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Concetti Chiave

  • Blaise Pascal sviluppò un'intensa riflessione sulla dualità tra ragione e intuizione, sottolineando l'importanza del "cuore" come strumento di conoscenza pre-razionale.
  • Thomas Hobbes combinò meccanicismo e sensismo, sostenendo che tutta la conoscenza deriva dai sensi e che il linguaggio è fondamentale per il ragionamento discorsivo.
  • Hobbes propose una filosofia basata su un materialismo rigoroso, dove la realtà è composta solo di corpi e movimento, applicando questo anche alla comprensione delle passioni umane.
  • Baruch Spinoza sviluppò una filosofia panteistica, vedendo Dio come la sostanza unica e infinita da cui tutto deriva, e sostenendo una concezione di natura che coincide con Dio stesso.
  • Spinoza promosse un'etica descrittiva, mirando a liberare l'uomo dalle passioni attraverso la conoscenza adeguata, e considerava la democrazia come la forma di governo ideale per mantenere la libertà naturale.

Fin da piccolo viene introdotto allo studio della matematica e della fisica. Scrisse un "Saggio sulle Coniche" nel quale è contenuto il teorema che porterà il suo nome. Costruì una macchina calcolatrice, compì numerosi esperimenti per dimostrare l'esistenza del vuoto.

Indice

  1. Conversione religiosa di Pascal
  2. Ragione e cuore secondo Pascal
  3. Spirito di geometria e finitezza
  4. Condizione ontologica dell'uomo
  5. Limiti della conoscenza umana
  6. Contraddizioni della natura umana
  7. Divertimento e ricerca di Dio
  8. Teoria della conoscenza di Hobbes
  9. Nominalismo e linguaggio in Hobbes
  10. Filosofia e conoscenza secondo Hobbes
  11. Presupposti della filosofia di Hobbes
  12. Stato di natura e pace
  13. Spinoza e il tema di Dio
  14. Gradi della conoscenza in Spinoza
  15. Metafisica e monismo di Spinoza
  16. Inquisizione e comunità ebraica
  17. Rapporto mente-corpo e errore
  18. Dio come causa necessaria
  19. Critica al finalismo e etica
  20. Democrazia come miglior governo

Conversione religiosa di Pascal

Pochi anni dopo, Pascal, trasforma la sua fede cristiana in una vera e propria vocazione religiosa. L'ambiente giansenistico di Port-Roya dominò la sua conversione.Il Giansenismo può essere considerato come una riforma cattolica, spiritualità interiore e rigore morale speso trascurato dalla piritica dei gesuiti. Scrisse le "Lettere Provinciali" (1657) in difesa di Port-Royal. Morì nel 1662.

Ragione e cuore secondo Pascal

I lunghi studi fisico-matematici insegnarono a Pascal il valore della ragione. Ad essa però sfugge la conoscenza dei primi principi - spazio tempo, movimento, numeri - che costituiscono il punto di partenza delle sue dimostrazioni. Tali principi non possono essere dimostrati discorsivamente ma soltanto colti in maniera immediata da un organo conoscitivo pre-razionale. Il cuore, il sentimento, la capacità intuitiva, l'istinto.

Spirito di geometria e finitezza

L'antitesi tra ragione e cuore viene ulteriormente illustrata da Pascal attraverso quella tra spirito di geometria e spirito di finezza. L'oggetto specifico dello spirito di geometria p il mondo della scienza e della natura mentre, lo spirito di finitezza, si applica alla realtà umana.

Condizione ontologica dell'uomo

Lo spirito di finitezza permette di cogliere la condizione dell'uomo e metterne in rilievo il carattere di essere intermedio tra il tutto e il nulla. Considerando la posizione ontologica nella realtà, l'uomo riconosce di essere sospeso tra due infiniti: l'infinitamente grande e l'infinitamente piccolo; il primo è basato sul rapporto uomo-Universo, mentre il secondo sul rapporto uomo-natura.

Limiti della conoscenza umana

Nel piano gnoseologico, invece, l'uomo appare incapace di conoscere il tutto perché la sua grandezza va molto al di là della pochezza della ragione. Egli è altrettanto incapace di conoscere l'infinitamente piccolo, cioè quella regione dell'estremamente semplice, al confine tra essere e nulla, dalla quale scaturiscono i primi principi della realtà.

