Concetti Chiave
- Freud rivoluzionò la filosofia con la psicanalisi, unendo interiorità e influenze esterne, seguendo le orme di pensatori come Socrate e Agostino.
- La teoria delle topiche di Freud divide la psiche in ES (pulsioni), IO (coscienza) e SUPER-IO (regole), con l'IO che media tra pulsioni e norme sociali.
- Freud introdusse metodi come l'ipnosi e le associazioni libere per accedere all'inconscio, enfatizzando il transfert tra paziente e terapeuta.
- La sessualità, secondo Freud, è presente dall'infanzia e si sviluppa attraverso fasi, con il complesso di Edipo come elemento chiave nelle dinamiche familiari.
- L'arte e la religione sono viste come forme di sublimazione dell'inconscio, con la società modellata dal SUPER-IO, che deve bilanciare ordine e libertà.
Indice
- La rivoluzione psicanalitica di Freud
- L'influenza di Nietzsche e la psicanalisi
- Le tre rivoluzioni storiche
- Freud e il contesto storico
- L'influenza di Breuer e Charcot
- La nevrosi e le topiche freudiane
- L'io e la società
- L'inconscio e le esperienze
- L'iceberg della mente
- Il ruolo della psicanalisi
- Ipnosi e associazioni libere
- Il caso di Anna O.
- Transfert e fiducia nel paziente
- Interpretazione dei sogni e atti mancati
- Teoria della sessualità e complesso di Edipo
- Le fasi dello sviluppo sessuale
- Arte, religione e società
La rivoluzione psicanalitica di Freud
Sigmund FreudFreud inizia una grande rivoluzione, in particolare in Europa.
Si tratta di una rivoluzione psicanalitica, tutto ciò che converge nell’interiorità dell’uomo, già affrontate in breve da Socrate (conosci te stesso) e Agostino (per conoscere Dio bisogna conoscere la propria anima). Si trattava più che altra di osservazioni, mai nessuno come Freud ha fatto proprio una rivoluzione filosofica introducendo il discorso della psicanalisi.L'influenza di Nietzsche e la psicanalisi
Se Nietzsche ha attuato un cambiamento radicale nella filosofia attraverso il nichilismo, facendo una critica a tutte le filosofie precedenti, Freud propone proprio un nuovo atteggiamento, non per smantellare le filosofie precedenti.
La psicanalisi è lo studio della propria psiche, quindi della propria interiorità: tutto ciò che è interiore e in che modo quell’interiorità influisce sull’esteriorità. Adler e Jung sono due discepoli di Freud, che hanno aggiunto qualcosa al pensiero di Freud.
Le tre rivoluzioni storiche
Freud ha compiuto nella storia della filosofia quella che viene considerata la terza rivoluzione. La prima è quella copernicana, la rivoluzione scientifica. La seconda rivoluzione è quello evoluzionistico di Darwin, che ha sostenuto che l’uomo non nasce come uomo ma come scimmia ed è avvenuta una metamorfosi. La terza rivoluzione di Freud è l’io che si rende conto di non essere padrone in casa propria. la coscienza dell’uomo prende l’amara consapevolezza del fatto che le cose non dipendono dall’io ma le cose dipendono da ciò che succede ed è successo nella profondità di noi, in quello che Freud chiama l’ES.
Freud e il contesto storico
Freud è un medico nato in Moravia nel 1856 e morto nel 1939, è vissuto nel pieno del primo conflitto mondiale e tutte le vicende della deportazione degli ebrei. I genitori erano ebrei, Freud ha subito quindi indirettamente gli stermini, lui ha lottato a suo modo contro il nazismo.
Differenza tra i campi di concentramento e di sterminio. Il primissimo campo di concentramento venne costruito a Dachau da Hitler nel 1932. Tutti i campi che sono stati costruiti dal 32 al 41 erano prevalentemente campi di concentramento. Quelli costruiti dal ’42 al ’43 sono tutti campi di sterminio. Con il 20 gennaio 1942 ci fu la Conferenza di Wannsee con la quale si dichiara la soluzione finale.
