Origini e significato di Umanesimo
Il secolo dell’Umanesimo, é un movimento culturale che ha dato e concentrato importanza alla riscoperta e allo studio delle opere dell’antichità greca e romana come mezzi per comprendere meglio l’esperienza umana e migliorare uno sviluppo completo dell’individuo. Molto spesso però queste opere antiche sono difficili da individuare poiché i copisti (persone come monaci incaricate di trascrivere a mano testi), trascrivendo, potevano commettere errori quindi sbagliare. A tal proposito era difficile risalire alle opere originarie.
Umanesimo e Medioevo: un rapporto complesso
Il concetto di Umanesimo incontra opposizioni nel Medioevo (che deriva da Media Aetas, “età di mezzo”) fra antichità e rinascita degli studi classici. Questa opposizione era già viva durante la vita di
Petrarca. Inizialmente il Medioevo veniva visto come un periodo buio, cupo e senza valore, ma con il tempo gli storici, attraverso le ricerche, é stato cambiato il pensiero poiché hanno compreso che questo è stato un periodo di grande utilità e importanza grazie alla produzione artistica, filosofica e letteraria. Gli intellettuali definiscono l
Medioevo come un periodo di caduta, seguito con il periodo del
Rinascimento cioè un periodo invece di rinascita della cultura e della conoscenza e quindi anche libertà, che erano state perdute durante un periodo nel quale si dava valore alla religione intolleranza e superstiziosità. Inoltre in questo periodo abbiamo anche l’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg. Inoltre possiamo dire che la negatività che tanto si spingeva a evidenziare il Medioevo era dovuta anche, in un certo senso, a rivalutazioni critiche di umanisti che tendevano ad esaltare il proprio periodo.
Studi liberali e la “conversatio”
Sono i famosi “studi liberali”, ovvero quegli studi adatti solo agli uomini liberi (coloro che non hanno bisogno di lavorare per vivere) e che si contrappongono agli studi applicati come il diritto e la medicina, che sono finalizzati a una professione e non all’arricchimento culturale dell’individuo. La lettura dei classici era basata sull’idea di “conversatio”, cioè l’idea per cui i sapienti conversavano con i lettori attraverso i loro scritti. Alla conversatio si rivolge anche Petrarca, uno dei precursori dell’
Umanesimo, il quale dice che “essi vivono con noi, abitano e parlano insieme a noi”.
Libri prima della stampa
Come abbiamo già accennato, l’Umanesimo è un periodo che porta una rinascita della cultura. Questo avviene grazie anche ai libri. Sappiamo che il primo libro prodotto è stato la Bibbia. Nel Quattrocento i libri erano prevalentemente manoscritti, generalmente prodotti da copisti monaci nei monasteri. Questi avevano la possibilità di diventare grandi opere d’arte, tuttavia non permettevano a tutti di accedere al sapere per vari motivi: Rari: in primo luogo erano rari e quindi disponibili solo poche copie Costosi: richiedevano molte risorse per essere prodotti, quindi costavano molto Lenti: la copiatura richiedeva molto tempo m. Elitari: accessibili solo a una cerchia. Ma, come abbiamo già detto, l’invenzione della stampa a caratteri mobili consente di produrre più libri in un tempo minore e di diffonderli rapidamente, facendo diminuire anche i costi. Questa si diffonde rapidamente in tutta Europa.