Concetti Chiave
- Hegel analizza il conflitto etico tra la legge dello Stato, rappresentata da Creonte, e la legge della natura, incarnata da Antigone, evidenziando il processo dialettico tra tesi, antitesi e sintesi.
- La tesi è rappresentata da Creonte, che simboleggia l'Io razionale della ragione etica, ma fallisce nel proteggere la propria famiglia, mostrando i limiti della ragione fredda e arida.
- Antigone rappresenta l'antitesi, l'espressione del sentire etico del "Sè", che si annulla per favorire la convivenza umana, opponendosi alla legge statale per diventare il proprio vero essere.
- Il conflitto tra Creonte e Antigone porta alla sintesi del dovere divino, che sottolinea l'essenzialità dei legami familiari e la realizzazione concreta dello spirito umano attraverso l'azione morale.
- Hegel riconosce che sia la legge dell'umanità che quella del cuore sono essenziali nel percorso verso l'autocoscienza, con Antigone che crea qualcosa di innovativo opponendosi al destino comune.
Hegel e l'idealismo tedesco
Il filosofo tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel (1770-1831) è il rappresentante più esemplificativo dell’idealismo tedesco. È famoso soprattutto per la sua teoria sulla filosofia dello spirito, espressa nella celeberrima “Fenomenologia dello spirito” e particolarmente suggestiva grazie alle pagine dedicate a uno dei miti greci più famosi di sempre: l’Antigone di Sofocle, personaggio molto amato da Hegel, sebbene non siano nominato direttamente.
La tragedia di Antigone
La tragedia ha come protagonista Antigone, appunto, sorella di Ismene, Eteocle e Polinice, tutti figli di Edipo e Giocasta ma molto diversi tra di loro.
Un terribile giorno Eteocle e Polinice entrarono in conflitto, l’uno in difesa della loro città, Tebe, e l’altro contro. I due si uccisero reciprocamente e Creonte, un loro zio che regnava su Tebe, fece seppellire il patriota con tutti gli onori mentre ordinò che nessuno seppellisse, pena la morte, Polinice, che era andato contro i suoi stessi concittadini. Antigone non potè sopportare che il suo caro fratello rimanesse insepolto e che il suo spirito vagasse nel limbo senza la pace eterna. Così andò dalla sua salma e la seppellì simbolicamente con un po’ di terra. Purtroppo Creonte la scoprì e mantenne la sua promessa: la fece murare viva dentro una grotta dove, per non subire questa ignominia, la ragazza s’impiccò. Ne conseguì il suicidio del suo promesso sposo nonchè figlio di Creonte, Emone, e dopo di questo anche quello di sua madre, Euridice, incapace di sopportare il dolore. Rimangono Creonte e Ismene, gli unici che avevano rispettato le leggi dello Stato avendone però in cambio solo dolore.Il commento di Hegel
In effetti, il commento di Hegel verte proprio su questo Il problema della legge di Creonte è che è superficiale, perchè non crea la storia; Antigone invece crea qualcosa di nuovo e di innovativo, opponendosi al destino comune, dunque è positivo che la legge del cuore abbia un ruolo importante. Sofocle in questo sembra conciliare le due prerogative dei personaggi, ma in verità riconosce solamente la loro comune origine: l’umanità, che vive necessariamente di entrambe nel percorso verso l’autocoscienza.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del commento di Hegel sull'Antigone di Sofocle?
- Come Hegel interpreta il conflitto tra Creonte e Antigone?
- Qual è la posizione di Hegel riguardo alla legge dello Stato e alla legge del cuore?
- Cosa rappresenta Antigone secondo Hegel?
- Qual è la critica di Hegel alla legge di Creonte?
Il tema centrale è il dibattito etico-politico tra la legge dello Stato, rappresentata da Creonte, e la legge della natura, rappresentata da Antigone, e come queste due leggi si confrontano in un processo dialettico.
Hegel interpreta il conflitto come un processo dialettico tra tesi (Creonte) e antitesi (Antigone), che porta a una sintesi finale necessaria per comprendere la realtà dello spirito.
Hegel non considera nessuna delle due leggi sbagliata, ma le vede come espressioni diverse della stessa razionalità, necessarie per il processo di autocoscienza.
Antigone rappresenta l'antitesi, il sentire etico del "Sè", che si costruisce in base alla relazione con gli altri e che si oppone alla legge dello Stato per affermare la propria vera essenza.
Hegel critica la legge di Creonte per essere superficiale e incapace di creare la storia, mentre Antigone, opponendosi al destino comune, crea qualcosa di nuovo e innovativo.