Contraddizioni della natura umana

La natura contraddittoria dell'uomo si manifesta a livello assiologico, nella sua oscillazione tra grandezza e miseria. La grandezza dell'uomo consiste nella sua capacità di pensare. La fragilità del suo essere lo espone al continuo pericolo di annientamento. La grandezza dell'uomo è tale solfando in quanto egli comprende la propria miseria.

Divertimento e ricerca di Dio

Dalla considerazione della propria miseria, l'uomo cerca normalmente di distogliere lo sguardo attraverso il divertimento (ovvero distrazione).

Secondo Pascal, la felicità data dalla distrazione è falsa e apparente. L'unica vera felicità è quella che deriva dall'accettazione della propria miseria e dalla ricerca di Dio. Il Dio che consola l'uomo dalla sua miseria non è quello "dei filosofi e degli scienziati" ma il "Dio di Gesù Cristo, un Dio personale, che parla al cuore dell'uomo e che riscatta la miseria umana. Si contrappone al pensiero di Cartesio che sosteneva che Dio era solamente l'impulso iniziale alla macchina del mondo.

Teoria della conoscenza di Hobbes

Si schierò per il partito della Chiesa Anglicana. La teoria della conoscenza, subisce l'influenza di concezioni gnoseologiche allora ampiamente diffuse nella cultura continentale. Il suo principale obiettivo consiste nell'unire il meccanicismo cartesiano con un rigoroso sensismo.

A differenza di Cartesio, che riconosceva la possibilità di idee innate, Hobbes ritiene che ogni conoscenza deriva dai sensi. A sua volta, la sensazione viene spiegata in termini di movimento corporeo. Essa nasce dalla pressione esercitata dagli oggetti esterni sugli organi sensoriali e, attraverso i nervi, al cervello. L'apparato contro-movimento, si conclude con la produzione dell'immagine (oggetto). Il contenuto dell'immagine è apparenza.

Dal movimento meccanico, in cui consiste la sensazione, si origina anche il pensiero. Le idee, i concetti, i pensieri (materiale della conoscenza) sono immagini sensoriali sedimentate nella memoria.

Nominalismo e linguaggio in Hobbes

Il tipo di conoscenza che collega le immagini sensoriali nella memoria è comune agli uomini e agli animali. Il linguaggio permette di passare da un tipo inferiore di conoscenza ad un ragionamento discorsivo.

La caratteristica principale del linguaggio consiste nell'imporre dei nomi alle cose:

1) La prima funzione è mnemonica: i nomi - in quanto note - hanno il compito di ricordare all'uomo le connessioni che egli ha stabilito tra le singole cose.

2) La seconda è la funzione comunicativa: i nomi - in quanto segni - servono a fare comprendere agli altri uomini le cose da noi pensate e le connessioni tra esse stabilite.

Tutto ciò è detto nominalismo ed è una caratteristica fondamentale hobbesiana.

Un'altra caratteristica principale è quella di conciliare l'empirismo con il razionalismo, ovvero le posizioni di meccanicismo e sensismo.

Per Hobbes, ogni operazione della ragione si riduce ad un calcolo, addizione e/o sottrazione. Rapporto che si può applicare anche ai nomi.

Filosofia e conoscenza secondo Hobbes

La conoscenza ottenuta attraverso il corretto uso del ragionamento è la filosofia.

La filosofia è la scienza delle cause generatrici.

La conoscenza si ottiene ricostruendo la generazione delle cose, essa implica la sua distinzione in due forme diverse:

1) conoscenza deduttiva, fondata su una dimostrazione a priori, in cui l'uomo può conseguire un'assoluta certezza perché è egli stesso a produrre ciò che conosce (es. la matematica).

2) Conoscenza ipotetico-induttiva, basata su una dimostrazione a posteriori, in cui l'uomo può soltanto risalire ipoteticamente dagli effetti alle loro cause perché non è egli stesso a produrre l'oggetto (es. scienza nella natura, i cui oggetti sono fatti da Dio).

L'oggetto di una conoscenza intesa come scienza delle cause generatrici, è il corpo/i corpi.

