Concetti Chiave
- Alla morte di Hegel, gli intellettuali si divisero in due correnti: la destra hegeliana, conservatrice e religiosa, e la sinistra, progressista e critica, rappresentata da Feuerbach e Marx.
- Ludwig Feuerbach, nato nel 1804, fu inizialmente influenzato da Hegel, ma si distaccò per concentrarsi sull'uomo concreto e sulla sua essenza materiale.
- Feuerbach criticava l'idealismo di Hegel, sostenendo che la realtà è fondata sulla natura e sui bisogni materiali dell'uomo, formulando così il suo materialismo naturalistico.
- Il filosofo enfatizzava la necessità di migliorare le condizioni materiali delle persone per elevare il livello spirituale e sociale, opponendosi alle astrazioni idealistiche.
- Feuerbach definiva l'alienazione religiosa come una condizione in cui l'uomo proietta le proprie qualità in un Dio, sottomettendosi e impoverendosi interiormente, con riflessi materiali.
Indice
Divisione degli intellettuali post-Hegel
Alla morte di Hegel (1831), gli intellettuali che si erano formati nel clima idealistico si divisero in due correnti, ossia la “destra” e la “sinistra” hegeliana. Le divergenze tra esse riguardavano soprattutto la concezione della religione e della politica.
Interpretazioni della religione hegeliana
La definizione hegeliana sulla religione come rappresentazione dell’assoluto poteva essere interpretata in due modi:
1. la religione mantiene un contenuto di verità costituito dai dogmi del cristianesimo;
2. la religione, a causa dell'inadeguatezza della sua forma, deve essere sdoppiata dalla filosofia.
Nel primo caso, la filosofia di Hegel è compatibile con l’adesione al cristianesimo; nel secondo caso risulta del tutto incompatibile.
Destra e sinistra hegeliana
La destra hegeliana raccolse soprattutto gli allievi più anziani di Hegel e sviluppò l’aspetto religioso del pensiero del maestro. Dal punto di vista politico accentuò gli aspetti conservatori del pensiero hegeliano. La sinistra, al contrario, radunò gli hegeliani della generazione più giovane e assunse un atteggiamento progressista e critico verso la realtà. I suoi esponenti più importanti furono Ludwig Feuerbach e Marx, che si unì al gruppo nella sua giovinezza per poi distaccarsene.
Vita e opere di Feuerbach
Ludwig Feuerbach nacque nel 1804 da una famiglia bavarese agiata e colta, studiò teologia a Heidelberg e filosofia a Berlino, dove ebbe come maestro e Hegel. A 25 anni iniziò a insegnare all’università. Tuttavia, la sua vita di professore venne interrotta in seguito alla pubblicazione di un libro intitolato Pensieri sulla morte e l'immortalità che, sebbene uscito anonimo, venne ricondotto a lui, attirandogli le accuse di “spirito libero”, “ateo” e perfino “anticristo in persona”. Abbandonò dunque l'insegnamento ma intensificò lo studio.
Nel 1841 uscì L'essenza del cristianesimo, che lo fece conoscere a tutto il mondo scientifico e lo rese famoso.
Critica di Feuerbach a Hegel
Feuerbach da giovane seguì le lezioni di Hegel, e ne restò affascinato. Ben presto però si rese conto che la prospettiva di Hegel trascurava proprio il tema anche a lui stava più a cuore: l'uomo concreto; non dunque il soggetto “spirituale” del Romanticismo e neppure quello “razionalista” dell'illuminismo, ma una figura naturale che ha la sua essenza nella corporeità e nella materia.
Materialismo naturalistico di Feuerbach
Secondo Feuerbach la filosofia doveva interrogarsi sul l’essere umano nella sua dimensione sensibile, che ne costituisce l’essenza.
In una sua opera, il filosofo sottolinea con forza tale aspetto con le seguenti parole: “Il reale nella sua realtà o in quanto reale è il reale come oggetto del senso: è il sensibile. Verità, realtà, sensibilità sono identici. Solo un ente sensibile è un ente vero, reale”.
Per questo la sua riflessione si concentra sull’umanità, vista come insieme di esseri naturali, concreti, inseriti in una comunità sociale e con specifici bisogni materiali. Tale punto di vista comporta una maggiore attenzione alle condizioni di vita delle persone. Feuerbach è convinto che per elevare il livello spirituale di un popolo, bisogna migliorarne la situazione materiale (sanitaria, igienica, alimentare…). Egli sostiene la necessità di rivalutare gli aspetti concreti dell’esistenza di contro alle astrazioni operate dall’idealismo, che considerava la realtà fondata sulle idee. In ciò consiste il cosiddetto materialismo naturalistico, concezione del filosofo secondo cui a fondamento dell’universo vi è la natura intesa come l’insieme delle condizioni materiali dell’esistenza. Essa è la realtà ontologica primaria da cui tutto dipende, e nell’uomo si manifestano i bisogni concreti.
Liberazione dall'alienazione religiosa
Il problema principale della filosofia di Feuerbach è la liberazione dell’uomo dai molti vincoli che lo incatenano, a partire dal più radicale, il vincolo religioso, che lo rende dipendente da una potenza superiore ritenuta divina.
Esso viene definito “alienazione”, termine che è un sinonimo di “estraniazione” o “perdita di un bene”. Nell’ accezione di Feuerbach, indica la condizione negativa dell’esistenza umana nella prospettiva religiosa. In quest’ultima, infatti, l’uomo produce l’idea di Dio alienando, oggettivando, le proprie qualità in un essere superiore, al quale si sottomette. Si determina così uno stato di gestione ed impoverimento interiore a cui corrisponde una condizione di dipendenza, che si riflette anche nella vita materiale.
Domande da interrogazione
- Quali furono le due correnti principali che si formarono tra gli intellettuali dopo la morte di Hegel?
- Qual è la critica principale di Feuerbach alla filosofia di Hegel?
- Qual è il concetto di "alienazione" secondo Feuerbach?
- Come Feuerbach vede l'essenza dell'uomo e la sua relazione con la natura?
- Qual è l'obiettivo principale della filosofia di Feuerbach?
Dopo la morte di Hegel, gli intellettuali si divisero in due correnti: la "destra" hegeliana, che sviluppò l'aspetto religioso e conservatore del pensiero di Hegel, e la "sinistra" hegeliana, che adottò un atteggiamento progressista e critico, con esponenti come Feuerbach e Marx.
Feuerbach criticò Hegel per trascurare l'uomo concreto, concentrandosi invece su un soggetto spirituale o razionalista. Feuerbach sosteneva che la filosofia dovesse focalizzarsi sull'essere umano nella sua dimensione sensibile e materiale.
Per Feuerbach, l'alienazione è la condizione negativa in cui l'uomo proietta le proprie qualità in un essere superiore, Dio, sottomettendosi a esso. Questo porta a una gestione e impoverimento interiore e a una condizione di dipendenza anche nella vita materiale.
Feuerbach vede l'essenza dell'uomo nella sua corporeità e materia, considerando la natura come l'insieme delle condizioni materiali dell'esistenza. La natura è la realtà ontologica primaria da cui tutto dipende, e nell'uomo si manifestano i bisogni concreti.
L'obiettivo principale della filosofia di Feuerbach è la liberazione dell'uomo dai vincoli che lo incatenano, in particolare dal vincolo religioso, per migliorare le condizioni materiali e spirituali dell'esistenza umana.