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Concetti Chiave

  • Galileo Galilei, nato a Pisa nel 1564, abbandona gli studi di medicina per dedicarsi a geometria e matematica, sfidando le visioni tradizionali di Tolemaico e Aristotele.
  • Nel 1609 costruisce il telescopio e scopre dettagli celesti come le fasi di Venere e i satelliti di Giove, promuovendo la teoria eliocentrica contro le credenze aristoteliche.
  • Affronta opposizioni religiose e scientifiche, culminando nel processo del 1633, dove è costretto ad abiurare ma continua a sostenere la libertà di ricerca scientifica.
  • Il pensiero di Galileo cerca di armonizzare fede e scienza, proponendo che entrambe conducono alla verità attraverso linguaggi diversi: la matematica e l'osservazione per la natura, e il linguaggio divino per la Bibbia.
  • Galileo sviluppa un metodo scientifico basato sull'osservazione e la matematica, fondando la scienza moderna e sfidando le autorità tradizionali con il suo approccio empirico.

In questo appunto si prende in considerazione il pensiero filosofico di Galileo, con attenzione anche alla sua biografia che viene spiegata anche molto nel dettaglio, le sue principali scoperte innovative per l'epoca che hanno anche segnato la storia della scienza.

Indice

  1. Infanzia e formazione di Galileo
  2. Insegnamento e prime scoperte
  3. Innovazioni a Padova
  4. Contributi astronomici e riconoscimenti
  5. Conflitti con la Chiesa
  6. Processo e abiura
  7. Ultimi anni e scoperte finali
  8. Eredità scientifica di Galileo
  9. Metodo scientifico e scoperte
  10. Fede e scienza secondo Galileo

Infanzia e formazione di Galileo

Galileo nasce il 15 febbraio 1564 a Pisa da Vincenzo Galilei e Giulia Ammannati.

Cresce in un contesto umanistico-letterario vivace: nel 1580 Lionardo Salviati istituisce l’Accademia della Crusca mentre è ancora forte il dibattito sulla lingua e, in particolare, la polemica sullo stile melodico, aperto a giochi letterari del Tasso. Il padre indirizza Galileo a studiare medicina ma lui non porterà a compimento gli studi per dedicarsi all’approfondimento della geometria.

Insegnamento e prime scoperte

Nel 1589 diventa docente all’università di Pisa e insegna la matematica andando oltre la visione tolemaica del mondo e l’approccio descrittivo della natura di Aristotele per avvicinarsi alla sperimentazione, atteggiamento tradizionalmente secondario perché tipico degli artigiani. Galileo, però, sottolinea l’importanza della precisione degli strumenti di misurazione.

descrizione del pensiero filosofico di Galileo Galilei

Innovazioni a Padova

Nel 1592 insegna a Padova piacevolmente. Qui misura l’isocronia del pendolo e la caduta dei gravi. L’esito dei suoi studi teorici viene divulgato attraverso opuscoli e il trattato “Le mecaniche”.

Contributi astronomici e riconoscimenti

Nel 1609 inizia a costruire il telescopio sulla base di quello di Hans Lippershey. Originariamente lo offre in servizio a Venezia per scopi militari, successivamente nel marzo 1610 per la prima volta lo punta verso il cielo. Da questa esperienza che gli provoca un entusiasmo commosso nasce il “Sidereus nuncius”.

Nel giugno 1610 riceve a Firenze l’incarico di matematico e filosofo di corte.

Va a Roma per convincere i diffidenti e promuovere le sue scoperte. Viene ricevuto dal Papa e riceve l’approvazione del collegio dei gesuiti eppure il clero è poco pronto alle novità.

Conflitti con la Chiesa

Il primo attacco è, infatti, sferzato dall’aristotelico Ludovico delle Colombe che contesta a Galileo la sua teoria sul comportamento dei corpi immersi in acqua il quale risponde nel 1612 attraverso il “Discorso intorno alle cose che stanno in su l’acqua o che in quella si muovono”.

Visto che Galileo scrive in volgare le sue trattazioni si diffondono ampiamente per cui diventa sempre più pericoloso agli occhi dei suoi oppositori tanto che per la prima volta i domenicani avanzano l’ipotesi che la tesi copernicana difesa da Galileo sia immorale. Nel 1613 pubblica “Istoria e dimostrazioni intorno alle macchie solari” in cui si dimostra che le macchie solari riguardano la superficie solare, di conseguenza i corpi celesti sono corruttibili smentendo gli aristotelici.

Processo e abiura

Il 7 febbraio 1615 il domenicano Nicolò Lorini denuncia Galileo al Sant’ Uffizio a causa di una copia di una lettera incompleta e probabilmente manipolata destinata al Castelli.

