beatriceinnaro
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Concetti Chiave

  • Il superuomo di Nietzsche incarna l'accettazione del vuoto di valori e l'affermazione tramite la volontà di potenza.
  • Accetta l'eterno ritorno e abbraccia la vita dionisiaca, superando il nichilismo e restando fedele alla terra.
  • Nelle metamorfosi dello spirito, il superuomo è rappresentato dal fanciullo, creatore di nuovi valori e significati.
  • La volontà di potenza è forza espansiva e creatrice, culminante nel superuomo che istituisce nuovi valori.
  • Il superuomo redime il tempo e accetta la realtà come un continuo divenire, abbracciandone l'essenza dionisiaca.

Indice

  1. Il concetto di superuomo
  2. Le metamorfosi dello spirito
  3. La volontà di potenza

Il concetto di superuomo

Il superuomo esprime il modello di uomo in cui si concretizzano i temi di fondo del pensiero di Nietzsche. Egli è colui che accetta fino in fondo la dimensione dionisiaca dell’esistenza, di sopportare il vuoto di valori causato dalla morte di Dio, superando il nichilismo, di accettare l’eterno ritorno dell’identico e di porsi come volontà di potenza. Il superuomo, meglio chiamato oltreuomo in quanto il superuomo ricorda l’accezione dannunziana, è un uomo che rimane fedele alla terra, poiché è nato per vivere su di essa (anima, che dovrebbe essere soggetto di un’ipotetica esistenza ultraterrena, è insussistente; uomo è sostanzialmente corpo), e accetta totalmente la vita pervasa dallo spirito del dionisiaco.

Le metamorfosi dello spirito

Nelle tre metamorfosi, Zarathustra narra di tre metamorfosi dello spirito: il cammello (l'uomo che porta i pesi della tradizione e si piega di fronte a Dio = tu devi), il leone (l'uomo che si libera dai fardelli metafisici ed etici, ma è una libertà ancora negativa, ovvero libertà da, non libertà di = io voglio) e il fanciullo (il superuomo, la creatura che accetta il dionisiaco e sa dire sì alla vita, creatore di vita, di nuovi valori e di senso laddove non c’è).

La volontà di potenza

La volontà di potenza è l’intima essenza dell’essere la vita stessa come forza espansiva e spinta all’autoaffermazione. Essa è anche forza creatrice, che trova l’apice nel superuomo che crea nuovi valori e tenta di dare un senso all’insensatezza caotica del mondo, ma anche nell’istituzione dell’eterno ritorno tramite il quale il superuomo si libera dal peso del passato e redime il tempo, accettando pienamente sia il divenire ritornante della realtà sia la sua essenza dionisiaca.

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