Concetti Chiave
- Sigmund Freud, neurologo e psicanalista austriaco, è il fondatore della psicoanalisi, una teoria che esplora l'influenza dei processi psichici inconsci sul comportamento umano.
- Freud ha affrontato sfide personali e professionali, tra cui discriminazioni antisemitiche, scandali legati agli esperimenti con la cocaina, e successi accademici, come l'ottenimento della cattedra di professore.
- La psicoanalisi è una metodologia per indagare i processi mentali inconsci, sviluppata da Freud, che include tecniche terapeutiche per trattare la nevrosi, sebbene Breuer abbia avuto un ruolo iniziale nel suo sviluppo.
- L'inconscio, secondo Freud, è una dimensione della psiche in cui sono repressi istinti e desideri, la cui rimozione è centrale per evitare disturbi mentali; la psicoanalisi mira a ridurre queste resistenze.
- Freud ha introdotto il modello psichico di Io, Es e Super-io, in cui l'Io media tra gli istinti primitivi dell'Es e le norme morali del Super-io, influenzando il comportamento umano attraverso pulsioni di vita e di morte.
In questo appunto vengono descritte la biografia e le opere di Freud. Sigmund Freud è stato un neurologo, uno psicanalista e filosofo austriaco, fondatore della psicoanalisi, la teoria dell’inconscio della psiche umana, la più famosa tra le correnti teoriche e pratiche della psicologia. È noto prevalentemente per aver elaborato una teoria scientifico-filosofica secondo la quale i processi psichici inconsci esercitano influssi determinanti sul pensiero, sul comportamento umano e sulle interazioni tra individui.
Le sue idee e teorie, viste con diffidenza negli ambienti della Vienna del XX secolo, sono oggetto di dibattito ancora oggi sia in ambito medico-scientifico che accademico, filosofico, culturale e letterario, a partire dall’efficacia, spesso messa in discussione, della psicoanalisi.
Indice
Biografia di Freud
Sigismund Schlomo Freud nasce a Freiberg, nell’impero austriaco regione della Moravia-Slesia, nota oggi come Příbor e parte della Repubblica Ceca.
Era il 2° figlio di Jacob Freud, ebreo e commerciante di lana trasferitosi dalla Galizia a Vienna nel 1860, e della sua terza moglie, Amalia Nathanson.
Sigmund (abbreviò il suo nome a 21 anni) non ricevette un’educazione tradizionalista, ma mostrò una grande capacità intellettuale e si appassionò autonomamente alla cultura e alle scritture ebraiche: ciò avrebbe lasciato segni nel suo lavoro, nonostante sia poi diventato ateo.
1873: si iscrive a medicina all’Università di Vienna.
1881: consegue la laurea in Medicina e Chirurgia.
Lavorò in diversi laboratori di ricerca che poi lasciò, ritenendo tropo lenti i successi conseguibili in quel campo.
Si dedicò poi alla pratica clinica, per tre anni, all’Ospedale Generale di Vienna: durante questi anni iniziò i suoi studi sulla cocaina, allora molto poco conosciuta, arrivando a studiarne gli effetti su sé stesso e utilizzarla in alternativa alla morfina su un suo amico, Ernst Fleischl, divenuto dipendente da quest’ultima e in seguito anche dalla cocaina: ciò causò uno scandalo e segnò negativamente la sua carriera.
1885: Freud ottiene la libera docenza e poi la cattedra di professore.
1885-1886: inizia gli studi sull’isteria, recandosi a Parigi con una borsa di studio, dove imparò Jean-Martin Charcot le modalità di cura dell’isteria attraverso l’ipnosi, applicandole poi sui pazienti una volta tornato a Vienna, ma con scarso successo.
13/5/1886: si sposa con Martha Bernays.

1887: nasce la primogenita. Ebbe sei figli in totale e la più giovane, Anna, divenne un’importante psicoanalista.
Freud era professore di neuropatologia: le teorie sulla psicoanalisi avevano poca considerazione nella scuola di medicina del tempo. A segnare il processo evolutivo delle teorie di Freud fu l'incontro con Josef Breuer, importante fisiologo, intorno al caso della sua paziente “Anna O” (nome letterario per Bertha Pappenheim, trattata mediante ipnosi per diversi sintomi di isteria): dall’interesse di Freud per il caso derivò uno stimolo importante per la nascita della psicoanalisi.