Galileo si difende a Roma ma è costretto ad abiurare la teoria eliocentrica senza smettere di pensare, però, che la Chiesa non potrà impedire “a gli uomini di guardar verso il cielo”.

Ultimi anni e scoperte finali

Tra il 1629 e il 1630 ottiene il diritto di stampare “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” ma ancora una volta è portato al processo per rispondere ad otto capi d’accusa.

Nel 1633 gli viene concesso di tornare a casa ma senza ricevere visitatori. In quei mesi muore la sua affezionata figlia Virginia, è malato e cieco.

Muore ad Arcetri l’8 gennaio 1642.

Eredità scientifica di Galileo

Galileo perfeziona il telescopio permettendogli di scoprire: la superficie ineguale lunare, l’immensità del numero di stelle, le fasi di Venere, la natura delle nebulose e della Via lattea, quattro satelliti di Giove che denomina medicei.

La sua impresa più grande, però, è quella di affermare la teoria eliocentrica già ipotizzata da Copernico e Keplero secondo cui il sole è fisso mentre la terra ruota intorno ad esso surclassando il principio di autorità aristotelico e il passo della Bibbia, ispirata da Dio, del libro di Giosuè in cui si afferma il movimento del sole. Oltre all’uso del cannocchiale giustifica ciò con altri due principi da lui elaborati: l’inerzia secondo cui «un corpo mantiene il proprio stato di quiete o di moto rettilineo uniforme, finché una forza non interviene a modificare tale stato» e la relatività del movimento ovvero all’interno di un sistema senza punti di riferimento esterni è impossibile capire se il sistema è fermo o ha un moto uniforme.

Metodo scientifico e scoperte

Altre scoperte galileiane riguardano il peso specifico e dell’aria. È lui, inoltre, ad elaborare un metodo scientifico basato sull’osservazione, la “sensata esperienza”, affinché si possano raccogliere dati per interpretare matematicamente un fenomeno e arrivare alle “certe dimostrazioni” che confermeranno l’ipotesi iniziale.

ricerca su Galileo Galilei

Fede e scienza secondo Galileo

È forte il contrasto tra fede e scienza. Nelle lettere scrive di essere il continuatore dei principi umanistici e della dignità umana dichiarandosi fiducioso che l’uomo possa comprendere il disegno divino e contemporaneamente sente di avere la missione di innovare il sapere ecclesiastico.

Nel Dialogo sostiene che fede e ragione non si contraddicono poiché sono due modi diversi di arrivare alla verità. Si distingue un linguaggio naturale espresso attraverso l’osservazione e la matematica e il linguaggio divino della Bibbia, semplice perché doveva: essere compreso, curare tutte le anime e insegnare “come si vada in cielo” ma non “come vada il cielo”. Entrambi, però, hanno pari dignità perché sono originati dallo stesso Verbo, Dio.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati i principali contributi di Galileo Galilei alla scienza?
  2. Galileo ha perfezionato il telescopio, scoprendo la superficie lunare irregolare, le fasi di Venere, la natura delle nebulose, la Via Lattea e i satelliti di Giove. Ha sostenuto la teoria eliocentrica e sviluppato principi come l'inerzia e la relatività del movimento.

  3. Come si è sviluppata la carriera accademica di Galileo?
  4. Galileo ha iniziato come docente di matematica all'università di Pisa nel 1589, poi si è trasferito a Padova nel 1592, dove ha condotto importanti esperimenti e pubblicato opere come "Le mecaniche".

  5. Quali furono le reazioni della Chiesa alle scoperte di Galileo?
  6. La Chiesa inizialmente accolse con scetticismo le scoperte di Galileo. Fu denunciato al Sant'Uffizio e costretto ad abiurare la teoria eliocentrica, nonostante continuasse a credere che la Chiesa non potesse impedire agli uomini di osservare il cielo.

  7. In che modo Galileo ha contribuito al metodo scientifico?
  8. Galileo ha elaborato un metodo scientifico basato sull'osservazione e la "sensata esperienza", raccogliendo dati per interpretare matematicamente i fenomeni e arrivare a dimostrazioni certe che confermassero le ipotesi iniziali.

  9. Come si relazionava Galileo con il contrasto tra fede e scienza?
  10. Galileo credeva che fede e ragione non si contraddicessero, ma fossero due modi diversi di arrivare alla verità. Sosteneva che entrambi i linguaggi, quello naturale e quello divino, avessero pari dignità poiché originati dallo stesso Verbo, Dio.

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