Concetti Chiave
- D'Alembert, nato nel 1717 da un amore illegittimo, fu abbandonato e adottato, ma ricevette un'educazione eccellente grazie al supporto finanziario del padre naturale.
- Filosofo illuminista, D'Alembert credeva nella ragione come via per arrivare alla verità e nel deismo, rifiutando la Provvidenza e promuovendo un "catechismo laico".
- Con Diderot, contribuì alla stesura dell'Enciclopedia, un'opera fondamentale per l'Illuminismo che favorì la diffusione culturale tra la borghesia e la laicizzazione del sapere.
- Nel campo scientifico, D'Alembert è noto per il Traité de dynamique e il suo principio omonimo, che rivoluzionò la dinamica e legò problemi dinamici a quelli statici.
- Scrisse anche importanti opere di idrodinamica e astronomia, come il Traité de l’équilibre et du mouvement des fluides e il paradosso di D'Alembert, influenzando la matematica e la fisica moderna.
Quest’appunto tratta della figura poliedrica di d’Alembert, della sua biografia, dei suoi studi e delle sue opere in ambito scientifico e filosofico, oltre che della stesura dell’Enciclopedia, simbolo dell’illuminismo, scritta insieme a Diderot.
Indice
Biografia di D'Alembert
D’Alembert, nasce da un amore illegittimo tra la marchesa Claudine Guérin de Tencin e il cavaliere Louis-Camus Destouches, a Parigi nel 1717.
Per questa ragione appena nato viene abbandonato dai genitori davanti a una chiesa, da cui poi, come da tradizione del tempo, prenderà il nome. Dopo aver trascorso diversi anni in un orfanotrofio, venne dato in adozione alla moglie di un vetraio.
Il padre naturale, nonostante non lo abbia mai riconosciuto, né abbia mai rivelato la propria identità, fu molto attento alla sua istruzione, tanto da lasciare al figlio una cospicua rendita che gli permetterà di intraprendere ottimi corsi di studi.
Durante questi studi, approfondisce in particolare la filosofia, la matematica e la fisica. Si laureò nel 1735 alla “Faculté des arts”. Da qui, comincia il suo percorso di scrittura di alcune opere sulla matematica e sulla fisica, in particolare sulla meccanica dei fluidi. Intanto la sua fama cresce; frequenta le corti francesi più celebri, tra cui quella di Therese Ridet, di cui diventerà grande amico.
Pensiero filosofico e religioso
D’Alembert era un uomo di forte connotazione illuminista. Egli credeva, come la quasi totalità degli Illuministi, che la ragione fosse l’unica strada da percorrere per raggiungere la verità, e vedeva nella filosofia le basi da porre per formare questa ragione.
Riguardo alla religione, d’Alembert seguiva la corrente del deismo, ossia un movimento che accettava l’esistenza di un Dio supremo ma negava la Provvidenza. D’Alembert credeva quindi in una religione che non si fondava sui libri sacri ma unicamente sull’uso corretto della ragione da parte dell’uomo. La religione era quindi un mero mezzo che serviva all’uomo come monito per regolarne i comportamenti, per guidarlo verso il giusto. Secondo la sua opinione, era possibile un “catechismo laico” che prescindesse dalle credenze religiose ma che conducesse la società verso il principio della responsabilità, fondata su ciò che è conoscibile come il danno e il vantaggio sociale.
L'Enciclopedia
I primi due volumi dell’Enciclopedia o Dizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri vennero pubblicata nel 1751 e nel 1752 da Diderot e per la parte matematica da d’Alembert. Alla stesura vi parteciparono molte delle menti più brillanti del tempo, principalmente francesi, tra cui vale la pena ricordare Montesquieu, Rousseau, Voltaire Quesnay, Turgot. Con tale ambizioso progetto, i due filosofi volevano creare una enciclopedia che offrisse una visione del sapere come un unico organico. Un aggregato di dottrine che potessero essere ricondotte ad unità.
L’Enciclopedia era il manuale su cui si fondava l’intera rivoluzione illuminista. Infatti, la mente umana secondo il pensiero illuminista era in grado di comprendere qualsiasi cosa mai avvenuta e l’Enciclopedia le racchiudeva tutte fin dal momento della sua stesura.