1900: pubblica “L’interpretazione dei sogni”, uno studio risultato del lavoro di cura sui propri pazienti e su sé stesso che fissa i paletti della futura psicoanalisi.
1904: pubblica la “Psicopatologia della vita quotidiana”.
1905: alla pubblicazione dei “Tre saggi sulla teoria sessuale” si affiancano gli studi dei “casi clinici”.
1910: fondazione della Società psicoanalitica internazionale, a cui aderiscono, in un primo momento, anche i suoi "discepoli" Jung e Adler.
Altri studi freudiani (che sviluppano ulteriormente i concetti di Io, Es, Super-io, il "complesso di Edipo" e la teoria della sessualità) sono “Al di là del principio di piacere” (1920), “L'Io e l'Es (1922”) e “Il disagio della civiltà”.
La salita al potere del nazismo hitleriano costringe Freud, ormai malato di un gravissimo cancro da anni, all’esilio a Londra, dove avrà lo stato di rifugiato politico, nel 1938.
1939: muore a Londra.
La psicoanalisi
La data di nascita della psicoanalisi viene fatta coincidere con la prima interpretazione di un sogno scritta da Freud, avuto nella notte tra il 23 e il 24 luglio 1895.
Venne riportato anche nell’opera “L’interpretazione dei sogni” come “il sogno dell’iniezione di Irma”.
La sua interpretazione segnò l'inizio dello sviluppo della teoria freudiana sul sogno.
L'analisi dei sogni segnò l'abbandono del metodo ipnotico utilizzato in quella fase del suo sviluppo, che a ragione si può definire l'inizio della psicoanalisi.
Altri ritengono che la nascita della psicoanalisi avvenne quando Freud scrisse due articoli nei quali, per la prima volta, parla esplicitamente di "psicoanalisi" per descrivere il suo metodo di ricerca e trattamento terapeutico.
La psicoanalisi è la traduzione dal tedesco del neologismo utilizzato da Freud per indicare: un procedimento per l’indagine di processi mentali altrimenti inaccessibili; un insieme di concezioni psicologiche (teoria della psiche); un metodo terapeutico che trae le sue origini dall'indagine psicoanalitica e che come fine ultimo ha quello della cura della nevrosi;
La paternità del metodo psicanalitico è oggi attribuita a Freud, ma egli stesso ammise che il merito sarebbe spettato a Joseph Breuer, il cui lavoro è precedente agli studi di Freud e ne costituisce il punto di partenza.
L'inconscio
Con il termine inconscio, Freud intendeva un complesso di processi, contenuti ed impulsi che non affiorano alla coscienza del soggetto e che quindi non sono controllabili razionalmente.
Inizialmente, utilizzò il termine per indicare una parte della mente in cui si trovano i contenuti psichici rimossi, per poi passare ad indicare i contenuti stessi che possono riaffiorare nei sogni in forma simbolica, o manifestarsi come atti mancati, come i lapsus e le distrazioni.
Nella nostra psiche esiste quindi una dimensione inconscia e irrazionale, in cui si trovano istinti e desideri il cui contenuto non si manifesta a livello cosciente, ma la cui soddisfazione è necessaria per evitare il manifestarsi di disturbi mentali e comportamentali più o meno gravi, come la nevrosi e la psicosi).
Si deve a Freud la scoperta che l'inconscio è sede di ogni processo psichico che debba restare inaccessibile al pensiero cosciente e comprende almeno una parte di quelli attinenti alla sfera sessuale.
Fondamentale per il funzionamento dell’inconscio è la rimozione, meccanismo psichico che allontana dalla coscienza desideri, pensieri o residui mnestici considerati inaccettabili e intollerabili dall'Io, e la cui presenza provocherebbe vergogna. Al concetto di rimozione si collega quello di resistenza al cambiamento, un ulteriore meccanismo psichico che impedisce ai contenuti una volta rimossi di tornare nuovamente coscienti. Scopo della psicoanalisi secondo Freud è quello di diminuire la forza di queste resistenze e permettere all'Io di tornare in possesso del materiale rimosso, in modo da porre termine alla sua funzione patogena.
