Toniaegianny
Sapiens
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Concetti Chiave

  • Il rapporto tra fede e ragione nei filosofi medievali esplora i limiti della ragione rispetto ai dogmi di fede.
  • Sant'Anselmo d'Aosta cerca di convincere i non credenti dell'esistenza di Dio attraverso argomentazioni razionali.
  • La prova a priori, o ontologica, si basa sull'idea di un essere supremo, ma è stata criticata da filosofi come Gaunilone e Kant.
  • La prova a posteriori, o argomento dei gradi, utilizza l'osservazione del mondo per dimostrare l'esistenza di un grado assoluto, identificato come Dio.
  • Il pensiero di Anselmo è influenzato da concetti platonici, poiché considera le idee come criteri supremi di riferimento.
In questo appunto viene descritto il pensiero filosofico del noto filosofo Sant'Anselmo d'Aosta, di cui si analizzano il rapporto tra la fede e la ragione, prendendo anche in considerazione anche la dimostrazione razionale dell'esistenza di Dio per i non credenti, di cui si analizzano: prova a priori e prova a posteriori.

Indice

  1. Rapporto fede-ragione
  2. Anselmo d'Aosta
  3. Prova a priori detta anche prova ontologica
  4. Prova a posteriori detta anche argomento dei gradi

Rapporto fede-ragione

I filosofi medievali si interrogano su fin dove può arrivare la ragione e dove inizia la fede.
Esistono verità dimostrabili con la ragione e altre no, queste sono i dogmi o principi di fede. Alcuni provarono a dimostrare razionalmente l’esistenza di Dio.

Anselmo d'Aosta

Anselmo vuole convincere i non fedeli a credere, dimostrando razionalmente l’esistenza di Dio. Anselmo D'Aosta (5) articoloElabora, quindi, due prove:
  1. A priori (prima) a prescindere da...dall’esperienza, basandosi solo sul concetto di Dio.
  2. A posteriori (dopo) a partire da...dall’osservazione del mondo, basandosi sull'esperienza.

Prova a priori detta anche prova ontologica

Perchè, senza fare riferimento al mondo, si basa sull'essere - l'essenza - il concetto di Dio ed è diretta a chi non crede. Ognuno, ha l’idea di un essere supremo "di cui non si può pensare nulla di maggiore", ciò implica necessariamente l'esistenza di Dio.
Questa prova verrà ripresa da Cartesio nel 1600 e confutata dal monaco Gaunilone, suo contemporaneo, e da Kant; i quali affermavano che, Anselmo, avesse compiuto l'errore di un passaggio illegittimo dal piano logico a quello ontologico.
Gaunilone: pensare un isola perfetta non implica la sua esistenza.
Kant: pensare 100 talleri (moneta tedesca 700) non significa possederli e l'esistenza o la non esistenza non implica sul suo valore.
Quindi, ammesso di possedere il concetto di Dio come 'essere perfettissimo', da ciò non può dedursi la sua esistenza.

Anselmo D'Aosta (5) articolo

Prova a posteriori detta anche argomento dei gradi

Perché, partendo dall'osservazione del mondo, per ogni qualità e valore esistono dei gradi (+ e - giusto, bello, buono..) allora dovrà esistere necessariamente un criterio di riferimento e metro di giudizio, quindi un grado assoluto che è Dio (essere). Questo è un concetto un po' platonico poiché le idee erano il massimo grado e il criterio di riferimento delle cose.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il rapporto tra fede e ragione secondo i filosofi medievali?
  2. I filosofi medievali si interrogano su dove la ragione possa arrivare e dove inizi la fede, distinguendo tra verità dimostrabili con la ragione e dogmi di fede.

  3. Come Sant'Anselmo d'Aosta cerca di dimostrare l'esistenza di Dio?
  4. Sant'Anselmo d'Aosta cerca di dimostrare l'esistenza di Dio attraverso due prove: la prova a priori, basata sul concetto di Dio, e la prova a posteriori, basata sull'osservazione del mondo.

  5. Quali critiche sono state mosse alla prova ontologica di Anselmo?
  6. La prova ontologica di Anselmo è stata criticata da Gaunilone e Kant, che sostenevano che il passaggio dal piano logico a quello ontologico fosse illegittimo, poiché pensare un concetto non implica la sua esistenza reale.

Domande e risposte

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