Essa comprendeva numerose materie scientifiche ma anche filosofiche, storiche ed artistiche. Ebbe il grande merito, tra l’altro, di favorire un’ampia diffusione dell’informazione culturale tra la media e piccola borghesia francese, elevando il livello culturale di grandi masse che cominciarono a modificare radicalmente il modo di pensare e la prospettiva da cui guardare il mondo.
La laicizzazione intanto si diffuse largamente. In particolare, veniva enfatizzato il concetto che la scienza fosse cosa autonoma rispetto alla religione: gli scienziati studiavano i fenomeni naturali e le leggi che li regolavano. Grazie all’apporto di d’Alembert, che scrisse il discorso preliminare dell’Enciclopedia, le materie scientifiche vengono diffuse in modo diverso; ad esse viene affiancato l’uso della ragione e la figura del filosofo diventa più che mai attiva all’interno della sfera sociale.
Studi in ambito fisico-matematico
L’opera più importante di d’Alembert in ambito scientifico fu senza dubbio, il Traité de dynamique (Trattato sulla dinamica), scritto a soli 26 anni, nel 1743, che rappresenta una svolta fondamentale nell'ambito della dinamica e contiene il famoso principio che porta il suo nome “Principio d’Alembert”, con il quale vengono ricondotti i problemi dinamici a quelli statici. Seguirono rapidamente altri lavori matematici, infatti, l’anno successivo, nel 1744, scrisse un’opera di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’idrodinamica: il Traité de l’équilibre et du mouvement des fluides, temi che tratterà e chiarirà in modo più articolato negli anni che verranno.
D'Alembert scrisse anche anche opere di carattere astronomico: Recherches sur la précession des équinoxes, nel 1749 in cui, esponendo la teoria del legame tra i moti e le forze dei tre corpi maggiori: Sole, Terra e Luna, troverà una spiegazione all’avvicendamento degli equinozi. Pubblicò un saggio nel 1752: Essai d'une nouvelle théorie de la résistance des fluides, in cui si può leggere il famoso paradosso anch’esso a lui intitolato: “Il paradosso di d'Alembert”, che tuttavia non è mai stato accettato dai fisici moderni. Infine, per quanto attiene allo sviluppo della matematica non possono non ricordarsi le sue ricerche nell’ambito del calcolo integrale e del teorema fondamentale dell'algebra.
Progetto Alternanza Scuola Lavoro.
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e l'infanzia di d'Alembert?
- Qual era il pensiero filosofico e religioso di d'Alembert?
- Qual è stato il contributo di d'Alembert all'Enciclopedia?
- Quali sono le opere scientifiche più importanti di d'Alembert?
- Come ha influenzato d'Alembert la scienza e la matematica?
D'Alembert nacque a Parigi nel 1717 da un amore illegittimo e fu abbandonato dai genitori davanti a una chiesa. Crebbe in un orfanotrofio e fu adottato dalla moglie di un vetraio, mentre il padre naturale si occupò della sua istruzione.
D'Alembert era un illuminista che credeva nella ragione come unica via per la verità. Seguiva il deismo, accettando l'esistenza di un Dio supremo ma negando la Provvidenza, e promuoveva un "catechismo laico" basato sulla responsabilità sociale.
D'Alembert contribuì all'Enciclopedia, pubblicata con Diderot, scrivendo il discorso preliminare e curando la parte matematica. L'opera mirava a unificare il sapere e diffondere la cultura tra la borghesia francese.
Tra le opere più importanti di d'Alembert ci sono il "Traité de dynamique" del 1743, che introduce il "Principio d'Alembert", e il "Traité de l’équilibre et du mouvement des fluides" del 1744, fondamentali per la dinamica e l'idrodinamica.
D'Alembert ha influenzato la scienza con il suo lavoro sulla dinamica e l'idrodinamica, e la matematica con ricerche sul calcolo integrale e il teorema fondamentale dell'algebra, contribuendo a separare la scienza dalla religione.