio: Dio ha corpo, Dio è corpo.

pensiero filosofico di Thomas Hobbes

Secondo Hobbes tutto è corpo e affermando che tutto è corpo, fornisce una definizione stoica di corpo: è corpo tutto ciò che subisce un'azione. Thomas Hobbes non insiste sulla materialità del corpo. La materia è corpo, perché subisce un'azione. Dio è corpo in quanto agisce, lo stesso vale per l'anima che è agente. Il corpo non coincide con la materia. Dire che il corpo non esiste significa che Dio non esiste. Quindi se tutto è corpo, ogni tipo di conoscenza di corpo.

Corpi generabili e ingenerabili

Esistono due tipi di corpi secondo Thomas Hobbes:

  1. Corpi generabili, ovvero dei corpi che noi uomini possiamo produrre. Per esempio la politica è corpo ed è un corpo che è generato dall'uomo.
  2. Corpi ingenerabili, ovvero dei corpi che noi uomini non possiamo produrre, quindi sono prodotti da Dio.

Conoscenza e linguaggio

Abbiamo una conoscenza maggiore dei corpi generati dall'uomo. Abbiamo una conoscenza minore dei corpi generati da Dio.

Perciò secondo Thomas Hobbes è più scienza la politica rispetto alle scienze naturali. Secondo il celebre filosofo c'è una maggiore possibilità di conoscenza sui corpi prodotti dall'uomo stesso. Secondo Thomas Hobbes tra l'animale e l'uomo non vi è una differenza sostanziale, c'è una differenza in gradi. La ragione è la capacità di progettare strategie di soppravivenza.

L'uomo è capace di linguaggio, perché il linguaggio consente un pensiero astratto, ossia non strettamente situazionato, non legato alla situazione specifica. Il linguaggio è convenzionale, un insieme di segni a cui convenzionalmente si è dato un significato. Proprio il linguaggio consente quel tipo di pensiero che è il ragionamento. Il ragionamento per Hobbes altro non è che un calcolo, ovvero un calcolo tra attribuzioni o concetti diversi. L'uomo diventa dunque un essere linguistico e calcolatore. Senza il linguaggio non si potrebbe effettuare un ragionamento.

Materialismo etico e comportamento umano

Il materialismo etico interpreta in chiave meccanicistica anche il comportamento umano. L'uomo considera bene ciò che lo attrae e considera male ciò che lo respinge. In questa parte del suo pensiero, Thomas Hobbes presenta un uomo che agisce secondo l'attrazione e la repulsione. Il margine di scelta si ha quando ci sono due desideri opposti e quindi l'uomo è chiamato a decidere. La decisione verrà presa sulla base di un calcolo. L'uomo agirà sulla base di questo calcolo. La politica nasce proprio da questo.

Stato di natura e leggi

Prima di creare lo stato civile, nello stato di natura vigono due leggi:

  1. L'avidità o bramosia, che conduce l'uomo a voler possedere tutti i beni (l'uomo è avido di beni) quindi tende a sottrarre agli altri uomini i beni comuni (visione pessimistica dell'uomo).
  2. Tendenza ad impossessarsi di tutto.

pensiero filosofico di Thomas Hobbes

Contratto sociale e assolutismo

Queste due tendenze entrano in contraddizione tra di esse. In questo mondo non è garantita la vita. L'uomo per aver salva la vita non può vivere come lupo per l'altro uomo. C'è una gerarchia tra le due leggi per cui la seconda diventa più importante della prima. L'uomo rinuncia alla sua libertà illimitata ed entra nello stato civile, in cui a ciascun uomo viene impedito di essere lupo per un altro uomo. Il bene e il male nascono dalla necessità di porre dei limiti all'avidità. Il bene e il male nascono con la società civile, la morale nasce dopo la società civile.

Per convenzione si stabilirà che cosa siano il male e il bene. L'uomo, entrando in uno stato civile, rinuncia alla sua libertà. Il sovrano è assoluto perché l'uomo ha rinunciato alla sua libertà, la libertà del sovrano è senza limiti, perché non deve sottostare alla libertà degli altri umani. L'assolutismo nasce da un contratto iniziale che però vale una volta per tutte. (nel pensiero di Locke l'uomo non rinuncia alla sua libertà, perché egli prevede l'esistenza di un patto e se una delle due parti non la rispetta può anche essere uccisa. Il diritto divino è un artificio del potere; il sovrano in teoria può fare quello che vuole, ma gli uomini hanno creato lo stato civile rinunciando alla propria libertà pur di avere salva la vita. Se il sovrano inizia uccidere tutti, rappresenta una minaccia. Gli uomini iniziano a ribellarsi non perché lo preveda lo stato civile, ma perché hanno insito in loro un vero e proprio istinto naturale. Hobbes è un giusnaturalista in maniera diversa rispetto agli altri che hanno una visione positiva. Hobbes invece descrive un giusnaturalismo con una visione pessimistica.

Si parla di giusnaturalismo perché l'appello della politica avviene dalla natura. Non esiste diritto di ribellione. L'uomo non è in grado di dare limiti alla libertà. Si verifica la nascita di uno stato assolutistico.

Il contratto che viene portato avanti, per Thomas Hobbes, è quello stipulato tra gli uomini, invece per Locke il contratto è quello che si stipula tra popolo e sovrano.

Secondo Locke l'uomo non rinuncia alla libertà, anzi l'uomo ha il diritto di libertà. Locke parte da una visione pessimistica dell'uomo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione antropologica di Thomas Hobbes?
  2. Thomas Hobbes ha una visione pessimistica dell'uomo, descrivendolo come avido e incline a sottrarre beni agli altri, ma anche capace di rinunciare alla libertà per evitare la morte.

  3. Come definisce Hobbes il concetto di corpo?
  4. Hobbes definisce il corpo come tutto ciò che subisce un'azione, includendo sia i corpi generabili dall'uomo, come la politica, sia quelli ingenerabili, creati da Dio.

  5. Qual è il ruolo del linguaggio secondo Hobbes?
  6. Il linguaggio permette il pensiero astratto e il ragionamento, che Hobbes considera un calcolo tra concetti diversi, rendendo l'uomo un essere linguistico e calcolatore.

  7. Cosa caratterizza lo stato di natura secondo Hobbes?
  8. Nello stato di natura prevalgono l'avidità e la tendenza a impossessarsi di tutto, ma la paura della morte spinge l'uomo a entrare in uno stato civile, rinunciando alla libertà illimitata.

  9. Qual è la differenza tra il contratto sociale di Hobbes e quello di Locke?
  10. Per Hobbes, il contratto è tra gli uomini che rinunciano alla libertà per la sicurezza, mentre per Locke il contratto è tra popolo e sovrano, mantenendo il diritto alla libertà.

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