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Concetti Chiave

  • Thomas Hobbes, dopo aver studiato a Oxford, ha conosciuto Galilei e Cartesio, influenzando il suo interesse scientifico e filosofico.
  • A Parigi, Hobbes scrisse "Elementi di legge naturale e politica" durante la guerra civile in Inghilterra.
  • Hobbes è noto per il Leviatano, un trattato che propone un governo assoluto per mantenere l'ordine sociale.
  • La filosofia di Hobbes si basa sul meccanicismo, interpretando la realtà attraverso materia e movimento.
  • Hobbes credeva che la chiesa dovesse essere subordinata allo stato, l'unico arbitro delle leggi divine e naturali.

Indice

  1. Formazione e influenze di Hobbes
  2. Opere e pensiero politico
  3. Meccanicismo e nominalismo
  4. Il Leviatano e la sovranità

Formazione e influenze di Hobbes

Thomas Hobbes dopo aver studiato arte ad Oxford divenne precettore di un esponente di una nobile famiglia inglese molto influente e durante i suoi viaggi conosce Galilei e Cartesio che ispirano il suo interesse scientifico.

Opere e pensiero politico

Hobbes decide di rifugiarsi a Parigi a causa delle turbolenze e della guerra civile in Inghilterra, e scrive la sua prima opera politica con il titolo “elementi di legge naturale e politica”. Successivamente si dedica alla sua opera più importante, il Leviatano, pubblicata in Inghilterra nel 1658 quando decide di tornare in patria visto che la dittatura di Cromwell aveva ripristinato l’ordine. Il suo trattato filosofico sullo stato assoluto suscita la reazione di molti ambienti politici che lo giudicano come un sostenitore della monarchia.

Meccanicismo e nominalismo

Motivo centrale del pensiero è la sua visione profondamente meccanicistica del mondo, per la quale secondo Hobbes è possibile spiegare tutti gli aspetti della realtà ricorrendo ad un solo modello di indagine. Il meccanicismo è una concezione filosofica che interpreta la realtà in termini di cause e effetto e può essere spiegata solo attraverso due elementi fondamentali: materia e movimento. Si dice meccanicismo in quanto tale concezione filosofica si rifà al funzionamento della macchina per spiegare quella del mondo. Per Hobbes la realtà è costituita da corpi materiali e le sue connessioni e determinazioni possono essere spiegate solo attraverso un elemento che è alla base di tutto, cioè il movimento che può essere rilevato attraverso relazioni di ordine matematico seguendo uno schema deduttivo, ed è la causa che genera tutti fenomeni. Il meccanicismo di Hobbes conduce ad un rigoroso nominalismo per il quale viene negata l’esistenza di realtà trascendenti: ci sono gli universali ossia i concetti generali che non esistono realmente in natura, ma corrispondono soltanto a dei nomi attribuiti dall’uomo, e a delle immagini mentali individuali che facilitano la comunicazione. Per Hobbes il linguaggio rende possibile il ragionamento e corrisponde ad un connettere di nomi e definizioni.

Il Leviatano e la sovranità

Nella sua opera più importante usa la metafora del Leviatano, un mostro marino biblico, per simboleggiare la forza necessaria al sovrano nel governare. Egli afferma che gli esseri umani siano egoisti e cattivi per natura, proponendo che la sovranità regoli la convivenza riducendo i diritti che tutti hanno nello stato di natura, dato che in quest'ultimo la vita dell'uomo non è disciplinata da un apparato governativo, e quindi senza leggi. La dicotomia (unione) tra stato di natura e stato civile è alla base del pensiero filosofico di Hobbes e per realizzare questa transizione dallo stato di natura allo stato civile, c'è bisogno di una figura forte, rappresentata dal Leviatano, per mantenere l'ordine sociale. Il sovrano si presenta come un soggetto in grado di rappresentare tutti i diritti naturali e agisce in modo tale da garantire giustizia e benessere per tutti. I cittadini, attraverso un accordo (patto sociale), danno al Leviatano tutto il potere e tutti i diritti. Hobbes accetta una religione naturale, credendo che chiunque abbia creato l'universo è più potente di ciò che possiamo immaginare. Infine secondo Hobbes, la chiesa dovrebbe seguire lo stato, l'unico autorizzato a decidere cosa è giusto secondo le leggi di Dio e di natura.

Domande da interrogazione

  1. Chi ha influenzato il pensiero scientifico di Thomas Hobbes e come?
  2. Thomas Hobbes è stato influenzato da Galileo Galilei e René Descartes, i quali hanno ispirato il suo interesse per la scienza durante i suoi viaggi.

  3. Per quale motivo Thomas Hobbes si rifugiò a Parigi e cosa scrisse durante il suo soggiorno?
  4. Hobbes si rifugiò a Parigi a causa delle turbolenze e della guerra civile in Inghilterra, e durante il suo soggiorno scrisse la sua prima opera politica intitolata “elementi di legge naturale e politica”.

  5. Qual è l'opera più importante di Thomas Hobbes e quale concezione filosofica introduce?
  6. L'opera più importante di Thomas Hobbes è il Leviatano, pubblicato nel 1658, che introduce la concezione filosofica del meccanicismo, interpretando la realtà in termini di materia, movimento, cause ed effetto.

  7. Come descrive Hobbes la natura umana nel Leviatano e quale soluzione propone per la convivenza sociale?
  8. Hobbes descrive gli esseri umani come egoisti e cattivi per natura e propone che la sovranità regoli la convivenza riducendo i diritti nello stato di natura, attraverso un patto sociale che conferisce tutto il potere al Leviatano, simbolo della forza necessaria al sovrano per governare.

  9. Qual è il rapporto tra chiesa e stato secondo Thomas Hobbes e come dovrebbe essere regolato?
  10. Secondo Thomas Hobbes, la chiesa dovrebbe seguire lo stato, essendo quest'ultimo l'unico autorizzato a decidere cosa è giusto secondo le leggi di Dio e di natura, sostenendo così una subordinazione della religione all'autorità civile.

Domande e risposte

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