Concetti Chiave
- La divisione post-mortem dei discepoli di Hegel in destra e sinistra hegeliana si basava principalmente su divergenze riguardanti il rapporto tra religione e filosofia.
- La destra hegeliana vedeva la filosofia come un mezzo per rendere la fede compatibile con il pensiero moderno, mentre la sinistra affermava l'incompatibilità tra filosofia e religione.
- Marx ribalta il sistema dialettico hegeliano, sostituendo lo spirito assoluto con la storia e i rapporti economici e politici come soggetto del processo dialettico.
- Gli economisti classici consideravano le leggi economiche capitalistiche come eterne e universali, ignorando l'evoluzione storica dei sistemi di produzione.
- I socialisti utopisti furono tra i primi a criticare il capitalismo, ma secondo Marx mancavano di una base scientifica necessaria per l'emancipazione del proletariato.
I discepoli di Hegel, dopo la sua morte, si divisero in due correnti, destra e sinistra hegeliana, conflittuali tra loro soprattutto su questioni inerenti la religione. Per Hegel, religione e filosofia erano forme diverse - rappresentazione e concetto - di uno stesso contenuto; la destra interpretava tale posizione come lo sforzo più adeguato per rendere la fede più compatibile con il pensiero moderno e quindi definiva la filosofia come conservazione della religione; la sinistra affermava un'incompatibilità tra le due e quindi la filosofia era la contestazione della religione.
Esponenti della sinistra hegeliana: Ludwig Feuerbach e Karl Marx.
Critiche
Hegel - Marx si appropria del sistema dialettico hegeliano, ma lo capovolge. Egli intende come soggetto del processo dialettico, non più lo spirito assoluto ma la storia, insieme dei rapporti economici e politici degli uomini. La dinamica dialettica diviene dunque un atto storico e non ideologico. Marx critica la realtà sensibile definita come manifestazione dello spirito che si oggettivizza e si immanentizza e le istituzioni, quali lo stato, personificazione di una realtà spirituale. L'idealismo hegeliano diventa materialismo e la religione si riduce a un'ideologia, un puro fatto umano. Hegel aveva operato su idee e concetti, Marx voleva operare su fatti concreti: sosteneva che "i filosofi finora hanno interpretato il mondo, si tratta ora di trasformarlo".
Distinzione Economisti classici e Socialisti utopisti
Economisti classici - la loro rappresentazione della realtà e astorica in quanto non concepiscono l'economia capitalistica come un aspetto dell'evoluzione storica dei sistemi di produzione, ma credono che leggi economiche - quali ad esempio la legge valore-lavoro, il valore di una merce è determinato dalla quantità di lavoro necessario alla sua produzione - legate al capitalismo, basate sul presupposto della proprietà privata come diritto umano naturale, abbiano validità eterna e universale.
Socialisti utopisti - furono i primi critici della società capitalistica, i primi a cogliere l'antagonismo delle classi come dimensione basilare della storia umana; secondo Marx, il socialismo non era in grado di offrire al proletariato le condizioni per potersi emancipare; per dare frutti, dovrà essere scientifico, individuare la legge scientifica dello sviluppo della storia e del capitalismo per poi rovesciarlo.
Domande da interrogazione
- Quali furono le principali differenze tra la destra e la sinistra hegeliana riguardo alla religione?
- Come Marx reinterpretò il sistema dialettico di Hegel?
- Qual è la critica di Marx agli economisti classici e ai socialisti utopisti?
La destra hegeliana vedeva la filosofia come un mezzo per conservare la religione, rendendola compatibile con il pensiero moderno, mentre la sinistra hegeliana considerava la filosofia come una contestazione della religione, affermando un'incompatibilità tra le due.
Marx capovolse il sistema dialettico di Hegel, sostituendo lo spirito assoluto con la storia come soggetto del processo dialettico, trasformando la dinamica dialettica in un atto storico piuttosto che ideologico, e riducendo la religione a un'ideologia.
Marx criticava gli economisti classici per la loro visione astorica dell'economia capitalistica e i socialisti utopisti per la loro incapacità di offrire al proletariato le condizioni per l'emancipazione, sostenendo che il socialismo dovesse essere scientifico per avere successo.