Concetti Chiave
- La filosofia scolastica è una corrente medievale cristiana che si sviluppa dall'VIII secolo al Rinascimento, focalizzata sulla comprensione della verità rivelata.
- Derivante dalle scuole religiose, la scolastica si afferma con l'avvento delle università, sottraendo il monopolio intellettuale alle cattedrali e ai capitolari.
- Le principali modalità di insegnamento della scolastica erano la Lectio e la Disputatio, che portarono a una produzione letteraria basata su commentari di testi.
- La scolastica non cerca nuove verità ma si dedica a comprendere la verità rivelata, posizionandosi come ancella della teologia.
- La periodizzazione della scolastica comprende quattro fasi: pre-scolastica, alta-scolastica, fioritura della scolastica e dissolvimento della scolastica, ciascuna con un diverso approccio al rapporto fede-ragione.
Indice
Descrizione della Filosofia Scolastica
La filosofia scolastica è la filosofia medievale cristiana di indirizzo tomista. Essa copre il periodo che va dall'VIII secolo al Rinascimento. La parola “scolastica” deriva da Scholae, in cui lo Scholasticus era colui che insegnava in queste scuole, orientando gli allievi sulle arti liberali prima e, in seguito convertito nel docente di filosofia o di teologia, il cui titolo ufficiale era Macister, che riferiva nei chiostri dei monasteri o nelle università.
In questo periodo infatti, fioriscono le Universitas (studium generale), che sottraggono il centro intellettuale al monopolio cristiano, garantito dalle cattedrali e capitolari, determinando l’affermazione del Cetus Studiorum. Poiché le forme di insegnamento erano praticamente la Lectio cioè il commento di un testo e la Disputatio che consisteva nella disamina di un problema, la produzione letteraria scolastica assunse primariamente la forma di Commentari, come le opere di Boezio, le sentenze di Pietro Lombardo e alcune opere di Aristotele. Problema della scolastica era di portare l’uomo alla comprensione della verità rivelata. Il Cristianesimo poiché Religio, è l’adesione a una verità “rivelazione” che l’uomo accetta in virtù di una testimonianza superiore. Essa perciò esclude la ricerca individuale, per la comprensione dell’atteggiamento opposto, consistente nell'accettazione di una verità testimoniata dall’alto, ossia le Sacre Scritture, quindi un’opera comune più che individuale come lo era quella greca, motivata su una ricerca autonoma che affermi la propria indipendenza critica di fronte a ogni tradizione. Di qui si nota un altro carattere distintivo della scolastica: non si propone come investigatrice della verità ma, si candida a risolvere nella comprensione la verità resa con la rivelazione. La filosofia, come tale, è dunque per essa soltanto un mezzo: Ancilla Theologiae. Inoltre, come tipico della mentalità medievale, persa della prospettiva storica, concetti e teorie sono liberati da complessi storici di cui fanno parte, per essere parimenti contemporanei.
La periodizzazione della scolastica
All’interno di questi studi oculati e ponderati, risoluto era l’impegno di recuperare una certa filosofia razionalista il cui fulcro nonché polo unificante era il Rapporto Fede-Ragione, che determinò la polemica fra dialettici. (Berengario di Tours) e antidialettici (Pier Damiani)
I primi ritenevano fondamentale affidarsi alla ragione per comprendere le verità della fede, gli altri invece, preservavano l’indiscutibilità delle verità di fede e si appellavano all’autorità dei santi e dei profeti.
Fasi della Scolastica
Quindi su questa riflessione, è fondata la qualificazione della scolastica e la sua periodizzazione fondata sul diverso modo di risolvere tale problema.
* Pre-scolastica: della rinascenza carolingia, in cui si ammette l’identità fede-ragione;
* Alta-Scolastica: dalla metà XI sino alla fine XII secolo, in cui comincia ad affiorare l’antitesi dei due termini (periodo argenteo);
* Fioritura della Scolastica: dal 1220 fino inizi 1300, in cui i termini ragione e fede sono di per se separati ma conducenti armoniosamente allo stesso risultato (periodo aureo);
* Dissolvimento della Scolastica: XIV secolo, è riconosciuta l’insolubilità del problema, poiché entrambi i termini possiedono domini eterogenei e ci si imbatte in un’aporia.
per approfondimenti, vedi anche:
Scolastica - Esponenti
Caratteristiche della Scolastica
Scolastica - Descrizione
L'università e la Scolastica
Domande da interrogazione
- Qual è l'origine e il significato del termine "scolastica"?
- Qual era l'obiettivo principale della filosofia scolastica?
- Come si caratterizza la produzione letteraria scolastica?
- Quali sono le fasi della scolastica e come si differenziano?
- Qual era il dibattito centrale nella periodizzazione della scolastica?
Il termine "scolastica" deriva da "Scholae", dove lo Scholasticus era l'insegnante che guidava gli allievi nelle arti liberali e successivamente in filosofia o teologia, con il titolo di Macister.
L'obiettivo principale della filosofia scolastica era portare l'uomo alla comprensione della verità rivelata, accettata attraverso una testimonianza superiore, come le Sacre Scritture.
La produzione letteraria scolastica si caratterizza principalmente come Commentari, come le opere di Boezio e le sentenze di Pietro Lombardo, basate su Lectio e Disputatio.
Le fasi della scolastica sono: Pre-scolastica (identità fede-ragione), Alta-Scolastica (antitesi dei termini), Fioritura della Scolastica (separazione armoniosa dei termini), e Dissolvimento della Scolastica (insolubilità del problema).
Il dibattito centrale era il Rapporto Fede-Ragione, con dialettici che sostenevano l'uso della ragione per comprendere la fede e antidialettici che preservavano l'indiscutibilità delle verità di fede.