Concetti Chiave
- Hegel critica gli illuministi per aver trascurato lo spirito come vera ragione della storia, opponendosi alla loro visione del reale come non razionale.
- Secondo Hegel, Kant sbagliava nel separare l'essere dal dover essere, contestando il primato del sentimento, dell'arte e della fede nella filosofia.
- Hegel si oppone agli individualismi romantici, sostenendo la necessità dell'integrazione nelle istituzioni.
- Fichte è accusato da Hegel di una visione soggettivistica che non riesce a unire oggetto e soggetto, riducendo l'infinito a un ideale irraggiungibile.
- Schelling viene criticato da Hegel per la sua concezione dell'Assoluto come un'unità indifferenziata che non spiega la molteplicità della realtà.
Gli illuministi credevano che il reale non potesse essere assolutamente razionale, e che l’intelletto fosse un giudice della storia con la determinata pretesa di poter insegnare alla realtà come si debba svolgere, si dimentica di conseguenza lo spirito, che consideravano la vera ragione che abita tutti i momenti della storia. In Kant invece l’essere, e quindi la realtà, non si adeguava al dover essere e dunque alla razionalità: Hegel contesta principalmente il primato del sentimento, dell’arte e della fede perché l’Assoluto a suo parere non poteva essere oggetto della filosofia. Hegel si oppone anche fermamente gli atteggiamenti individualistici tipici dei romantici, essi devono in realtà integrarsi nelle istituzioni, credeva inoltre che Fichte proponesse una visione soggettivistica incapace di assimilare l’oggetto al soggetto, lo accusa infatti di aver ridotto infinito a semplice meta ideale dell’io finito, che per ricongiungersi ad esso, sottostà ad un progresso senza fine. Hegel critica infine anche Schelling per aver mostrato l’Assoluto come un’unità indifferenziata, da cui inesplicabilmente di origina la molteplicità delle cose, lo definisce abisso nel vuoto dove si perdono le determinazioni della realtà.
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