Presupposti della filosofia di Hobbes

I presupposti della filosofia di Hobbes, possono essere riassunti in due proposizioni principali:

1) Tutta la realtà è corpo e dal concetto di corpo dipende il concetto di spazio.

2) Al corpo è connesso il movimento e dal concetto di movimento dipende il concetto di tempo.

Il materialismo e il meccanicismo alla base del mondo naturale valgono anche per l'uomo, che ne è parte integrante. Esse permettono di spiegare:

a) La conoscenza

b) Le passioni, immediata conseguenza delle sensazioni prodotte in noi dagli oggetti esterni. Come ad esempio il desiderio.

Stato di natura e pace

Nello stato di natura, il diritto si estende tanto quanto la propria forza. (È individuale).

Nello stato di natura, in cui tutti sono nemici di tutti e detengono un diritto su ogni cosa, nessuno può essere certo di non incorrere nel massimo dei mali, la morte violenta.

Mentre, la legge di natura fondamentale, comanda di realizzare la pace.

La pace è la prima condizione di ogni sicurezza personale. La pace può avere luogo soltanto quando ciascun individuo stipuli con tutti gli altri, un patto attraverso il quale egli esce definitivamente dallo stato di natura.

La forma di governo prescelta da Hobbes è quella della monarchia, nella quale l'unità della volontà politica coincide con l'unicità della persona che governa.

Spinoza e il tema di Dio

Genitori ebrei emigrati in Olanda.

L'intera speculazione di Spinoza, può essere ricondotta ad un solo tema fondamentale: Dio. La sua filosofia in una forma di panteismo in cui le suggestioni neoplatoniche si sposano con l'esigenza, propria del razionalismo Cartesiano, di spiegare le cose in maniera chiara e distinta. Dio è la sostanza universale rispetto a cui le singole cose non sono che manifestazioni o modi di essere particolari.

Gradi della conoscenza in Spinoza

L'etica è la dottrina dei gradi della conoscenza.

La conoscenza (gradi della conoscenza) è ridotta in quattro punti:

1) Sensibilità ed immaginazione

2) Ragione/Percezione Empirica

3) Scientifica

4) Intelletto/Intuitiva.

Il pensiero era inquadrato come una metafisica del monismo (immanente e contrapposta al trascendente) e all'immanentismo panteistico.

Metafisica e monismo di Spinoza

METAFISICA:

Parte della filosofia che cerca la base della realtà, oltre la realtà. Cause del mondo Reale.

MONISMO:

Tutto costituito da un'unica sostanza o principio.

IMMANENTE:

Presenza di una cosa dentro all'altra. All'interno della Realtà.

PANTEISMO:

Dio è tutto.

Inquisizione e comunità ebraica

Nella penisola iberica, l'inquisizione era molto presente, nata con Papa Innocenzo III nel Medioevo. (IV° concilio lateranense per scovare gli eretici). Ha vietato agli ebrei le cariche pubbliche/politiche più ha fatto cucire il simbolo della rotella nei vestiti - costringendo le persone ad andare a vivere nei ghetti (quartieri chiusi delle città). Emarginati, antisemitismo. Ebrei che dal Portogallo emigrarono in Olanda.

La comunità ebraica in cui Spinoza era finito, non era tollerante. Nel 1656 hanno comunicato Spinoza, dopo ciò, egli sceglie di vivere appartato.

Diventa costruttore di lenti per mantenere le ricerchi.

Cartesio e la rivoluzione scientifica influenzano Spinoza.

Panteismo derivato dal Neoplatonismo (come Giordano Bruno).

La filosofia è vista come una ricerca di Dio, perché tutto deriva da lui, prima di ciò bisogna arriva ad una conoscenza completa.

EMENDAZIONE = Correggere/Purificare, la purificazione dell'intelletto per capire qual è la conoscenza adatta per far filosofia.

Vi sono quattro gradi di conoscenza, quella intuitiva (come in Cartesio) è la più adatta. Forte influenza della rivoluzione scientifica e della matematica.

Modello matematico presente in Hobber - ragione della matematica, discorsi razionali e rigorosi, quasi come formare un discorso. GEOMETRIA EUCLIDEA presa come modello - Assiomi -> Dimostrazione. La Metafisica.