L'influenza di Breuer e Charcot
Lui da ebreo subisce quel sistema ideologico del nazismo, era un medico ma è stata una casualità non una vera e propria volontà. Non aveva un interesse particolare per l’uomo ma per soddisfare la sua curiosità divenne medico. Incontrò due personalità importanti Breuer e Charcot che furono all’inizio suoi maestri e indirizzarono le sue conoscenze mediche verso la psicanalisi. All’inizio parte dagli esperimenti che loro avevano adottato e poi se ne distaccherà, interessandosi più che alla cura del corpo in sé all’interiorità dell’uomo.
La nevrosi e le topiche freudiane
Lo affascina in particolare la nevrosi. La nevrosi è un disturbo della personalità, ha effetti del comportamento perché c’è uno squilibrio interiore tra la parte interiore dell’uomo e la parte cosciente dell’uomo, è la mancanza di equilibrio tra l’esteriorità e l’interiorità.
Noi abbiamo una parte cosciente e una parte inconscia.
Cosciente e inconscia sono chiatte da Freud topiche, i luoghi della nostra psiche, c’è una duplice topica.
La parte conscia è quella che Freud chiama l’IO, la parte inconscia è costituita da una parte pre-conscia e inconscia propriamente detta. Questa parte pre-conscia e inconscia si definisce per l’ES e il SUPER-IO.
L’ordine è:
ES
IO
SUPER-IO
Quindi, anche se il SUPER-IO e l’ES sono entrambi inconsci stanno uno sopra l’Io e uno sotto, a indicare che il SUPER-Io corrisponde alla parte della testa, ergo la parte più razionale. L’ES è la parte più pulsionale, che concerne emozioni e pulsioni sessuali, corrisponde alla vita in giù. Poi c’è un IO conscio che deve fare i conti con ciò che sopra e con ciò che sta sotto; deve evitare che l’ES (la pulsione sessuale) prevalga sull’IO. L’IO deve ridimensionare l’ES. Il SUPER-IO è quella parte di noi che ci impone la regola e ci da degli indirizzi, però se prevale il SUPER-IO sull’IO siamo inquadrati, esageratamente precisi e controllati. La nevrosi avviene quando l’IO non ce la fa ad equilibrare la potenza del SUPER-IO o la pulsione dell’ES.
L’IO è sano quando riesce a misurare le due dimensioni della persona. Qual è il problema?
Essendo inconsce, vengono fuori senza che l’IO lo sappia, eco la rivoluzione. L’IO che pensa di essere pronto di se stesso si rende conto che non è padrone in casa sua perché deve fare i conti con il SUPER-IO e con l’ES.
L'io e la società
Tutte queste topiche della psiche sono da considerarsi in un contesto sociale, l’IO è un individuo ma è anche parte di una società. Anche la società ha una dimensione: SUPER-IO, IO, ES. Il SUPER-IO della società è lo stato, colui che da la regola. Da un punto di vista religioso il SUPER-IO è Dio. Il SUPER-IO è la regola. É possibile un individuo e uno stato senza regole? Per Freud non è né possibile, né auspicabile perché laddove non c’è un equilibratore qual è il super io diventiamo tutti animali, perché daremmo sfogo a tutto.
Pertanto, solo comprendendo questi luoghi della mente è possibile capire tutto il discorso freudiano. Abbiamo due topiche, ciò che concerne la coscienza, l’inconscio e preconscio. L’IO corrisponde al cosciente, preconscio e inconscio non sono uno ES e uno SUPER-IO ma snob tutto dimensione inconscia e sono entrambi ES e SUPER-IO.
L'inconscio e le esperienze
Nell’ES e nel SUPER-IO si accumulano le esperienze fatte dalla nascita fino all’adolescenza, tutta quella serie di esperienze sia nel contesto familiare che sociale che l’individuo fa, si accumulano e fanno parte della dimensione inconscia dell’individuo che si forma sulla base di quelle esperienze. I traumi e le esperienze positive fatte in quel periodo sono determinanti per la sua vita. Fino all’adolescenza perché le esperienze fatte nel primo periodo della sua vita sono significative perché sono quelle che si sedimentano nella parte più profonda.
L'iceberg della mente
Lui immagina queste 3 dimensioni come una sorta di iceberg, la parte che emerge dell’iceberg è la parte conscia (IO), la parte che si vede in trasparenza nell’acqua è il preconscio, tutto quello che non si vede è l’inconscio propriamente dette.
