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Concetti Chiave

  • La fede si manifesta in varie forme, incluse la fede in Dio, in se stessi e nel futuro, ma è in crisi anche tra i cristiani cattolici.
  • Lutero e S. Paolo avevano visioni diverse sulla fede e le opere: Lutero enfatizzava la fede diretta, mentre S. Paolo sosteneva l'importanza delle opere.
  • Nella società odierna prevale l'ipocrisia e Weber discute del politeismo di valori, suggerendo un'apertura verso culture e tradizioni diverse.
  • Il pluralismo culturale si oppone all'assolutismo e all'egoismo, promuovendo una visione inclusiva delle diverse culture e valori.
  • Il concetto di pace è discusso attraverso le visioni di Tacito, Kant e Hegel, sollevando dubbi sulla possibilità di una pace perpetua.

Indice

  1. Diverse forme di fede
  2. Pace e guerra nella storia

Diverse forme di fede

Ci sono diverse forme di fede: c’è la fede in Dio o in una religione, la fede nella vita, nel futuro, nel prossimo, nella pace, di cui il mondo oggi ha tanto bisogno. Bisogna anche avere fede in se stessi, nella fortuna, nei valori. Anche la vera fede però oggi è in crisi: gli stessi cristiani cattolici hanno una fede piuttosto superficiale.E poi c’è la tolleranza. Hanno parlato di tolleranza autori come Locke, S. Paolo e Lutero: in particolare gli ultimi due hanno parlato anche di fede. Lutero diceva “il giusto vive di fede” , perché Lutero non vuole valorizzare l’intervento della chiesa, vuole che l’uomo si senta responsabile di fronte a Dio, vuole che l’uomo si metta in diretto contatto con Dio. Per Lutero non contano le opere perché noi siamo stati salvati dalla morte di Cristo. Al contrario S. Paolo dice “la fede senza le opere è morta”.Viviamo in una società in cui siamo tutti costretti ad essere ipocriti. Ipocrita è chi simula bontà e virtù per convenienza. A tal proposito Weber parla di politeismo di valori, perché il mondo oggi si è dilatato non ci sono più confini. È per questo che noi dobbiamo entrare in questa nuova ottica, che comprende altre tradizioni, altre culture altri linguaggi. Ciò vuol dire no all’assolutismo e alla tirannide e sì al pluralismo, che cozza con l’egoismo.

Pace e guerra nella storia

Tacito diceva che i Romani, dove facevano il deserto, la chiamavano pace. Non esiste la guerra giusta. Kant ha scritto un’opera che s’intitola la “Pace Perpetua”, ma può esistere davvero una pace perpetua? O è un’utopia? Hegel, a proposito della pace e della guerra dice “la storia del popolo tedesco ed ebreo non presenta pagine bianche”.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le diverse forme di fede menzionate nel testo?
  2. Il testo menziona diverse forme di fede, tra cui la fede in Dio o in una religione, nella vita, nel futuro, nel prossimo, nella pace, in se stessi, nella fortuna e nei valori.

  3. Come viene vista la tolleranza nel contesto della fede secondo il testo?
  4. La tolleranza è discussa attraverso le opinioni di autori come Locke, S. Paolo e Lutero, con un'enfasi sul pluralismo e il rifiuto dell'assolutismo e della tirannide.

  5. Cosa dice il testo riguardo alla pace e alla guerra nella storia?
  6. Il testo cita Tacito e Kant, discutendo l'idea che non esiste una guerra giusta e interrogandosi sulla possibilità di una pace perpetua, considerata forse un'utopia.

Domande e risposte