Freud e i cosiddetti "psicologi del profondo"
Freud e i cosiddetti "psicologi del profondo" fecero dell'inconscio
Freud e i cosiddetti "psicologi del profondo" fecero dell'inconscio:
- il cardine del pensiero;
- il cardine della prassi psicoanalitica.
Io, Es e Super-io
Freud propose l’organizzazione dell’apparato psichico come suddiviso in tre componenti:
Id (Es in tedesco) = l'istinto, la pulsione, completamente mutuate dall'inconscio, rappresentato come il processo di identificazione–soddisfazione dei bisogni di tipo primitivo. Costituisce l'elemento libidinoso della psiche e non conosce negazione o contraddizione.
Ego (Ich intedesco/Io in italiano) = “mediatore” tra Id e Superego: bilancia sia le istanze di soddisfazione dei bisogni istintivi e primitivi, sia le spinte contrarie derivanti dalle nostre opinioni morali ed etiche, cerca soluzioni razionali ed è per gran parte conosciuto.
L’ Ego garantisce la capacità di adattarsi alla realtà e di interagire con il mondo esterno, soddisfacendo le istanze dell'Id e del Superego.
Superego (Überich in tedesco/Super-Io in italiano) = rappresenta la coscienza, la struttura mentale sulla quale si basano l'ambiente educativo interiorizzato e si oppone all'Id con la morale e l'etica.
Freud sosteneva che il rapporto dinamico tra queste tre parti, governato da desideri innati, mutasse con il cambiare del contesto dei rapporti sociali.
Freud sviluppò il suo modello di una struttura psichica divisa in tre parti dalle osservazioni ricavate dall’interpretazione dei sogni dei propri pazienti.
Egli supportava la visione che la parte predominante delle decisioni umane fosse inconscia e che solo una parte minore fosse motivata consciamente.
Riteneva che gli esseri umani fossero guidati da due pulsioni basilari: dalla libido, comprendente la creatività e gli istinti, componente della pulsione di vita (Eros) e dalla pulsione di morte (Thanatos), definita come un desiderio innato finalizzato alla creazione di una condizione di calma, o non-esistenza.
Il complesso di Edipo
Il complesso di Edipo è un concetto sviluppato da Freud per spiegare la maturazione del bambino attraverso l'identificazione col genitore del proprio sesso e il desiderio nei confronti del genitore del sesso opposto.
Freud ispirò anche il suo “discepolo” Carl Gustav Jung (fu lui a descrivere il concetto e a coniare il termine "complesso").
Si basa sul mito greco di Edipo, che, a sua insaputa, uccise suo padre Laio e sposò la propria madre Giocasta.
Relativamente alle fasi dello sviluppo psicosessuale, esso insorge durante la fase fallica (3 anni) e il suo superamento introduce al periodo di latenza (6 anni).
Progetto Alternanza Scuola lavoro.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo principale di Sigmund Freud alla psicologia?
- Quali sono le componenti principali dell'apparato psichico secondo Freud?
- Come ha influenzato il concetto di inconscio la teoria di Freud?
- In che modo Freud ha contribuito alla comprensione dei sogni?
- Che cos'è il complesso di Edipo secondo Freud?
Sigmund Freud è noto per aver fondato la psicoanalisi, una teoria dell'inconscio che ha influenzato profondamente il pensiero, il comportamento umano e le interazioni tra individui.
Freud ha proposto che l'apparato psichico sia suddiviso in tre componenti: l'Id, l'Ego e il Super-io, ciascuno con funzioni specifiche nel bilanciare istinti, morale e realtà.
L'inconscio, secondo Freud, è un complesso di processi e impulsi non accessibili alla coscienza, che influenzano il comportamento e possono manifestarsi nei sogni o come atti mancati.
Freud ha sviluppato una teoria sul sogno, considerandolo un mezzo per accedere ai contenuti inconsci, come descritto nella sua opera "L'interpretazione dei sogni".
Il complesso di Edipo è un concetto che spiega la maturazione del bambino attraverso l'identificazione col genitore dello stesso sesso e il desiderio verso il genitore del sesso opposto, basato sul mito greco di Edipo.