Il ruolo della psicanalisi
Il cosciente è quello che si vede, quello che siamo noi e che gli altri vedono di noi, ma noi non siamo semplicemente quello che noi appariamo. Perché quello che appare dipende da quello che c’è dentro, dalle esperienze fatte. Le esperienze si sedimentano. Se quella esperienza è rimasta nel preconscio allora è facile tirarla fuori e rielaborarla, cercando di superarla. Se invece le esperienze negative o di eccesso di autorità o di eccesso di libertà, molto difficilmente si possono tirare fuori perché sono talmente sedimentate che neanche noi ce ne ricordiamo più e si deve andare in psicanalisi perché non c’è quell’equilibrio. Freud cerca di trovare delle strategie per tirare fuori quello che è sedimentato nell’inconscio e che difficilmente può ergere per poter essere rielaborato, bisogna fare un sorta di catarsi.
(Mentre lo psicologo ragiona sul problema, lo psicanalista fa una terapia. Lo psicologo rimane più in superficie lavorando sull’IO, lo psicoanalista lavora sull’inconscio.)
Le esperienze che ci traumatizzano dipendono non dall’intensità ma da come le abbiamo vissute. Secondo Freud, una volta che si scopre la causa del trauma, la causa che impedisce di essere equilibrati allora si può rielaborare e l’IO è di nuovo a casa sua. Freud non lavora con i farmaci.
Ipnosi e associazioni libere
I primi studi per cercare di liberarci da queste situazioni inconsce sono gli studi sull’ipnosi, utilizzato per poter tirar fuori la parte sommersa dell’iceberg. Poi, Freud si è staccato da Breuer e Charcot e ha usato le associazioni libere.
Il caso di Anna O.
(Testo nel capitolo “Dagli studi sull’isteria alla psicoanalisi”)
Il caso di Anna O.
Anna vide un cane che beveva nel suo bicchiere, siccome il cane era della governante che la maltrattava per la quale lei aveva un odio, l’idea che il cane della governante avesse bevuto dal suo bicchiere le aveva creato questo trauma del quale lei non si era accorta. Aveva dei momenti in cui non sentiva e non vedeva, perché non voleva sentire quello che le diceva la governante. Quindi, lei si era ridotta in queste condizioni per una banale azione. Anna è guarita e l’ipnosi ha funzionato.
Transfert e fiducia nel paziente
Per tirare fuori il trauma bisogna anche essere preparato ad accogliere il trauma, perché lo rivive.
Freud è passato alle associazioni libere, lascia la tecnica dell’ipnosi perché la ritiene non abbastanza efficace e troppo difficile da applicare.
Le associazioni libere non si usano per le cose che sono nella pre-coscienza ma nello stato più profondo dell’inconscio. La modalità è quella del famoso lettino, il paziente deve essere messo in una condizione di rilassamento in una poltrona molto comoda. Le associazioni libere sono determinate da una serie di azioni che lo psicoterapeuta utilizza e fare domande mirate per tirar fuori i retroscena della vita del paziente.
Affinché le associazioni funzionino ci deve essere il transfert, ovvero una sintonia tra il paziente e il medico. Ci deve essere fiducia tra medico e paziente, ci deve essere il trasferimento delle proprie emozioni e del proprio vissuto nell’altro. Si trasferisce il proprio vissuto fidandosi dell’altro. In questo trasferimento è come se eliminassimo le barriere e fossimo in grado di tirar fuori tutto il nostro vissuto. Il problema che si può creare è che creando nell’altro un oggetto della nostra fiducia si finisce per dipendere dall’altro, quindi si perde la propria autonomia e si è incapaci di vivere senza il medico. L’abilità del medico è quella di saper accogliere quello che viene tirato fuori ma avere la capacità di mantenere la distanza. Assieme alle associazioni libere ci sono altre modalità che raggiungono lo stesso obiettivo. Esse sono:
l’interpretazione dei sogni
analisi degli atti mancati
Gli atti nevrotici
Interpretazione dei sogni e atti mancati
Ha scritto un libro L’interpretazione dei sogni, in virtù del fatto che abbiamo la duplice topica il sogno può essere una modalità attraverso la quale l’equilibrio che l’IO dovrebbe determinare può essere ristabilito. Si può attraverso il sogno capire il motivo della non realizzazione della situazione di equilibrio, si comprende perché l’IO non riesce a tenere l’equilibrio tra l’ES e il SUPER-IO. É lo psicanalista che interpreta i sogni, noi facciamo il sogno ma il medico ci aiuta a fare una lettura corretta. Secondo Freud esiste una parte latente e una parte manifesta del sogno.