ETICA = concetto di sostanza. Per Cartesio è Dio causa di sé stesso, pensiero ed estensione.

Per Spinoza, sostanza è solo Dio, essenza che implica l'essenza.

Sostanza unica, eterna, infinita.

Se fosse molteplice ne implicherebbe un'altra. Dio non come quello Ebraico - Cristiano, è colui che è nel mondo e costituisce la realtà globale ovvero la natura.

La sostanza la paragona ad una circonferenza infinita che ha tutto dentro di sé e nulla fuori di sé. Tutte le cose del mondo sono sostanza, una sua manifestazione. Monismo e Panteismo, Dio è sostanza, immanentismo perché la sostanza è dentro la realtà.

Attributi infiniti perché la sostanza è infinita = Pensiero ed Estensione = Uomo

Rigoroso monismo, due momenti della sostanza corretti e presi da Cartesio. Attributi essenziali della sostanza, due qualità delle infinite che l'uomo può cogliere. Cose contingenti = possono esserci o non esserci.

Singola idea -> attributo del pensiero

Singolo corpo -> attributo dell'estensione

Dio è la realtà considerata nella sua totalità. Dio è la causa necessaria di tutte le cose. Ciò che esiste è tutto necessario. In Dio libertà e necessità coincidono. Sostanza che è anche l'ordine logico matematico, ordine che ha una struttura/ordine geometrico dell'Universo (ordine immanente alla Realtà). La natura di Spinoza non è una somma delle cose ma è l'ordine intrinseco che struttura e regola le cose escono precise concatenazioni.

PANTEISMO = Dio è in tutte le cose, tutto è Dio, forma rigorosa di naturalismo. Ripensato alla luce della rappresentazione moderna della realtà. Rifiuto dei modelli tradizionali di creazione ed emanazione.

Pensiero panteistico -> Natura = madre e figlia di sé stessa.

Pregiudizi Finalistici: Per Spinoza gli uomini non hanno coscienza delle cause necessarie che li determinano, ma soltanto dell'utile in vista del quale agiscono. Ciò fa sì che essi conferiscano erroneamente all'utile il carattere di fine e che proiettino questo pensiero nella natura, immaginando che anch'essa agisca in vista di fini

Rapporto mente-corpo e errore

Rapporto Mente-Corpo: Ciò che la mente propriamente conosce è l'idea del corpo. Esso risulta composto da molti corpi più piccoli che contribuiscono alla sua continua rigenerazione.

L'Errore: si ha per conto di una conoscenza non adeguata. Le idee che si presentano alla mente umana, non sono disposte secondo l'ordine necessario con cui derivano da Dio, ma secondo l'ordine fortuito in cui esse appaiono nell'esperienza quotidiana.

Dio-Natura: La natura, essendo infinita, la sostanza è causa sua. Essa coincide con Dio che è causa necessaria di sé e di tutte le cose. Poiché Dio è causa immanente della realtà, egli coincide con la natura stessa, e la considera come una totalità unitaria che è principio di sé stessa (natura naturante). Deus Siven Natura (Dio ovvero la natura).

Sub Specie Eternitatis: connessione nell'ordine causale corretta. È il secondo tipo di conoscenza adeguata, è quella che coglie con un unico atto conoscitivo tutta la serie causale, partendo direttamente da Dio (come avviene nell'intuizione dell'intelletto). In questo caso, l'uomo si pone dal punto di vista di Dio.

Dio come causa necessaria

DIO COME CAUSA NECESSARIA:

Causa effettiva e reale delle singole cose. Ordine geometrico dell'universo = Natura secondo delle considerazioni.

Ordine geometrico = sostanza stessa delle cose, traduzione scientifica della visione della natura.

Geometria = unico linguaggio che consente la conoscenza della realtà.

Geometico -> geometria euclidea, ordine geometrico = struttura della realtà.

Critica al finalismo e etica

Critica al finalismo perché va contro di esso. Finalismo che deriva dal pregiudizio, cose utili per l'uomo, cose che Dio ha creato per il nostro bene. Le cose negative sono una punizione da parte di Dio o non riusciamo a capirle.

