Concetti Chiave
- Sartre sottolinea la libertà umana sottolineando che ogni scelta, anche la più drammatica, è una manifestazione della libertà individuale, negando l'assenza di scelta.
- L'immaginazione permette all'uomo di trascendere la realtà, attribuendo significati simbolici alle cose oltre il loro stato presente, influenzando le scelte morali e politiche.
- La contingenza, percepita come una mancanza di necessità, è una condizione umana fondamentale che porta a sentimenti di nausea e riflessioni sull'esistenza.
- Sartre esplora il concetto di "essere gettato", una condizione di vita senza scelte apparenti, contrapponendola alla possibilità di disobbedienza e del suicidio come scelta ultima.
- Il pensiero di Sartre evolve verso un impegno politico, contrapposto alle strutture sociali dominanti, enfatizzando la rivoluzione contro una società borghese e sclerotica.
Indice
Poligrafia e disobbedienza
Fu poligrafo, cioè si esprime in diversi generi letterari.
Opera fondamentale: L'essere è il nulla, saggio di fenomenologia epistemologica.
Libertà e scelta umana
Concezione della disobbedienza: afferma che non esiste l'assenza di scelta, ogni cosa è scelta, l'uomo ha sempre la possibilità del suicidio che diventa elemento di libertà, nulla mi può costringere a nulla. Non si può dire di non scegliere. L'uomo è libero in quanto è caratterizzato dalla scelta e addirittura è costretto alla libertà, è la sua condizione.
L'uomo non può mai porsi al di là della propria scelta.
Non esiste nulla di disumano, ogni cosa che succede è scelta ed è scelta umana, anche l'atto più nefando è umano perche fa parte delle scelte umane. Ogni scelta umana è umana, anche la peggiore.
Trascendenza e immaginazione
Secondo Sartres è la condizione dell'umano che consente la trascendenza, cioè la tendenza a trascendere: quando siamo di fronte ad un determinato scenario di qualunque tipo, la nostra capacità è di trascendere quella situazione è immaginare un'altra che potrebbe essere al posto di quella, ciò alimenta la nostra moralità, situazione alternativa. La possibilità dell'uomo di compiere scelte morali deriva dalla sua immaginazione, cioè che dovrebbe essere al posto di questo ma che non è. La capacità di immaginare è la capacità di attribuire simboli alle cose: le cose non sono mai puramente cose ma assumono un significato, e questo significato glielo diamo perché siamo in grado di trascenderle, di non subirle, di andare oltre alla semplice cosa. Nulla è cosa.
Il nulla e il significato
L'essere sono le cose così come si presentano. La nostra capacità sta nell'annullare le cose e proiettarle nella nostra immaginazione. Annullare e trascendere andare oltre alla cosa. Il nulla in filosofa è uno spazio nobile, che può essere il nirvana come in Shopenauer o nulla come spazio di Dio nell'esistenzialismo, spazio al quale si rivolge la domanda di senso dell'umanità, il Nulla. Nulla come capacità di superare, cioè il fatto che la cosa mi è data e non lo subisco. L'uomo supera questo e da senso e riempe di simbolico la cosa stessa.
Immaginazione e responsabilità
Responsabilità dell'uomo riguardo al significato che si da alle cose. Immagine consente di individuare possibilità diverse dalla realtà di fatto e quindi possibilità ideali rispetto alla realtà che mobilitano l'impegno a realizzare queste possibilità. In assenza di immaginazione ci sarebbe comportamento adattivo alle cose. Nella sua esperienza c'è la contestazione rispetto alla guerra che è una situazione in cui ci si trova immersi e se non avessimo immaginazione che ci permetta di immaginare un' altra situazione.
Scelta e suicidio
Collegamento tra immaginazione, etica e politica. Il tema della scorta si collega anche a questo, la scorta diventa la sit auxine non scelta dell'uomo ,non abbiamo scelto di scegliere però questa è la nostra natura, siamo sempre chiamati a scegliere ma Sartre prospetta il suicidio: di fronte a scelte e situazioni che appaiono repellenti, all'uomo rimane questa possibilità. Tra suicidio e vita condizionata da questa situazione che non si può accettare è meglio il suicidio.