La parte manifesta sono le immagini che del sogno ricordiamo, tuttavia quello che noi ricordiamo del sogno, che apparentemente sono lunghi ma sono brevissimi. La parte manifesta è una traslazione della parte inconscia e latente. Quello che noi vediamo non è esattamente corrispondente a quello che c’è dietro, ci vuole qualcuno che ci aiuti ad interpretare quello che ci è dietro. Tutti sogniamo ma non sempre siamo in grado a ricordarli. Il sogno può essere ricordato nella sua parte manifesta quando, appena svegliati, mettiamo per iscritto le immagini che abbiamo sognato. Il soggetto ha la responsabilità di quello che racconta di manifesto, il medico è in grado di comprendere cosa c’è dietro quell’immagine. Si sogna in bianco e nero, ma abbiamo la sensazione di sognare a colori.
Gli atti mancati sono le parole non dette, la difficoltà a ricordare i nomi, i lapsus. Si chiama atto mancato perché manca di qualcosa. Sono cose che avremmo dovuto fare ma che non facciamo perché ce ne dimentichiamo. Sono quei momenti in cui non abbiamo connesso bene conscio e inconscio. Lapsus linguae come quello del giovane che afferma di aver apprezzato la “spogliatezza"; in luogo della spigliatezza di un’attrice. “Spogliatezza” perché desiderava quella ragazza. La dimenticanza succede molto frequentemente e succede perché inconsciamente sedimentiamo le informazioni. Più siamo adulti più abbiamo sedimentato e si verificano frequentemente gli atti mancati.
Gli atti nevrotici sono frutto del disequilibrio del nostro IO incapace di regolare ciò che proviene dall’inconscio. Secondo Freud tutti gli atti nevrotici sono dovuti alla sessualità. Tutto ha a che fare sul modo in cui noi abbiamo vissuto la sessualità, anche le cose più insignificanti dipendono dall’atteggiamento malvissuto. I sintomi nevrotici sono sintomi della nostra natura sessuale.
Teoria della sessualità e complesso di Edipo
Teoria della sessualità
Freud compie una rivoluzione, perché tutto ciò che aveva a che fare con la sessualità doveva essere riferito solo ed esclusivamente all’atto sessuale tra un uomo e una donna. Tutto ciò che aveva a che fare con la sessualità aveva a che fare con l’atto sessuale. Freud compie una rivoluzione perché per lui non si restringe a questa dimensione del coito, perché se fosse solo quello l’inizio della sessuali dovrebbe iniziare con la pubertà quindi i bambini e i neonati dovrebbero essere asessuati e secondo Freud questo non è vero. La sessualità è una condizione che esiste nell’individuo da quando nasce. L’energia psico-fisica dell’individuo che può essere o sublimata o perversa.
Sublimare questa energia sessuale vuol dire spingere questa energia che c caratterizza, che fa parte di questo desiderio dell’uomo trovi appagamento nella realizzazione di qualcosa come:
l’arte
la filosofia
la lettura
il viaggio
la poesia
Sublimare vuol dire spostare questa energia verso qualcosa di elevato e spirituale. Quindi, trasferire questa potenza in qualcosa che ci soddisfa e ci procura piacere. Questa libido deve essere incanalato in qualcosa, in un’attività di qualunque genere
La dimensione opposta è quella della perversione, perversione noi lo utilizziamo con il significato di essere ossessionati nel realizzare gli istinti sessuali. Per Freud è l’opposto, significa prendere un verso diverso, andare verso qualcosa di contrario al puro atto carnale. In quella che è la classica teoria della sessualità, il sesso era considerato come l’unico atto attraverso il quale l’obiettivo era la procreazione. La perversione è l’atto, che può essere anche sessuale, ma non al fine della procreazione ma al fine di acquisire un piacere dalla procreazione. La perversione è quindi il piacere per il piacere non quello che è il fine ultimo dell’atto sessuale, la procreazione. La perversione non ha un’accezione né positiva, né negativa, ma indica che questa libido noi la possiamo o sublimare oppure possiamo soddisfare un piacere che non è la procreazione ma avere piacere. Cambia il verso del senso originale del coito.
