Concetti Chiave
- Niccolò Copernico sviluppò la teoria eliocentrica, proponendo che il Sole fosse al centro dell'universo e che la Terra e gli altri pianeti ruotassero intorno ad esso.
- Il suo lavoro principale, "De revolutionibus orbium coelestium", fu pubblicato nel 1543, poco prima della sua morte, e riconosciuto come un'opera fondamentale nell'astronomia.
- Copernico dedicò la sua opera a papa Paolo III, sostenendo che i suoi calcoli fornivano una descrizione precisa dell'universo per prevedere le posizioni planetarie.
- Nonostante l'iniziale resistenza da parte di figure religiose come Lutero e Calvino, la Chiesa cattolica non condannò immediatamente la teoria di Copernico.
- La teoria copernicana sollevò domande non risolte, come la percezione del movimento terrestre, che furono affrontate successivamente da scienziati come Galileo Galilei.
La vita di Niccolò Copernico
Niccolò Copernico nasce nel 1473, studia a Cracovia, matematica e astronomia e poi in Italia si laurea in diritto canonico, ma ritorna in Polonia, dove diventa il segretario del vescovo di Varmia, dedicandosi all’astronomia, in modo da elaborare l’idea di un universo eliocentrico. Così egli crea il “ De revolutionibus orbium coelestium”, senza però pubblicarlo, avendo paura di reazioni negative, ma lo fa circolare privatamente. Nel 1538, a Frauenburg poi riceve la visita di Georg Joachim, un matematico interessato alla sua teoria, che decide di stampare una sintesi della sua dottrina, convincendolo poi a pubblicare tutta l’opera nel 1543. In quest’opera viene presentato un modello astronomico eliocentrico, riprendendo la semplicità e la chiarezza delle dottrine elaborate in antichità. Al centro dell’universo ( finito e chiuso dal cielo delle stelle fisse), vi è quindi il Sole, che è immobile, mentre la Terra e gli altri pianeti gli ruotano intorno. Come conseguenza, la Terra perde la sua posizione centrale, in quanto prima si pensava che tutto ruotasse intorno ad essa.
La pubblicazione e l'eredità
La sua opera viene pubblicata in anonimato, “Al lettore sulle ipotesi di quest’opera”, e Copernico riceve la prima copia sul letto di morte. Egli la dedica a papa Paolo III, affermando di voler dare una descrizione reale dell’Universo, tramite dei calcoli conformi all’osservazione, in modo da prevedere la posizione dei pianeti. Questo metodo verrà fatto proprio, in seguito, da Keplero, Galileo e Giordano Bruno. Dal mondo protestante, da Lutero e da Calvino, la dottrina eliocentrica non viene accettata, in quanto in contraddizione con le parole della Bibbia, mentre viene inizialmente sottovalutata dalla Chiesa cattolica, impegnata a fronteggiare la riforma protestante, che non la condanna come eresia. Grazie a questo fatto, la dottrina copernicana si diffonde fino ad essere introdotta nell’ “Indice” nel 1616, diffondendosi così tra gli ambienti scientifici. Essa però non risolve molti problemi, come per esempio il fatto per cui se la Terra si muove, non si avverte una variazione nella velocità del movimento delle nuvole o degli uccelli, quando il movimento avviene nella stessa direzione del moto terrestre e viceversa. Questi problemi verranno poi risolti in seguito dai sostenitori di Copernico, come Galileo Galilei.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo principale di Niccolò Copernico all'astronomia?
- Come è stata accolta la teoria eliocentrica di Copernico?
- Quali problemi non risolti dalla teoria di Copernico sono stati affrontati successivamente?
Niccolò Copernico ha elaborato l'idea di un universo eliocentrico, presentata nel suo lavoro "De revolutionibus orbium coelestium", dove il Sole è al centro dell'universo e i pianeti, inclusa la Terra, ruotano intorno ad esso.
La teoria eliocentrica di Copernico non è stata accettata dal mondo protestante, in quanto contraddiceva le parole della Bibbia, mentre la Chiesa cattolica inizialmente l'ha sottovalutata, non condannandola come eresia.
La teoria di Copernico non risolveva problemi come la mancanza di variazione percepita nella velocità del movimento delle nuvole o degli uccelli rispetto al movimento terrestre, problemi che sono stati affrontati successivamente da sostenitori come Galileo Galilei.