Concetti Chiave
- Hegel's dialectic outlines three stages in the history of religion: Greek harmony (thesis), Jewish contrast (antithesis), and Christian synthesis, resolving the finite in the infinite through love.
- The core principles of Hegel's system are the reality of the absolute spirit and the relationship between the finite and the infinite, with true reality emerging from the synthesis of opposites.
- Hegel sees history as the manifestation of the absolute, where history and the divine are synonymous, asserting that the absolute reveals itself through partial and progressive realizations.
- The philosophy's justificatory function highlights that reality can only be understood upon the completion of its development, likened to the owl of Minerva rising at dusk.
- The master-slave dialectic describes historical power dynamics where oppressors and oppressed roles shift, emphasizing the potential for emancipation through labor.
Hegel
Dialettica. (insieme di leggi che regolano la realtà). Hegel elaborò una storia della religione nella quale riscontrava 3 tappe fondamentali: la prima tappa, la tesi (momento dell’affermazione) in cui la religione greca è caratterizzata dall’armonia tra individuo e società, tra finito e infinito, fra terreno e divino. La seconda tappa, l’antitesi (momento della negazione) in cui la religione ebraica si caratterizza per il contrasto fra finito e infinito, terreno e divino. E infine, la terza tappa, la sintesi (momento di superamento), in cui questo contrasto viene superato nella religione cristiana grazie all’amore degli uomini per Cristo e all’amore di Cristo per gli uomini. Lo scopo della dialettica è la risoluzione del finito nell’infinito, e ci mostra come ogni spicchio della realtà non può esistere in se stesso, ma solo in un contesto di rapporti.I capisaldi. I capisaldi del sistema di hegel sono due: la realtà dello spirito assoluto e il rapporto tra finito e infinito. Per quanto riguarda la realtà dello spirito assoluto Hegel afferma, come Fichte e Shelling, che la realtà è spirituale. Allo stesso tempo si distacca dai due pensatori poiché pensa che essi non sono in grado di ricostruire l’effettiva realtà dello spirito. Secondo Hegel la vera realtà dello spirito è quella della sintesi tra gli opposti. Inoltre egli chiama l’io soggetto o spirito assoluto e si manifesta in forme diverse tra cui: l’idea, la natura, lo spirito.
Ogni avvenimento per Hegel matura attraverso tre fasi che sono tesi: momento dell’affermazione, antitesi: momento della negazione in quanto contesta ciò che viene affermato nella tesi, sintesi: ritorno alla tesi, arricchito da contenuti espressi nell’antitesi. (…)
Divenire storico. La storia è la manifestazione dell’assoluto, è la rappresentazione del divino. Il principio dello stoicismo afferma che tutta la realtà si risolve nella storia, al di sopra di essa non esiste alcuna realtà, dunque storia e assoluto sono la stessa cosa: la storia è assoluto che si manifesta a se stesso.
Mediazione. Afferma che l’assoluto non si manifesta immediatamente, ma mediatamente. Shelling aveva sostenuto che era possibile cogliere l’assoluto immediatamente nella natura, invece Hegel afferma che l’assoluto si presenta solo attraverso realizzazioni parziali e progressive.
La funzione giustificatrice della filosofia ci fa capire che la realtà può essere spiegata solo alla fine della sua realizzazione. A questo proposito Hegel paragona la filosofia alla nottola di Minerva (civetta sacra, simbolo di sapienza) che spicca il volo al crepuscolo, allo stesso modo la filosofia nasce quando una civiltà ha già compiuto il suo processo di formazione.
Fenomenologia dello spirito
La prima tappa della fenomenologia dello spirito è la coscienza che ha la sua tesi nella certezza sensibile in cui la coscienza viene colpita dall’oggetto e lo colloca in una dimensione spazio-temporale, la sua antitesi nella percezione in cui la coscienza, cioè il soggetto, si contrappone all’oggetto , e la sintesi nell’intelletto in cui questa contrapposizione viene superata.
la dialettica servo-padrone è quel fenomeno in cui durante le varie epoche storiche, alcune coscienze si scontrano con altre dando vita ad una lotta senza esclusione di colpe. Da un lato ci sarà il servo, dall’altro lato il padrone; da un lato ci saranno gli oppressi, dall’altro lato gli oppressori. Con il passare del tempo il padrone diventerà servo del suo servo in quanto vivrà appunto grazie al lavoro del servo che nel frattempo, grazie al lavoro stesso, si è emancipato.
Lo stoicismo rappresenta la libertà della coscienza che si pone al di sopra della signoria e della servitù. Lo stoicismo vuole liberare l’uomo da tutte le passioni e gli impulsi, dunque lo isola dalla vita e così secondo Hegel la sua libertà rimane astratta. Lo scetticismo invece trasforma il distacco dal mondo in un atteggiamento di negazione, ovvero nega tutto ciò che è comunemente ritenuto vero e reale.
La coscienza infelice consiste nella coscienza di se come “duplicata” o “sdoppiata”. I due lati dello “sdoppiamento” sono l’aspetto immutabile (Dio) e l’aspetto mutevole (uomo). Questa coscienza infelice cerca il suo oggetto solo in ciò che si trova in un aldilà irraggiungibile.
Domande da interrogazione
- Quali sono le tre tappe fondamentali della storia della religione secondo Hegel?
- Quali sono i capisaldi del sistema filosofico di Hegel?
- Come Hegel descrive il divenire storico?
- Cosa rappresenta la dialettica servo-padrone nella fenomenologia dello spirito?
- Qual è la funzione giustificatrice della filosofia secondo Hegel?
Hegel identifica tre tappe fondamentali: la tesi, rappresentata dalla religione greca con armonia tra individuo e società; l'antitesi, rappresentata dalla religione ebraica con contrasto tra finito e infinito; e la sintesi, rappresentata dalla religione cristiana che supera il contrasto grazie all'amore di Cristo.
I capisaldi del sistema di Hegel sono la realtà dello spirito assoluto e il rapporto tra finito e infinito. Hegel sostiene che la vera realtà dello spirito è la sintesi tra gli opposti.
Hegel descrive il divenire storico come la manifestazione dell'assoluto, affermando che la storia è la rappresentazione del divino e che storia e assoluto sono la stessa cosa.
La dialettica servo-padrone rappresenta il fenomeno in cui le coscienze si scontrano, creando una lotta tra oppressori e oppressi. Col tempo, il padrone diventa dipendente dal servo, che si emancipa attraverso il lavoro.
La funzione giustificatrice della filosofia è spiegare la realtà solo alla fine della sua realizzazione. Hegel paragona la filosofia alla nottola di Minerva, che vola al crepuscolo, indicando che la filosofia emerge quando una civiltà ha completato il suo sviluppo.