La perversione diventa negativa quando è ossessione. La sessualità non è di un periodo della nostra vita ma di tutta la vita, è proprio la sessualità, la libido che condiziona il nostro IO. L’ES è condizionato dal modo in cui ci poniamo nei confronti di questa energia.
Le fasi dello sviluppo sessuale
Ci sono 4 fasi dello sviluppo della sessualità:
fasa orale
fase anale
fase genitale che si divide in fase fallica e fase genitale in senso stretto
Il bambino viene definito come un essere perverso e polimorfo. La perversità e la polimorfi dipendono dallo sviluppo corretto o meno delle fasi della sessualità.
Ognuna di queste fasi ha una zona di riferimento, c’è una zona erogena di riferimento, una zona dove la libido si focalizza.
Durante la fase orale la zona erogena è la bocca, durante la fase anale la zona erogena è l’ano, durante la fase genitale la zona erogena sono gli organi genitali.
Nella prima fase dello sviluppo della sessualità tutti i bambini provano piacere a portarsi le cose alla bocca, a partire dal succhiare il seno della madre. Il bambino si porta le cose alla bocca non soltanto per prendere coscienza della realtà esterna.
Nella fase anale si è quando si superano i primi mesi di vita fino al primo anno di età, si sposta la zona erogena nell’ano: il piacere di fare la “cacchina”. É legata alle funzioni della defecazione. Questa libido quindi si sposta nelle varie parti del corpo. Questa libido si ha fino al terzo anno di età.
Si passa alla fase genitale, inizia quella fallica intorno al terzo anno di età e dura più o meno fino agli 8/9 anni. Quella genitale propriamente detta è il periodo dello sviluppo, quindi la definizione degli organi genitali. Il periodo genitale, sia fallico che genitale propriamente detto è quello più complesso e delicato, perché è in questa fase che si matura il Complesso di Edipo. Il termine è ripreso dalla tragedia di Sofocle. Sarebbe traumatico il contrario, il complesso di Edipo è l’attrazione nei confronti dell’altro sesso, l’amore della bambina nei confronti del padre e voler far fuori la madre, l’amore del bambino nei confronti della madre e voler far fuori il padre (caso analizzato da Freud). C’è questa sorta di innamoramento dei bambini nei confronti della madre. Il complesso diventa negativo laddove dovesse perdurare oltre i 12 anni di età. Prova un amore forte nei confronti del padre perché si vuole alleare con lui per poi distruggerlo. Vuole capire come il padre aveva fatto a far innamorare la madre. C’è questa gelosia nei confronti del padre, perché vuole essere lui al suo posto. Se il bambino a 12 anni ha ancora questo problema il bambino non ha superato questo complesso, avrà un problema di relazione con l’altro sesso. Inconsciamente ci può essere una direzione all’omosessualità in quei contesti dove sono solo maschili o solo femminili, è come se non fosse stata curata la doppia identificazione. Tutti possiamo il complesso e inevitabilmente passiamo in quella fase. Non lo dice Freud, ma il suo discepolo Jung, fa il discorso della bambina che si innamora del padre con il complesso di Elettra. Il complesso di Elettra è molto più complicato del complesso di Edipo, perché tutti i bambini maschio/femmina hanno una fase di attaccamento con la madre, per una ragione naturale. L’idea per la bambina di uccidere la madre che è colei che le ha dato la vita crea in lei un maggiore scompenso, quindi per la bambina è più difficile. Anche perché, avendo preso Freud, questo discordo dal racconto di Sofocle è evidente un fatto, mentre il padre non lo si conosce, la bambina sa chi è la madre. Il bambino ha ucciso il padre perché non sapeva che era il padre. La madre è una figura presente, quindi c’è questo legame forte.
Arte, religione e società
L’ultimo tema affrontato è la questione relativa all’arte e l’analisi che lui ha fatto della religione e della società.
