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Concetti Chiave

  • Nel mondo greco, Nietzsche individua due impulsi fondamentali: l'apollineo, legato all'ordine e alla stabilità, e il dionisiaco, associato al caos e alla tragicità.
  • La tragedia greca esprimeva l'elemento dionisiaco, ma Euripide, influenzato da Socrate, razionalizzò la tragedia, segnando l'inizio della decadenza culturale occidentale.
  • L'uomo tragico, secondo Nietzsche, accetta la tragicità della vita, vedendo la civiltà come un processo di decadenza dovuto all'affermazione dello spirito anti-tragico.
  • Nietzsche critica la tendenza a privilegiare la razionalità sull'istintività, sostenendo che la vita è caratterizzata da sofferenza e dolore, piuttosto che da logica e ragione.
  • Promuove l'accettazione incondizionata della vita e pone l'arte, in particolare la musica, come strumento filosofico per percepire la vita dionisiaca, ispirandosi a Wagner.

Indice

  1. Impulsi di base nel mondo greco
  2. Euripide e la decadenza occidentale
  3. L'uomo tragico e la rinascita culturale

Impulsi di base nel mondo greco

Il filosofo stabilisce che nel mondo greco ci sono due istanze (impulsi di base):

Apollineo: [ordine, equilibrio e stabilità] si ispira alla figura del dio Apollo, il dio della perfezione e dell’ordine, dell’essere. Questo nasce dalla paura del caos—> si esprime nella scultura e nella poesia epica

Dionisiaco: [caos, disordine e tragicità] si ispira alla figura di Dioniso, rappresenta l’amore per la vita nella sua tragicità—> espresso nella musica e nella poesia lirica.

Euripide e la decadenza occidentale

Euripide, contemporaneo di Socrate, estrapola dalla tragedia l’elemento dionisiaco portando sulla scena l’uomo quotidiano, trasformando il mito tragico in un susseguirsi di avvenimenti razionalmente concatenati. Nietzsche condanna Euripide in quanto ha rimosso la parte dionisiaca dell’uomo; comincia così con lui la decadenza della civiltà occidentale, che premia il cosmos rispetto al caos.

L'uomo tragico e la rinascita culturale

L’uomo tragico riesce però a vedere l’oscurità e l’assurdità dell’esistenza, senza spaventarsi e non rifiuta la vita in tutte le sue manifestazioni tragiche, preferendo invece amarla fino in fondo. Quindi, l’esaltazione della tragedia si accompagna alla sua concezione della civiltà come processo di decadenza dovuto al progressivo imporsi dello spirito anti-tragico: ideale di rinascita della cultura tragica incentrata sull’arte e sulla musica. Viene dunque eliminata la parte istintiva e dionisiaca dell’uomo per far prevalere l’immagine di un uomo razionale. La vita, per Nietzsche, non è logica e ragione, bensì è fatta dalla dimensione di sofferenza e dolore.

Due atteggiamenti sono possibili rispetto alla vita: la fuga (ascetismo) oppure il dire si alla vita in modo incondizionato. Egli sceglie di essere un discepolo di Dioniso, accettando quindi la vita così come è e l’arte (=musica: Wagner come grande modello) diventa uno strumento della filosofia, in quanto è in grado di percepire la vita in questo modo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono gli impulsi di base nel mondo greco secondo il filosofo?
  2. Gli impulsi di base nel mondo greco sono l'Apollineo, che rappresenta ordine, equilibrio e stabilità, e il Dionisiaco, che rappresenta caos, disordine e tragicità.

  3. Come Euripide ha influenzato la decadenza della civiltà occidentale secondo Nietzsche?
  4. Euripide ha rimosso l'elemento dionisiaco dalla tragedia, portando sulla scena l'uomo quotidiano e trasformando il mito tragico in avvenimenti razionalmente concatenati, iniziando così la decadenza della civiltà occidentale.

  5. Qual è la visione di Nietzsche sull'uomo tragico e la rinascita culturale?
  6. Nietzsche vede l'uomo tragico come colui che accetta l'oscurità e l'assurdità dell'esistenza, amando la vita in tutte le sue manifestazioni tragiche, e promuove una rinascita culturale incentrata sull'arte e la musica, opponendosi allo spirito anti-tragico.

Domande e risposte

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