DIO COME CAUSA IMMANENTE:

Perché Dio e le cose che derivano da lui, sono la stessa cosa. Possiamo distinguere le cose dal punto di vista logico. Distinzione tra natura naturante (Dio) e natura naturata (cose finite).

Sostanza = tutto. Ordine delle idee e delle cose corrisponde, corrono parallele. Unicità della Sostanza.

ERRORE = cose confuse

Cartesio: Etica di tipo prescrittivo, Morale Prescrittiva, su come devo fare un qualcosa. Regole per poter agire, come comportarsi.

Spinoza: Etica di tipo descrittivo, che descrive, descrizioni per liberare l'uomo dalle passioni.

Passioni che si devono studiare con un metodo geometrico. Conoscenza adeguata che determinano l'agire umano.

Capisco le necessità dei miei impulsi e non ne sono più schiavo, succube, impulso fondamentale = autoconservazione (come in Hobbes).

Corrispondenza biunivoca -> parallelismo = sono sempre modi che derivano dall'unica sostanza. Ordine unitario dell'essere.

Monismo metafisico -> attributi = espressioni distinte e simultanee.

Corpo = aspetto esteriore della mente

Mente = aspetto interiore del corpo.

Niente è contingente, solo Dio è libero dalla sua natura, libertà e necessità coincidono.

MALE = ciò che ostacola la conservazione dell'uomo

BENE = ciò che favorisce la conservazione dell'uomo.

Letizia - Tristezza

Forma descrittiva, se l'uomo conosce gli affetti, non è più schiavo. Passione = patire, subire.

Effetti necessari se io li conosco, effetto che non è subito ma lo ricerco in modo attivo. Consapevolezza che serve al meglio sopravvivere.

Cibo = tutti hanno impulsi, risponde al mio benessere. Trasformo i miei impulsi in azioni = divento consapevole e so come gestire bene i miei impulsi.

VIRTÙ = non è una negazione, è una tecnica razionale del ben vivere, calcolo intelligente per vivere nel miglior modo possibile. C'è libertà nel pormi in modo attivo verso gli impulsi.

"Io soggetto attivo", affetti che mi fanno arrivare fino a Dio.

Letizia = amore intellettuale di Dio, stesso amore con cui Dio ama sé stesso. Tutto deriva da lui, risalire di causa in causa. Tutto deriva da Dio = ordine geometrico del Mondo.

Democrazia come miglior governo

Spinoza ritiene che la miglior forma di governo sia la Democrazia perché secondo lui gli uomini devono conoscere, nella società civile, le uguaglianze che avevano nello stato di natura. Mantenere la libertà dell'uomo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo principale di Blaise Pascal alla matematica e alla filosofia?
  2. Pascal è noto per il suo "Saggio sulle Coniche" e per il teorema che porta il suo nome. Filosoficamente, ha esplorato l'antitesi tra ragione e cuore, e ha sostenuto che la vera felicità deriva dall'accettazione della propria miseria e dalla ricerca di Dio.

  3. Come Thomas Hobbes concepisce la conoscenza e il linguaggio?
  4. Hobbes ritiene che tutta la conoscenza derivi dai sensi e che il linguaggio serva a ricordare e comunicare le connessioni tra le cose. La conoscenza è vista come un calcolo, e la filosofia è la scienza delle cause generatrici.

  5. Qual è la visione di Baruch Spinoza su Dio e la natura?
  6. Spinoza vede Dio come la sostanza universale, con tutte le cose come sue manifestazioni. La sua filosofia è panteistica, considerando Dio e la natura come una totalità unitaria, con un ordine geometrico intrinseco.

  7. In che modo Spinoza critica il finalismo e come definisce il bene e il male?
  8. Spinoza critica il finalismo come un pregiudizio umano, sostenendo che il bene è ciò che favorisce la conservazione dell'uomo, mentre il male è ciò che la ostacola. La conoscenza adeguata delle passioni permette di non esserne schiavi.

  9. Qual è la forma di governo preferita da Spinoza e perché?
  10. Spinoza preferisce la democrazia, poiché ritiene che essa permetta agli uomini di mantenere le uguaglianze e la libertà che avevano nello stato di natura, promuovendo una società civile più equa.

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