L’arte è una forma di sublimazione e può essere paragonato al sogno. Così come con il sogno noi sublimiamo l’inconscio attraverso la parte manifesta, allo stesso modo attraverso l’arte, qualunque forma, noi trasferiamo e sublimiamo la nostra energia. Trasferiamo nell’arte quella dimensione inconscia per rielaborarla. Così come attraverso il sogno io tiro fuori l’inconscio attraverso l’arte si fa la stessa cosa. É una catarsi emotiva. Noi sublimiamo anche attraverso la scrittura. La scrittura ci fa rivelare le nostre dimensioni inconsce. Tutti i grafologi fanno riferimento a Freud. Così come esiste una dimensione dell’IO, dell’ES, del SUPER-IO, anche nella scrittura c’è una parte centrale, la parte della lettera che va verso l’alto è quella che rappresenta il SUPER-IO, la parte della lettera che va verso il basso è l’ES e la parte centrale è l’IO. Quello che noi scriviamo nella parte centrale è quello che è manifesto, l’altro è l’inconscio. Tutto ciò che è a sinistra della scrittura sono quella parte del nostro ES che è legato al passato e il legame con la madre, tutto ciò che va verso destra rappresenta il futuro e il legame con il padre.
Una persona nevrotica o stressata non scrivere le lettere ben chiare, ma sono dei tratti senza essere comprensibili. La scrittura piccola è il nascondimento. Le varie forme di sublimazione possono essere raccontate anche attraverso la scrittura.
Riguardo la società l’opera di riferimento è Psicologia delle masse e l’analisi dell’IO, lo studio della società è in virtù dei rapporti IO, ES e SUPER-IO. É meglio una società con un SUPER-IO dominante che senza SUPER-IO, ci devono essere le tre dimensioni perché deve esserci un equilibrio tra le parti. Una società in cui c’è un SUPER-IO dominante crea una situazione di sublimazione in cui si ha una massa e non degli individui o dei cittadini con un’autonomia. Le masse sono nate dall’autorità di un SUPER-IO che è stato dominante e che ha controllato i singoli IO conformandoli in una stessa identità. Il pericolo delle masse è dovuto al fatto che il governo è quello di un SUPER-IO che domina sull’ES. É meglio comunque il controllo che l’anarchia totale.
La religione viene raccontato sempre nella logica del rapporto. Il SUPER-IO è rappresentato dalla divinità, quindi anche la religione deve essere pensata nell’ottica di un rapporto con questo SUPER-IO che detta la regola a controllare la libertà incondizionata dell’uomo. Fa una descrizione: la religione nasce da questa necessità dell’uomo di identificarsi e condizionata da una divinità che punisce o premia in base alle azioni compiute.
Eros e Thanatos è l’opera dove sviluppa il tema religioso. Eros significa amore e Thanatos significa morte a dire che noi siamo in questa contrapposizione tra la vita e la morte, c’è uno spirito di conservazione e uno spirito di distruzione, lottiamo continuamente. É in questa lotta che l’IO deve fare i conti e che spesso si trova in grossa difficoltà.
Domande da interrogazione
- Qual è la rivoluzione introdotta da Sigmund Freud nella filosofia e nella psicanalisi?
- Quali sono le tre topiche della psiche secondo Freud?
- Come Freud descrive il complesso di Edipo e il complesso di Elettra?
- In che modo Freud utilizza l'arte e i sogni nella psicanalisi?
- Qual è il ruolo del SUPER-IO nella società e nella religione secondo Freud?
Freud ha introdotto la rivoluzione psicanalitica, concentrandosi sull'interiorità dell'uomo e su come essa influisce sull'esteriorità, proponendo un nuovo atteggiamento senza smantellare le filosofie precedenti.
Le tre topiche della psiche secondo Freud sono l'ES, l'IO e il SUPER-IO, che rappresentano rispettivamente la parte pulsionale, la parte conscia e la parte razionale della mente.
Il complesso di Edipo è l'attrazione del bambino verso il genitore del sesso opposto, mentre il complesso di Elettra è l'attrazione della bambina verso il padre, entrambi devono essere superati per evitare problemi di relazione.
Freud considera l'arte e i sogni come forme di sublimazione dell'inconscio, permettendo di trasferire e rielaborare l'energia psichica attraverso manifestazioni creative e oniriche.
Il SUPER-IO nella società rappresenta lo stato che impone regole, mentre nella religione è la divinità che controlla la libertà umana, entrambi necessari per evitare l'anarchia e mantenere l'equilibrio.