Contingenza e fede
Di fronte ad una guerra si può disertare, si può disobbedire e pagarne le conseguenze. Essere gettato anche in Sartre, getterò in una condizione senza possibilità di scelta.
La nausea e il suo romanzo più noto. Contingente è contrario di necessario, è ciò che non è necessario, cioè che è ma avrebbe potuto anche non essere che non sarebbe cambiato nulla. Difficoltà a reggere la propria contingenza, come in Pascal con il divertissement, per non essere al cospetto della contingenza; Heidegger parlava dell'esistenza inautentica , per non affrontare la domanda sul senso della vita che non ha risposta, l'uomo tende a calarsi con l'affacendamento (obiettivi a breve termine per non sotterrarsi), si parla di fuga che prende la fisionomia di un'alimentazione verso Dio che sia radicalmente diverso da noi ma che ci assomigli che sia necessario e giustifica la mia esistenza. Fede: rinuncio ad una giustificazione appagante e mi affido alle qualità morali di un essere potente. Identificare Dio significa fuggire dalla constatazione della propria contingenza. Contingenza non frutto di uno sguardo veloce ma proprio la condizione dell'uomo. Contingenza propio dimensione dell'umano e la nausea e il sentire che corrisponde a questa contingenza.
Straniero e condizione umana
Lo straniero è colui che rimane straniero all'esistenza in Kamut; Kafka ritrae la condizione dell'umano come priva di fondamento, nel Processo il protagonista si trova ad essere accusato è coinvolto in una vicenda giudiziaria che non viene mai spiegata, alla fine viene condannato a morte senza che l'accusa venga notificata, l'esistenza quindi si profila come condanna ma per un'accusa che non si conosce; Leopardi dice "funesto a chi nasce il di Natale", di nuovo uomo gettato.
Impegno politico e rivoluzione
Mentre in un primo tempo questa natura sconfitte prevaleva e non c'era nulla che potesse dare senso, poi nella fase successiva emerge il valore dell'impegno politico. In un primo tempo l'uomo non poteva qualificare la sua vita, nella seconda parte viene a dare un valore più forte all'impegno politica anche per le condizioni storiche.
Rivoluzione nel senso globale: contro la società della Francia comunista ma anche contro una cultura che era secondo S sclerotica ma soprattutto pienamente intonata con una situazione di dominio sociale che era proprio in genere del mondo borghese.
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di Sartre sulla libertà e la scelta umana?
- Come Sartre collega l'immaginazione alla moralità e alla politica?
- Qual è il ruolo del "nulla" nella filosofia di Sartre?
- Come Sartre vede la contingenza e la sua relazione con l'esistenza umana?
- Qual è l'evoluzione del pensiero di Sartre riguardo all'impegno politico?
Sartre afferma che non esiste l'assenza di scelta; ogni cosa è una scelta. L'uomo è libero perché è caratterizzato dalla scelta e, paradossalmente, è costretto alla libertà. Anche l'atto più nefando è umano perché fa parte delle scelte umane.
L'immaginazione permette di trascendere la realtà e immaginare situazioni alternative, alimentando la moralità e l'impegno politico. Senza immaginazione, ci sarebbe solo un comportamento adattivo alle cose.
Il "nulla" è uno spazio nobile che permette di superare le cose e attribuire loro significato. È la capacità di non subire le cose, ma di trascenderle e riempirle di simbolismo.
La contingenza è ciò che non è necessario e potrebbe non essere. Sartre la vede come una condizione dell'umano, che provoca nausea e difficoltà a reggere la propria esistenza, spingendo l'uomo a cercare giustificazioni esterne come la fede.
Inizialmente, Sartre vedeva l'uomo come incapace di qualificare la sua vita. Successivamente, ha dato un valore più forte all'impegno politico, influenzato dalle condizioni storiche e dalla critica alla società borghese e comunista francese.